venerdì 30 agosto 2013

SCIENZA

LA SCIENZA MARCIA E LA MENZOGNA GLOBALE LE MENZOGNE DELLA SCIENZA ORTODOSSA, DELLA MEDICINA UFFICIALE, DELLA STORIA. LA VERITÀ SULLE SCIE CHIMICHE, SUL SIGNORAGGIO E SULL'INCOMBENTE DITTATURA GLOBALE DEL "NUOVO ORDINE MONDIALE". GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013 Il dottor Price testimonia la forte salute fisica e mentale delle popolazioni che nel 1900 non avevano ancora abbandonato lo stile di alimentazione tradizionale basato su cibi locali e genuini, e dimostra come i problemi di ortodonzia e i difetti della struttura scheletrica siano causati da un’alimentazione sbagliata (anche della madre durante il periodo della gestazione) e dalle carenze nutritive che essa causa Mulino di pietra da far girare a mano, e forno in pietra ove gli antichi abitanti della vallata di Loetschental cuocevano il loro pane di farina di segale integrale. Negli anni 1931 e 1932 il medico dentista statunitense Weston A. Price condusse un viaggio in Svizzera per studiare l’alimentazione delle popolazioni che vivevano in alta montagna, e per confrontare lo stato dei denti (e lo stato della salute più in generale) degli svizzeri che avevano adottato uno stile di vita e di alimentazione moderna (pane bianco fatto con farina raffinata, zucchero, marmellate, cibi in scatola) con quello delle popolazioni isolate che vivevano in alcune vallate isolate della svizzera e conservavano stili di vita e di alimentazione ancestrali. Fu così che si decise a visitare la vallata di Loetschental, situata a circa mille metri di altezza, dove risiedevano circa duemila persone che vivevano quasi esclusivamente di quanto produceva la propria terra, fatta eccezione per il sale marino e pochissime altre cose. Tale valle è limitata su tre lati da alte montagne ricoperti di neve e di ghiacci, mentre sul terzo lato l’unico altro accesso è attraverso la ripida fenditura di un fiume che scende verso la valle del Rodano. Non esistono quindi agevoli strade di accesso alla vallata la cui popolazione è rimasta in stato di quasi totale isolamento per un migliaio di anni, periodo di tempo in cui mai nessuno ha potuto conquistare quel territorio. Quando il dottor Price visitò la vallata di Loetschental la popolazione era suddivisa in diversi villaggi disposti lungo il corso del fiume, e le abitazioni (alcune delle quali avevano un’età secolare) erano tutte fatte di legno. Lo stato di salute della popolazione era davvero invidiabile: non si riscontravano casi di tubercolosi mentre i casi di carie o di altra forma di decadimento dentale erano davvero rari. In quella piccola comunità, così come non c’erano né dottore né dentista, non c’erano nemmeno poliziotti né c’era una prigione, cose di cui semplicemente non c’era bisogno dal momento che la gente di Loetschental erano dotati di un’etica salda tanto quanto la propria salute. Come è stato già mostrato nel precedente articolo, ciò deve mettersi in relazione con le buone abitudini alimentari di questa gente, che continuava ancora all’inizio del 20° secolo, a nutrirsi del cibo prodotto da loro stessi, a base di pane di segale integrale, latte burro e carne delle proprie bestie (ovini e bovini), e verdure nella stagione estiva. Come dicevano i romani “mens sana in corpore sano”; in effetti quando l’alimentazione fornisce tutti gli elementi nutritivi necessari al nostro corpo ed è basata su cibi genuini, non trattati, non processati (a prescindere dal fatto che siano di origine vegetale o animale, questione che verrà analizzata in un prossimo articolo), non si sviluppa correttamente né la struttura fisica (ossea e muscolare), né quella cerebrale. Un cervello ben nutrito ed efficiente è la base indispensabile per avere una mente agile, capace di concentrarsi e di imparare, una mente che funziona correttamente e che non è soggetta a sbalzi di umore, depressioni, ossessioni, paranoie, accessi di violenza, comportamenti asociali. Gli abitanti della vallata erano molto orgogliosi della vita che conducevano e del senso di