sabato 24 agosto 2013
armi chimiche chi le fornisce ai ribelli
Msf in Siria: 355 morti per armi chimiche
Tre ospedali del governatorato di Damasco, in Siria, sostenuti da Medici senza frontiere, hanno soccorso 3.600 pazienti con sintomi neurotossici. 355 sono morti.
redazione
sabato 24 agosto 2013 18:18
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Tre ospedali del governatorato di Damasco, in Siria, sostenuti da Medici senza frontiere, riportano che nella mattina di mercoledì scorso 3.600 pazienti hanno mostrato sintomi neurotossici in meno di tre ore, e che 355 di queste persone sono morte. Lo riporta in una nota la stessa organizzazione internazionale. "Lo staff medico che lavora in queste strutture - spiega il dottor Bart Janssens, direttore delle operazioni dell'associazione - ha fornito informazioni dettagliate ai medici di Medici senza Frontiere riguardo a un grande numero di pazienti arrivati con sintomi come convulsioni, eccesso di saliva, pupille contratte, vista offuscata e difficolta respiratorie". I pazienti sono stati curati con atropina fornita da Medici senza frontiere. "Medici senza Frontiere - aggiunge Janssens - non può nè confermare scientificamente la causa di questi sintomi nè stabilire chi sia responsabile dell'attacco. Tuttavia, i sintomi individuati nei pazienti", compreso il ristretto lasso di tempo in cui sono arrivati, la loro origine e la contaminazione dello staff di primo soccorso, "indicano con forza una esposizione di massa a un agente neurotossico. Questo costituirebbe una violazione della legge internazionale che assolutamente proibisce l'uso di armi chimiche e biologiche". Oltre alle 1.600 fiale di atropina fornite negli ultimi mesi, ora Msf ne ha spedite altre settemila.
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