Nell'ultima puntata di Misterodel 21 giugno un servizio interessante è stato quello sull'invenzione segreta delraggio della morte.
Nel 2010 Il Giornale pubblicò due articoli su una macchina che era in grado di distruggere la materia, producendo energia.
I dipendenti della rivista ottennero, da un imprenditore genovese, un dossier in cui si parlava di colui che inventò la misteriosa macchina, Rolando Pelizza.
In realtà quest'uomo sosteneva che nel 1958, in un monastero del Sud Italia, divenne amico di un frate che lo aiutò a costruire il raggio della morte.
Ma la cosa interessante è che il frate era Ettore Majorana, un grande fisico italiano scomparso in circostanze misteriose nel 1938.
La costruzione della macchina si concluse nel 1972, ma Pelizza venne subito accusato di aver costruito un apparecchio bellico senza autorizzazione.
Successivamente il governo italiano incaricò il fisico Ezio Clementel a verificare le funzionalità della macchina e nel 1976 dimostrò le potenzialità dell'apparecchio, cercando di pubblicare l'invenzione.
Ma Clementel iniziò a subire delle ingiustizie, per esempio venne arrestato senza alcun motivo distruggendo per sempre la sua carriera di fisico e professore.
Nonostante tutto Clementel realizzò un filmato sulla macchina in cui venivano mostrati due esperimenti.
Nel primo si osserva il raggio dello strumento perforare la parte centrale di una lastra di acciaio, mentre nel secondo, tra la macchina e una lastra di vetro, viene aggiunta una lastra di acciaio inossidabile.
E il risultato è davvero sorprendente: il raggio colpisce soltanto la lastra di vetro senza distruggere neanche una piccola parte di quella dell'acciaio.
Quindi questo dimostra che è possibile programmare l'apparecchio ovvero impostare quale elemento chimico distruggere.
Le potenzialità della macchina sono infinite perchè, mentre distrugge la materia, oltre a produrre energia, non emette nessun gas pericoloso per l'uomo e per l'ambiente.
Questo raggio della morte esiste per davvero oppure no?
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