unità e coesione che condividevano; quando durante l’annuale festa della vallata di Loetschental la notte si riempiva dei fuochi di molti falò, essi cantavano una canzone le cui parole significano sostanzialmente “uno per tutti e tutti per uno”. Se l’alta rettitudine e gli alti valori morali di questa gente si potevano rilevare anche dall’assoluta inutilità di qualsiasi “forza dell’ordine”, la prestanza dei loro corpi si poteva rilevare dal fatto che svolgevano manualmente il loro lavoro, per quanto duro esso sia, senza fare assegnamento su alcuna fonte di energia esterna: il terreno veniva rivoltato a mano senza uso alcuno di aratro trascinato dagli animali, e lo stesso discorso vale per il trasporto di qualsiasi merce e per la macinazione della segale (eseguita per mezzo di un mulino a mano). Gli uomini per lo più si occupavano dell’agricoltura, le donne ed i bambini accudivano gli animali. La produzione del latte serviva anche per fabbricare dei formaggi che costituivano un'importante riserva alimentare per l’inverno. Come scrive il dottor Price nel suo libro “Nutrition and Physical Degeneration - a Comparison of Primitive and Modern Diets and Their Effects”: “La vita gagliarda che conducono i bambini permette loro di giocare e saltellare a piedi nudi e a testa scoperta anche nell’acqua corrente che viene giù dal ghiacciaio nelle brezze che spirano nel tardo pomeriggio, con un tempo che a noi ha fatto indossare cappotti e guanti e fatto abbottonare i colletti.” Il sistema di istruzione della vallata era regolato secondo una perfetta alternanza di didattica scolastica e lavoro pratico, di modo che i bambini uscissero dal percorso formativo non solo capaci di leggere, scrivere e far di conto, ma anche di svolgere i lavori che gli competeranno. Di conseguenza i bambini di Loetschental passavano sei mesi a scuola e sei mesi aiutando ad accudire le bestie, mungere e produrre il formaggio. Alle ragazze veniva insegnato anche a tessere i vestiti e a tingerli; gli abitanti della vallata vestono solo abiti realizzati dalla proprie donne a partire dalla lana delle capre e delle pecore. L’alimentazione usuale della gente di Loetschental agli inizi degli anni 30 del secolo scorso era ancora un pezzo di pane di segale integrale e un pezzo altrettanto grande di formaggio assunti assieme al latte fresco di capra o di mucca; la carne viene mangiata all’incirca una volta a settimana. Dal punto di vista della degenerazione dentale e dell’ortodonzia nei bambini di 6/7 anni il dentista Price osservò meno di un caso di carie ogni tre bambini (che significa poco più di un dente cariato ogni 100), volti ben proporzionati, arcate dentarie perfettamente sviluppate, nessun problema di ortodonzia. Il contraltare della situazione di Loetschental fu analizzato successivamente dal dottor Price in una simile ricognizione a St. Moritz, famosa località turistica dove era diffuso uno stile di vita e di alimentazione moderno (ovvero incline al consumo di cibi a base di farina bianca, zucchero, marmellate e cibi in scatola). Quando andò a visitare gli alunni della scuola pubblica ecco cosa riscontò: I denti erano splendenti e puliti, dando eloquente testimonianza dell’accuratezza delle istruzioni ricevute sull’uso dei moderni dentifrici per un’efficiente profilassi orale. Le gengive apparivano migliori ed i denti più belli per il fatto che frammenti di cibo e depositi erano stati rimossi. Sicuramente questo clima superbo, questo magnifica collocazione della cittadina, combinata con i migliori scoperte della moderna scienza della profilassi, dovrebbe fornire un’immunità del 100 per cento al decadimento dei denti. Ma , in uno studio dei bambini dagli otto ai quindici anni, il 29,8 per cento dei denti erano già stati attaccati dalle carie dentali (…) Nella maggioranza dei casi la dieta era perfettamente moderna, e gli unici bambini che sono stati trovati senza carie erano bambini che si alimentavano con cibi naturali, pane di segale integrale e molto latte (...) Nel libro Nutrition and physical