Le voci degli innocenti ha condiviso la foto di Hans Ruesch per l'abolizione della vivisezione. Ora.
Un illuminante articolo dell'inglese dott. Robert Sharpe, basato su Clinical Pharmacology &Therapeutics di T. Koppanyi e M. A. Avery, 1966, vol. 7, p. 250-270:
[...] Fleming era preoccupato che la penicillina [scoperta per caso, senza sperimentazione animale, n.d.a.] potesse essere disattivata dal sangue e i suoi timori sembrarono confermati quando ne iniettò un campione sui conigli. Il risultato lo scoraggiò talmente da fargli perdere progressivamente interesse e limitare l'uso della penicillina a infezioni superficiali.
Successivamente, due scienziati di Oxford, Florey e Chain, ripresero gli esperimenti con la penicillina e scoprirono che curava i topi infetti. Ma il programma trascurò di dirci che la scelta della specie era stato un altro caso di "fortuna". Se per la prova fossero stati impiegati i soliti porcellini d'India [quando cominciarono gli esperimenti, tutti i porcellini d'India nel laboratorio di Florey e Chain erano già morti, uccisi da altri esperimenti, n.d.a.] la penicillina sarebbe stata scartata definitivamente, perché letale per i porcellini d'India anche in modica quantità (e incidentalmente anche per i criceti).
La buona sorte tuttavia non finiva qui. Per salvare un paziente gravemente malato, Fleming volle iniettargli penicillina direttamente nella spina dorsale, ma i risultati di tale somministrazione erano sconosciuti. Florey tentò l'esperimento con un gatto, ma non c'era il tempo di aspettare il risultato. Al paziente fu praticata l'iniezione e migliorò, ma il gatto di Florey morì. Purtroppo, i sedicenti ricercatori ancora oggi non hanno imparato la lezione.
Da un articolo del quotidiano londinese Star, 24 settembre 1979:
[...] Centinaia di scimmie ingabbiate in viaggio verso un centro sperimentale urlavano tanto nell'agonia della mancanza di spazio che le loro gole si ingrossarono orrendamente, impedendo loro di respirare. Delle 625 spedite dall'Indonesia, solo 140 sopravvissero al volo per la Svezia [...]
Commenti di Dick Van Hoorn, che esaminò il carico all'aeroporto di Amsterdam:
L'8 settembre, un carico di centinaia di scimmie (macachi di Giava) provenienti da Giacarta, Indonesia, con destinazione Stoccolma, Svezia, era rimasto fermo per alcune ore all'aeroporto di Amsterdam, durante il trasporto [...] Un controllore ordinò che due gabbie venissero aperte. In una c'erano 15 macachi, quasi tutti feriti, nell'altra ce ne erano undici, di cui sette erano morti. Evidentemente erano stati uccisi dalla mancanza d'aria, avevano gli occhi fuori dalle orbite e si erano staccati la lingua a morsi. Il controllore ispezionò le altre gabbie con una lampada e vide altre scimmie morte e ferite [...]
Secondo quanto raccolto dalle sempre attendibili relazioni della dott.ssa Shirley McGreal, che da molti anni dirige la Lega Internazionale per la Protezione dei Primati nella Carolina del Sud, USA:
L'India ha bandito l'esportazione delle scimmie nel 1977 in segno di protesta contro il loro uso negli orrendi esperimenti sulla radiazione e non ha ripreso le esportazioni nonostante la forte pressione degli Stati Uniti e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e un cambio di governo in India.
Nel gennaio del 1979, il Bangladesh ha cancellato un contratto che avrebbe permesso a un commerciante statunitense di esportare più di 70.000 scimmie. Secondo il Wall Street Journal (26 marzo 1981), l'ambasciata americana a Dacca aveva esercitato forte pressione sul governo del Bangladesh, arrivando fino a minacciare di interrompere l'assistenza al paese se non avesse ripreso l'esportazione di scimmie. Il Journal ha riportato anche voci secondo cui il commerciante americano che aveva perso il contatto stava corrompendo i funzionari dell'Ambasciata, affinché facessero pressione per la riapertura del commercio.
Uno dei suoi lobbisti era il dott. Frank Perkins, capo dei biologi dell'OMS, la cui figlia, Jay Perkins Ingram, opera come commerciante di scimmie negli Stati Uniti con la ditta Jacchus Primates.
