Di Salvatore Santoru
Che sia il G8, il G20, l’Expo o altri eventi internazionali con grande copertura mediatica, appaiono sempre i cosiddetti “black bloc”, e ogni volta è la stessa storia:automobili bruciate, città messe a ferro e fuoco, scontri con la polizia e così via.
Oltre a questi eventi, i black bloc si sono visti nelle primavere arabe, e solitamente compaiono nei “riots”, ad esempio in quelli delle banlieu francesi o nei quartieri inglesi, e tattiche praticamente identiche si sono viste nelle proteste di Ferguson e Baltimora delle comunità afroamericane.
Black bloc egiziano (notare la curiosa scritta della felpa), http://www.news24.com |
Altri black bloc egiziani (da notare la bandiera diOtpor rivisitata nello stile del gruppo “mascherato”), http://rt.com |
Riot di Ferguson 1 |
Altri black Bloc in Egitto, https://militantz.wordpress.com |
Tutti questi eventi hanno qualcosa in comune, visto che sia primavere arabe, sia le proteste di Ferguson che di Baltimora e molti altri “riots” in giro per il mondo sono stati finanziati da George Soros, che è anche tra gli ideatori di Otpor! e delle “rivoluzioni colorate”, tramite la “Open Society Institute” che presiede.
Il principale sito internet della galassia “antagonista” e “no global” ( da una cui frazione derivano i black bloc) mondiale è il portale “Indymedia”, che per la sua creazione è stato finanziato dalla Open Society di Soros con ben 70mila dollari.
Si veda:
E oltre:
Un abbraccio di luce e amore Gioia
consulto telefonico num. 06/98379041
costo 50cent al minuto
Nessun commento:
Posta un commento