domenica 25 agosto 2013

SOLDATO SCHIFATO DALLA GUERRA

ESTERI 21/08/2013 - IL CASO Manning condannato a 35 anni Wikileaks: “Vittoria strategica” REUTERS Bradley Manning in manette dopo un’udineza in tribunale SPECIALE Effetto Snowden G.BOTTERO, U.LEO + Una base segreta in Medio Oriente per spiare telefonate e traffico Web FOTOGALLERY Proteste dopo la condanna di Manning VIDEO Caso Manning, il video che incastrò gli Usa Arriva la sentenza del tribunale militare sulla talpa che collaborava con Assange. Il procuratore aveva chiesto 60 anni di carcere PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK Ha evitato la pena di morte, ma Bradley Manning dovrà passare 35 anni in carcere. Questa è la sentenza emessa oggi dal giudice militare Denise Lind, contro il soldato al centro del caso Wikileaks. Durante la guerra in Iraq, Manning era stato assegnato ai servizi di intelligence. Sfruttando questa posizione, aveva passato migliaia di documenti segreti al sito di Julian Assange, che poi li aveva pubblicati. Nelle carte c’erano informazioni militari, rapporti dai campi di battaglia e dispacci diplomatici provenienti da tutto il mondo. Quando era stato scoperto, Manning era stato arrestato e incriminato, tra le altre cose per tradimento, spionaggio, frode e furto. L’accusa più grave riguardava il fatto aver aiutato il nemico, un crimine che poteva portare anche alla pena di morte. Durante il dibattimento, però, questa imputazione è caduta, perché Bradley non aveva mai avuto contatti col nemico e non intendeva rivelare le sue informazioni ai gruppi che combattevano contro gli Stati Uniti. Gli altri capi d’accusa però sono rimasti in piedi, aprendo la possibilità di una condanna a 90 anni di carcere. I procuratori avevano chiesto al giudice di rinchiuderlo in carcere per 60 anni, perché questo caso servisse da esempio a chi volesse imitarlo, divulgando informazioni segrete. Manning ha chiesto clemenza, domandando scusa per i danni provocati alla sicurezza degli Stati Uniti, e ha aggiunto che la sua intenzione era solo quella di provocare un dibattito sulla giustezza della guerra. Il suo avvocato ha aggiunto anche le attenuanti psicologiche, dicendo che Bradley si trovava in una condizione di grande stress, aumentata anche dai problemi relativi alla sua omosessualità. Quindi ha chiesto di non andare oltre i 25 anni di condanna. Il giudice ha scelto una via di mezzo, ma più vicina alle posizioni della difesa. Ora la sentenza andrà automaticamente in appello, dove potrebbe essere ancora ridotta. In base alla legge, Manning potrà chiedere la libertà vigilata dopo dieci anni di carcere, o dopo aver espiato un terzo della sentenza. Soddisfatto Wikileaks che ha definito la condanna come «una vittoria strategica».

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