CARNE E LATTICINI: MILLE RAGIONI PER STARNE ALLA LARGA
SMETTIAMO DI ANDARE CONTRO NOI STESSI
Tutto dipende dalle circostanze, dai quantitativi, dalla frequenza della trasgressione. Direi che l’impatto più drammatico sia quello della carne, anche perché il latticino trova un minimo di accoglienza in quanto tutti siamo stati lattanti nella primissima fase della nostra vita, anche se con un latte assai diverso da quello vaccino, tre volte più grasso e più proteico del latte di donna. Il latticino è inopportuno e contestabile, mentre la carne è sacrilego insulto alla salute e all’etica.
La caseina del latte è uno dei più potenti adesivi
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Il danno dei latticini riguarda soprattutto la fase assimilativa, ovvero l’incollamento delle paginette assorbenti dei villi intestinali per colpa della caseina, che è notoriamente uno dei più potenti adesivi. Il fatto che la caseina sia adoperata persino per incollare le chiglie delle navi la dice lunga sulle sue caratteristiche. Ridurre la superficie assimilativa dai 400-600 mq normali a qualche decina di metri quadri soltanto, ha un grosso impatto negativo sulla salute.
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Acidificazione del sangue e osteoporosi rappresentano il secondo aspetto negativo del latticino.
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Siccome assimiliamo solo il 32% del calcio che sta nel latte, l’altro 68% va a provocare calcificazioni improprie e calcoli a carico dei vari organi metabolici. Senza contare i danni al sistema endocrino (tiroiditi) e al sistema linfatico. I legami poi della prolattina col tumore al seno e all’apparato genitale, sono troppo noti a tutti. Le abbondanti quantità di sale inorganico che vengono immesse nei formaggi stagionati li rendono doppiamente negativi per la salute nell’assieme.
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Di buono c’è il sapore
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Di buono c’è il sapore, c’è la conservabilità del prodotto, e la capacità notevole di contrastare i morsi della fame. Se non si portassero gli animali al macello, il formaggio di malga prodotto a crudo meriterebbe probabilmente di essere salvato come alimento sfizioso e come compromesso culinario, da assumersi volendo in modo casuale e non sistematico, oppure nel bimestre critico febbraio-marzo, riferito al clima italiano.
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La carne è qualcosa di orribile: tolleranza zero.
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La carne è qualcosa di orribile sotto ogni punto di vista. Qui parliamo di tolleranza zero senza eccezioni. La sua presenza nel corpo umano rappresenta un’autentica mina biologica. Abbruttisce il corpo, la mente e lo spirito. Crea miasmi putrefattivi in zona colon. Appesta e compromette l’aroma naturale che ogni corpo sano trasmette, trasformandolo in odore decisamente offensivo. Le reazioni immunitarie alla presenza di carne nell’intestino sono addirittura sconvolgenti, come dimostrato dagli esperimenti di Kouchakoff sulla leucocitosi.
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Carne: Mille aspetti negativi e zero positivi
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Mi limito qui per motivi di tempo. Per elencare compiutamente i danni della carne ci vogliono pagine e pagine. Mille aspetti negativi e zero positivi. Mille ragioni per starne lontani e nessuna per portarla alla propria bocca.
Fonte: http:// valdovaccaro.blogspot.it/
Valdo Vaccaro. Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo
SMETTIAMO DI ANDARE CONTRO NOI STESSI
Tutto dipende dalle circostanze, dai quantitativi, dalla frequenza della trasgressione. Direi che l’impatto più drammatico sia quello della carne, anche perché il latticino trova un minimo di accoglienza in quanto tutti siamo stati lattanti nella primissima fase della nostra vita, anche se con un latte assai diverso da quello vaccino, tre volte più grasso e più proteico del latte di donna. Il latticino è inopportuno e contestabile, mentre la carne è sacrilego insulto alla salute e all’etica.
La caseina del latte è uno dei più potenti adesivi
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Il danno dei latticini riguarda soprattutto la fase assimilativa, ovvero l’incollamento delle paginette assorbenti dei villi intestinali per colpa della caseina, che è notoriamente uno dei più potenti adesivi. Il fatto che la caseina sia adoperata persino per incollare le chiglie delle navi la dice lunga sulle sue caratteristiche. Ridurre la superficie assimilativa dai 400-600 mq normali a qualche decina di metri quadri soltanto, ha un grosso impatto negativo sulla salute.
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Acidificazione del sangue e osteoporosi rappresentano il secondo aspetto negativo del latticino.
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Siccome assimiliamo solo il 32% del calcio che sta nel latte, l’altro 68% va a provocare calcificazioni improprie e calcoli a carico dei vari organi metabolici. Senza contare i danni al sistema endocrino (tiroiditi) e al sistema linfatico. I legami poi della prolattina col tumore al seno e all’apparato genitale, sono troppo noti a tutti. Le abbondanti quantità di sale inorganico che vengono immesse nei formaggi stagionati li rendono doppiamente negativi per la salute nell’assieme.
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Di buono c’è il sapore
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Di buono c’è il sapore, c’è la conservabilità del prodotto, e la capacità notevole di contrastare i morsi della fame. Se non si portassero gli animali al macello, il formaggio di malga prodotto a crudo meriterebbe probabilmente di essere salvato come alimento sfizioso e come compromesso culinario, da assumersi volendo in modo casuale e non sistematico, oppure nel bimestre critico febbraio-marzo, riferito al clima italiano.
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La carne è qualcosa di orribile: tolleranza zero.
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La carne è qualcosa di orribile sotto ogni punto di vista. Qui parliamo di tolleranza zero senza eccezioni. La sua presenza nel corpo umano rappresenta un’autentica mina biologica. Abbruttisce il corpo, la mente e lo spirito. Crea miasmi putrefattivi in zona colon. Appesta e compromette l’aroma naturale che ogni corpo sano trasmette, trasformandolo in odore decisamente offensivo. Le reazioni immunitarie alla presenza di carne nell’intestino sono addirittura sconvolgenti, come dimostrato dagli esperimenti di Kouchakoff sulla leucocitosi.
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Carne: Mille aspetti negativi e zero positivi
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Mi limito qui per motivi di tempo. Per elencare compiutamente i danni della carne ci vogliono pagine e pagine. Mille aspetti negativi e zero positivi. Mille ragioni per starne lontani e nessuna per portarla alla propria bocca.
Fonte: http://
Valdo Vaccaro. Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo
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