sabato 24 agosto 2013

siria

Siria, armi chimiche: prove acquisite da Usa, Francia e Regno Unito Pubblicato da ImolaOggiESTERI, NEWSago 24, 2013 chimiche24 ago – Il crescente consenso all’interno della comunità internazionale sull’uso di armi chimiche da parte di Damasco si basa sugli elementi raccolti dalle reti di informatori presenti nelle roccaforti dei ribelli siriani, che stanno fornendo campioni di tessuto e prove video alle agenzie di intelligence occidentali e mediorientali. E’ quanto hanno riferito al Wall Street Journal funzionari americani, europei e arabi. Alcune fonti hanno sottolineato come, grazie a tali prove, l’intelligence americana potrebbe arrivare a una conclusione certa su quanto accaduto il 21 agosto scorso nella regione di Damasco nell’arco di pochi giorni. Stando a quanto precisato dal Wsj, le intelligence di più Paesi, comprese quelle di Stati Uniti, Regno Unito e Francia, raccolgono le prove ognuna attraverso le proprie reti di informatori, per poi comparare i risultati, nel tentativo di arrivare a una conclusione certa usando campioni diversi.Siria, Francia: rispondere con la forza all’uso di armi chimiche Pubblicato da ImolaOggiESTERI, NEWSago 24, 2013 FABIUS24 ago. – Se l’attacco con armi chimiche sui civili in Siria fosse confermato, la comunita’ internazionale “deve rispondere con la forza”: e’ l’avvertimento del ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, il quale ha pero’ precisato che “non si tratta di inviare truppe sul terreno”. “Se il Consiglio di sicurezza dell’Onu non e’ in grado di prendere decisioni, bisogna rispondere in un latro modo”, ha aggiunto. Intanto sui presunti attacchi con il gas nervino serve la massima “chiarezza”. Lo ha stabilito il Consiglio di sicurezza dell’Onu nel corso della riunione straordinaria di ieri sera a New York sulla scia degli attacchi con presunte armi chimiche avvenute nei dintorni di Damasco. Ma non c’e’ stato accordo in seno al Consiglio per chiedere formalmente una inchiesta dopo l’ultima denuncia dell’opposizione siriana, secondo la quale 1.300 persone sono morte ieri in un attacco chimico lealista a est di Damasco. Il nulla di fatto e’ stato causato dal dissenso di Russia e Cina, due membri permanenti. Sulla vicenda e’ intervenuta anche il ministro degli Esteri Emma Bonino, secondo la quale la “cosa piu’ importante e’ riuscire a fare chiarezza” sull’attacco al gas nervino denunciato mercoledi’ dall’opposizione siriana a est di Damasco. “Ci siamo mossi”, ha sottolineato la titolare della Farnesina, “per chiedere che gli ispettori dell’Onu” presenti nel Paese “siano autorizzati a un’immediata inchiesta sull’episodio perche’ la gravita’ non sfugge e a nessuno ed e’ importante riuscire a capire da un’organizzazione terza cosa sia veramente successo”. (AGI) .

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