giovedì 3 aprile 2014

SCIE CHIMICHE

Rosario Marcianò: ''Mi stanno minacciando''

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di Guglielmo Vasto
1 aprile 2014 - Avevamo scritto a novembre che in barba all'Art 21... il reato d'opinione esiste. Eccome.  I fratelli Rosario e Antonio Marcianò titolari del sito Tanker Enemy (www.tankerenemy.com) ne sanno qualcosa. Lo scorso 30 ottobre si erano visti arrivare di mattina presto - nella loro abitazione di Sanremo - la Polizia postale di Imperia. Il tutto a seguito di una querela da parte di un geologo e di una meteorologa. I Marcianò erano stati costretti a querelare per primi il geologo a causa di articoli e commenti diffamatori che li screditavano. "Di quella nostra querela non si è poi saputo più nulla, ma è la loro querela che ha prodotto il sequestro ai nostri danni". Una mossa che peraltro aveva scatenato la rete. Ma ora il gioco si sta facendo duro: a Marcianò sono arrivate anche minacce di morte e così anche la stampa nazionale ha cominciato  (finalmente diciamo noi) a scriverne > clicca qui.


< un fotogramma della BBC sta facendo il giro della rete, "casualmente" rinvenuto in un servizio dedicato all'aereo precipitato nell'Oceano Indiano


A distanza di tre mesi che è successo? Nel tentativo di chiarire, capire e seguire la questione abbiamo ricontattato Rosario Marcianò che  - lo ricordiamo - è colpevole di indagare da anni sulle scie chimiche chiamate "scie luminose" (sic!) sul dispositivo della PM che aveva disposto gli atti.

"Il sequestro e la perquisizione personale sono risultati essere un’azione illegittima ed illegale, tanto che il GIP, a distanza di qualche mese, ha rigettato l’istanza di incidente probatorio da parte della PM Maria Paola Marrali, motivando la sua decisione in modo esteso e chiaro e facendo riferimento all’articolo 21 della Costituzione Civile, che sancisce la libertà di espressione" ci dice.

Il sequestro del materiale hardware scaturiva da una querela a suo tempo archiviata dal Tribunale di Firenze ma riesumata dal Tribunale di Imperia. Nel dispositivo non venivano riferiti i dettagli sulle motivazioni del sequestro, per cui il dispositivo medesimo era di per sé nullo e quindi il sequestro illegale. "Ciò nonostante si è operato ugualmente, giacché i querelanti, guarda caso, sono dichiaratamente ostili alla questione “scie chimiche”, tra questi un blogger autore di innumerevoli post, su piattaforma Blogger, ma anche su Facebook e You-Tube, chiaramente ed intenzionalmente diffamatori" afferma Rosario Marcianò.

Come mai?
Evidentemente il Pubblico Ministero ha pensato bene di assecondare le istanze del querelante (che ha avuto rapporti con il C.N.R.), anziché verificare se quanto affermato nella querela, rispondeva al vero e, soprattutto, senza verificare se il geologo in questione fosse davvero immacolato così come si voleva far intendere.

Ed ora?
la Pm Marrali ha comunque deciso di definire concluse le indagini, sebbene ella non abbia potuto mettere mano al materiale sequestrato e non possegga uno straccio di prova, per cui si attendono ora le sue decisioni, nonostante il parere sfavorevole del Gip sull’intera operazione.

Come vi siete difesi?
Abbiamo anche noi contro-querelato per calunnia. Ho anche ricevuto minacce, ho sporto diverse denunce/querela e giacché il nominativo è stato iscritto a vari siti Gay, ho cambiato numero telefonico ed ho sporto denuncia/querela per sostituzione di persona.

Ma intanto come procedono le vostre ricerche scientifiche?
In merito alla questione "scie chimiche", abbiamo in mente di presentare un esposto sull'uso di carburanti aeronautici palesemente nocivi per la salute e l'ambiente. Baseremo l'esposto sui dati forniti dal laboratorio certificato francese che ha analizzato i filamenti di ricaduta, associandoli con assoluta certezza ai carburanti aeronautici.
 

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