In Europa il benessere non è possibile senza la collaborazione con la Russia, tagliata fuori dal vecchio continente con le sanzioni. Sempre più Paesi stanno cercando di correggere l’errore terribile della politica di Washington sulla crisi ucraina, ritiene il politologo americano Stephen Cohen.
Ecco cosa scrive Sputnik:
La spaccatura nella UE, presumibilmente causata dalle “azioni della Russia in Ucraina”, non ci sarebbe stata se gli Stati Uniti avessero rinunciato alla campagna aggressiva contro Mosca, afferma il professore della Princeton University Stephen Cohen.
“I media americani dovrebbero chiedersi se la politica degli Stati Uniti nei confronti della Russia sulla crisi ucraina sia stata la vera ragione delle divisioni in Europa. Le azioni degli Stati Uniti dividono l’Unione Europea, proprio per questo il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande sono volati in panico a Minsk. La politica di Washington ha provocato la guerra ed era necessario fare tutto il possibile per fermare il fuoco,”
— è convinto il politologo.
Secondo Cohen, la moltitudine di dichiarazioni dei deputati del Congresso degli Stati Uniti, della NATO o dei media occidentali, che diffondono la posizione dell’establishment e dei poteri forti, non si basa sui fatti, ma si tratta di opinioni di persone singole che vogliono “attaccare le barricate” degli accordi di Minsk ed esacerbare il conflitto in Ucraina.
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