degenration il dentista Weston Price segnala che furono fatti dei tentativi per rinforzare la salute dei denti degli abitanti di queste comunità, sia integrando lo iodio che esponendo i bambini e gli adolescenti ai raggi del sole (in modo che i loro corpi sintetizzassero naturalmente la vitamina D), ma entrambi i tentativi furono infruttuosi. In seguito il dottor Price visitò altre vallate, sia quelle più in alto e più isolate, dove si conservavano le antiche tradizioni alimentari, che quelle più basse e più accessibili dove i cibi moderni sono arrivati più facilmente. Questo è quanto egli ha riscontrato: Un altro cambiamento che si vede passando dai gruppi isolati col loro sviluppo facciale sostanzialmente normale, ai gruppi delle vallate inferiori, è la marcata irregolarità dei denti con restringimento delle arcate e di altre strutture della faccia (…) Mentre nei gruppi isolati non è stato trovato un singolo caso di persona che respira con la bocca, molti di tali casi sono stati osservati tra i bambini del gruppo delle vallate inferiori. Questa illustrazione del libro del dentista Weston A. Price mostra come l’effetto del consumo di cibi a base di farina raffinata e zucchero non sia solo la carie dentale, ma anche la deformazione delle arcate dentali e l’affollamento dei denti. “Questa deformazione non è dovuta all’eredità” afferma il dottor Price. Quando ho chiesto ad un ufficiale governativo quali fossero le principali malattie della comunità, egli ha risposto che il più grave e più universale era la carie dentale, seguito per importanza dalla tubercolosi, e che entrambi erano in larga parte malattie moderne in quella regione. Alta immunità alle carie dentali, nessuna deformità delle arcate dentali e del volto, fisici vigorosi con un’alta immunità nei confronti delle varie malattie sono stati tutti riscontrati in associazione con l’isolamento fisico [che ha permesso di mantenere le usanze alimentari tradizionali - N.dT.], e con forzata limitazione della scelta dei cibi. Questo ha avuto come conseguenza un uso molto generoso di latte e prodotti derivati e di pane di segale integrale, assieme a vegetali ed a carne consumata all’incirca una volta a settimana. Negli individui dei distretti moderni è stato riscontrata una grande diffusione di decadimento dentale. Molti avevano deformità a livello delle arcate dentarie e della faccia e maggiore suscettibilità alle malattie. Queste condizioni erano associate all’uso di farine cereali raffinate, un alto consumo di dolci, cibi inscatolati, frutta zuccherata, cioccolata; ed un uso fortemente ridotto di latte e derivati. Le stesse differenze tra individui che seguono un’alimentazione tradizionale e individui che sono stati corrotti dai beni di lusso della modernità (pane bianco, prodotti a base di farina bianca e zucchero, cibi in scatola) sono state osservate dal dottor Price in ripetute osservazioni eseguite nel corso di viaggi che lo hanno portato in quasi ogni parte del mondo (Isole Ebridi, Svizzera, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Africa, Perù). I risultati sono sempre gli stessi: il consumo di alimenti naturali e cereali integrali predispone alla salute fisica, mentale e dentale, mentre il passaggio al cibo moderno predispone alla malattia, fisica, mentale e dentale, nonché alle deformazioni delle arcate dentarie, allo sviluppo di problemi ortodontici (denti affollati, denti sporgenti, etc.), allo sviluppo di volti innaturalmente assottigliati, narici troppo strette che impediscono una regolare respirazione (e costringono a volte a respirare per mezzo della bocca, con tutte le conseguenze negative che ne derivano). Volti di nativi dell'Australia del Nord che seguono la dieta tradizionale e sviluppano denti, arcate dentarie e volti dai lineamenti perfetti. A maggior conferma di queste osservazioni il dottor Price riporta nel suo libro come i problemi di ortodonzia fossero pressoché sconosciuti nelle generazioni passate, e come il loro apparire in epoca moderna abbia indotto i medici e i