Morarji Desai, che quand'era primo ministro dell'India aveva imposto il primo divieto di esportazione di scimmie Rhesus nonostante che il suo paese avesse urgente bisogno di valuta estera, ha impartito un'esemplare lezione di umanità, di etica, e di medicina ai giornalisti americani venuti a intervistarlo al National Press Club di New York il 21 giugno 1978:
Domanda: <<Signor primo ministro, considerando il suo profondo interesse per le necessità umane, può spiegare la sua presa di posizione contro l'esportazione di scimmie Rhesus per la ricerca medica?>>.
Risposta: <<Se siamo veri esseri umani, non dobbiamo infliggere crudeltà ad alcun essere vivente. Questa è stata sempre la filosofia dell'India. É per questa ragione che non vogliamo sottoporre alcun animale a crudeltà e per questo vietiamo di esportarli. La ricerca non è l'unica risposta al benessere umano. Si possono raggiungere meglio il benessere e la salute seguendo le leggi naturali: per questo non occorrono medicinali. Non li ho presi per anni e non lo faccio adesso>>.
N.B. Il presidente Desai lavorava ogni giorno alla sua scrivania ancora ottantenne.
[...] (pag. 157-159): Continua …
Fonte: LA FIGLIA DELL'IMPERATRICE _ La grande industria della malattia. (Dall'Autore di IMPERATRICE NUDA, Hans Ruesch)
Stampa Alternativa
A cura e con un saggio di Marco Mamone Capria
Vedi la descrizione dell'album: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.483595725051612.1073741836.469925656418619&type=1
Vedi anche: Per arrivare all'abolizione della vivisezione occorre procedere in quattro sedi diverse:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=587549994656184&set=a.508213905923127.1073741842.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Ogni AV dovrebbe inequivocabilmente distanziarsi da chi chiede una "regolamentazione della vivisezione" senza invece chiederne l'immediata abolizione.
Per evitare che la storia si ripeta bisogna conoscerla:
- http://www.facebook.com/photo.php?fbid=473752246035960&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=1&relevant_count=1
La strategia dell'infiltrazione nel campo ambientalista consiste nel rifiutare recisamente qualsiasi disamina scientifica della vivisezione, la quale ne uscirebbe irrimediabilmente sconfitta, d'ignorarla come se non esistesse, e di spostarla allo sconfinato campo etico, filosofico, morale, religioso: da cui nessuno può mai emergere vincitore né perdente:
- http://www.facebook.com/photo.php?fbid=554384517972732&set=a.512509582160226.1073741843.469925656418619&type=1
Per farla breve, alla luce del sapere attuale la legge va cambiata:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=574411852636665&set=a.504882349589616.1073741840.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Leggi: http://www.hansruesch.net/
[...] Fleming era preoccupato che la penicillina [scoperta per caso, senza sperimentazione animale, n.d.a.] potesse essere disattivata dal sangue e i suoi timori sembrarono confermati quando ne iniettò un campione sui conigli. Il risultato lo scoraggiò talmente da fargli perdere progressivamente interesse e limitare l'uso della penicillina a infezioni superficiali.
Successivamente, due scienziati di Oxford, Florey e Chain, ripresero gli esperimenti con la penicillina e scoprirono che curava i topi infetti. Ma il programma trascurò di dirci che la scelta della specie era stato un altro caso di "fortuna". Se per la prova fossero stati impiegati i soliti porcellini d'India [quando cominciarono gli esperimenti, tutti i porcellini d'India nel laboratorio di Florey e Chain erano già morti, uccisi da altri esperimenti, n.d.a.] la penicillina sarebbe stata scartata definitivamente, perché letale per i porcellini d'India anche in modica quantità (e incidentalmente anche per i criceti).
La buona sorte tuttavia non finiva qui. Per salvare un paziente gravemente malato, Fleming volle iniettargli penicillina direttamente nella spina dorsale, ma i risultati di tale somministrazione erano sconosciuti. Florey tentò l'esperimento con un gatto, ma non c'era il tempo di aspettare il risultato. Al paziente fu praticata l'iniezione e migliorò, ma il gatto di Florey morì. Purtroppo, i sedicenti ricercatori ancora oggi non hanno imparato la lezione.
Da un articolo del quotidiano londinese Star, 24 settembre 1979:
[...] Centinaia di scimmie ingabbiate in viaggio verso un centro sperimentale urlavano tanto nell'agonia della mancanza di spazio che le loro gole si ingrossarono orrendamente, impedendo loro di respirare. Delle 625 spedite dall'Indonesia, solo 140 sopravvissero al volo per la Svezia [...]
