La bandiera ha al centro uno scudo con un'aquila, un albero e il sole. Simboli di libertà, prosperità ed energia.
È il simbolo di un neonato staterello - il Liberland - creato al confine tra la Croazia e la Serbia, in un'area di sette chilometri quadrati che entrambi gli Stati in passato hanno rivendicato per sé, ma senza troppa convinzione.
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È lo Stato più giovane d'Europa, ma pure del mondo intero. Lo sarebbe, non fosse che nessuno finora lo ha riconosciuto e che sulla sua durata nel tempo le scommesse sono aperte. Lo ha creato Vit Jedlicka, un euroscettico ceco convinto che si potesse creare una nuova entità statale, fondata sui principi dei diritti individuali, della proprietà privata e del rispetto delle opinioni altrui, senza tasse ma con qualche progetto di sviluppo finanziato dalla "collettività".
Il nome non è forse molto fantasioso, ma di certo lo è il progetto. Jedlicka, che è uscito vincitore da elezioni democratiche per la verità non molto combattute, astenendosi ma ottenendo il voto della fidanzata e del padre, pensa in grande. Duecentomila persone hanno fatto richiesta per ottenere la cittadinanza in pochi giorni.
"Le cose si stanno dando un ordine spontaneo - ha spiegato Jedlicka al Guardian -. La città (Gornja Siga) è stata pianificata in tre giorni e ci sono persone intenzionate a trasferirsi e a investire...ciò che sembrava un sogno sembra sempre più possibile".
Per diventare cittadini del Liberland non serve molto: una fedina penale pulita, il rispetto per gli altri e per le loro cose, nessuna militanza passata in partiti comunisti o nazisti. E il modello di riferimento di Jedlicka è Jefferson e la sua ricerca della libertà.
L'euroscettico non è nuovo alle cronache. Già candidato con il partito di destra Free Citizens alle elezioni per il parlamento europeo, è rimasto fuori dalle istituzioni di Bruxelles. Il suo movimento ha ottenuto un seggio, ma lui si è piazzato solo al quarto posto della lista.
"Ogni Stato è stato fondato in terra di nessuno - dice Jedlicka, fiducioso - e come la mente umana non ha limiti, non ce ne sono neppure al numero di persone che potrebbero vivere qui: tutto dipende da quanto riusciremo a costruire in altezza". Forse troppo fiducioso.
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