dentisti a cercare una spiegazione per tale fenomeno. La spiegazione che ha più ottenuto successo, per quanto possa apparire ridicola, è che le doformità delle arcate dentarie e l’affollamento dei denti sono il risultato dell’incrocio tra due razze con caratteristiche fisionomiche differenti (per esempio dall’incrocio della razza bianca con la razza nera come è avvenuto in America). Come scrive il dottor Price: C’erano molti Eschimesi e Indiani di razza pura provenienti da comunità modernizzate dove si erano alimentati di cibi moderni per tutta la propria vita. Questo ha dato un’opportunità di studiare il ruolo delle carenze nutrizionali nello sviluppo delle deformità e delle irregolarità delle fattezze del volto, nella disposizione dei denti, e nelle interrelazioni tra le arcate dentali. Le tipiche irregolarità e divergenze dalla normalità erano presenti tanto nei ragazzi Eschimesi e Indiani di razza pura quanto in quelli di sangue misto. Alcuni dei giovani con genitori appartenenti a razze differenti avevano bellissime fatture. Va notato infine il ruolo delle madri in questo processo di alterazione della normale costituzione degli individui, dal momento che molte deformità o anormalità dipendono dalle carenze nutrizionali materne che si riflettono in carenze nutrizionali del feto che si sta sviluppando, e quindi in anormalità sia della struttura fisica che di quella cerebrale del nascituro. La nutrizione della madre e la nutrizione del bambino sono due dei principali cause dei casi di deformità strutturale e ritardo mentale. A tal riguardo scrive il dottor Price: Mentre i difetti fisici acquisiti dai genitori non saranno trasmessi come tali, si possono verificare delle carenze prenatali a causa dei difetti fisici della madre che sono il risultato della sua nutrizione scorretta, e queste carenze, assieme alla nutrizione sbagliata nel corso della prima infanzia avranno un peso notevole nel determinare se il bambino andrà incontro ad problemi fisici o se le normali difese del corpo saranno adeguate a proteggerlo dalle varie infezioni alle quali potrà essere esposto in futuro. Non per niente il dottor Price nel suo libro racconta come le donne appartenenti a popoli nativi a volte compiano lunghi viaggi pur di procurarsi cibi particolarmente nutrienti allo scopo di far nascere un figlio in perfetta salute. Sessanta anni più tardi la dottoressa Natasha Campbell-McBride confermerà molte delle affermazioni del dottor Price individuando un programma alimentare per correggere molte malattie e per dare alla luce bimbi particolarmente sani. Nel suo libro sulla disbiosi intestinale spiega come la carenza di microbi benefici nel nostro intestino e la conseguente proliferazione di microrganismi patogeni, oltre a generare un notevole carico di tossine, causa grosse difficoltà di assorbimento di molte sostanze nutritive. Per altro la flora intestinale benefica (batteri ed altri microorganismi che colonizzano il nostro intestino) è essenziale anche per la produzione di molte vitamine, ad esempio i bifidobatteri producono le vitamine K, B1, B2, B3, B6, B12). La scarsità di tali batteri, per quanto ci si possa sforzare di mangiare in maniera corretta ed equilibrata, porta alla carenza di molti principi nutritivi. Una donna incinta che presenta disbiosi intestinale non solo espone il proprio figlio a tali carenze durante la fase della gestazione, ma anche nella vita futura; il figlio infatti riceve la flora intestinale anormale della madre nel corso dell’allattamento. I microorganismi patogeni prolificano non solo a causa dell’effetto di molti farmaci che fanno piazza pulita dei batteri benefici (antibiotici, pillole anticoncezionali, antidolorifici, anti-infiammatori, neurolettici), ma anche grazie ad una dieta a base di farina raffinata e cibi dolcificati con lo zucchero. PUBBLICATO DA CORRADO A 23:59 INVIA TRAMITE EMAIL POSTALO SUL BLOG CONDIVIDI SU TWITTER CONDIVIDI SU FACEBOOK ETICHETTE: ALIENTAZIONE NESSUN COMMENTO:

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