Commenti di Dick Van Hoorn, che esaminò il carico all'aeroporto di Amsterdam:
L'8 settembre, un carico di centinaia di scimmie (macachi di Giava) provenienti da Giacarta, Indonesia, con destinazione Stoccolma, Svezia, era rimasto fermo per alcune ore all'aeroporto di Amsterdam, durante il trasporto [...] Un controllore ordinò che due gabbie venissero aperte. In una c'erano 15 macachi, quasi tutti feriti, nell'altra ce ne erano undici, di cui sette erano morti. Evidentemente erano stati uccisi dalla mancanza d'aria, avevano gli occhi fuori dalle orbite e si erano staccati la lingua a morsi. Il controllore ispezionò le altre gabbie con una lampada e vide altre scimmie morte e ferite [...]
Secondo quanto raccolto dalle sempre attendibili relazioni della dott.ssa Shirley McGreal, che da molti anni dirige la Lega Internazionale per la Protezione dei Primati nella Carolina del Sud, USA:
L'India ha bandito l'esportazione delle scimmie nel 1977 in segno di protesta contro il loro uso negli orrendi esperimenti sulla radiazione e non ha ripreso le esportazioni nonostante la forte pressione degli Stati Uniti e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e un cambio di governo in India.
Nel gennaio del 1979, il Bangladesh ha cancellato un contratto che avrebbe permesso a un commerciante statunitense di esportare più di 70.000 scimmie. Secondo il Wall Street Journal (26 marzo 1981), l'ambasciata americana a Dacca aveva esercitato forte pressione sul governo del Bangladesh, arrivando fino a minacciare di interrompere l'assistenza al paese se non avesse ripreso l'esportazione di scimmie. Il Journal ha riportato anche voci secondo cui il commerciante americano che aveva perso il contatto stava corrompendo i funzionari dell'Ambasciata, affinché facessero pressione per la riapertura del commercio.
Uno dei suoi lobbisti era il dott. Frank Perkins, capo dei biologi dell'OMS, la cui figlia, Jay Perkins Ingram, opera come commerciante di scimmie negli Stati Uniti con la ditta Jacchus Primates.
Morarji Desai, che quand'era primo ministro dell'India aveva imposto il primo divieto di esportazione di scimmie Rhesus nonostante che il suo paese avesse urgente bisogno di valuta estera, ha impartito un'esemplare lezione di umanità, di etica, e di medicina ai giornalisti americani venuti a intervistarlo al National Press Club di New York il 21 giugno 1978:
Domanda: <<Signor primo ministro, considerando il suo profondo interesse per le necessità umane, può spiegare la sua presa di posizione contro l'esportazione di scimmie Rhesus per la ricerca medica?>>.
Risposta: <<Se siamo veri esseri umani, non dobbiamo infliggere crudeltà ad alcun essere vivente. Questa è stata sempre la filosofia dell'India. É per questa ragione che non vogliamo sottoporre alcun animale a crudeltà e per questo vietiamo di esportarli. La ricerca non è l'unica risposta al benessere umano. Si possono raggiungere meglio il benessere e la salute seguendo le leggi naturali: per questo non occorrono medicinali. Non li ho presi per anni e non lo faccio adesso>>.
N.B. Il presidente Desai lavorava ogni giorno alla sua scrivania ancora ottantenne.
[...] (pag. 157-159): Continua …
Fonte: LA FIGLIA DELL'IMPERATRICE _ La grande industria della malattia. (Dall'Autore di IMPERATRICE NUDA, Hans Ruesch)
Stampa Alternativa
A cura e con un saggio di Marco Mamone Capria
Vedi la descrizione dell'album: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.483595725051612.1073741836.469925656418619&type=1
Vedi anche: Per arrivare all'abolizione della vivisezione occorre procedere in quattro sedi diverse:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=587549994656184&set=a.508213905923127.1073741842.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Ogni AV dovrebbe inequivocabilmente distanziarsi da chi chiede una "regolamentazione della vivisezione" senza invece chiederne l'immediata abolizione.
Per evitare che la storia si ripeta bisogna conoscerla:
- http://www.facebook.com/photo.php?fbid=473752246035960&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=1&relevant_count=1
La strategia dell'infiltrazione nel campo ambientalista consiste nel rifiutare recisamente qualsiasi disamina scientifica della vivisezione, la quale ne uscirebbe irrimediabilmente sconfitta, d'ignorarla come se non esistesse, e di spostarla allo sconfinato campo etico, filosofico, morale, religioso: da cui nessuno può mai emergere vincitore né perdente:
- http://www.facebook.com/photo.php?fbid=554384517972732&set=a.512509582160226.1073741843.469925656418619&type=1
Per farla breve, alla luce del sapere attuale la legge va cambiata:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=574411852636665&set=a.504882349589616.1073741840.469925656418619&type=1&relevant_count=1
Leggi: http://www.hansruesch.net/
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