domenica 3 novembre 2013

KAMUT

Kamut: il grano dalle verità nascoste!

Il Kamut, o grano del faraone, è il nome della società statunitense che commercializza questo prodotto. Infatti, Kamut è esclusivamente il nome scelto per vendere un tipo di frumento coltivato, soprattutto, nel Montana ed in Canada.
Per tanti anni, la pubblicità ha puntato sull’origine misteriosa ed antica di questo cereale. La leggenda voleva che il Kamut fosse stato ritrovato presso la tomba di un faraone egiziano e che fosse stato acquistato da un aviatore. Questo poi, decise di regalarlo ad un collega che lo seminò e diede avvio alla coltivazione di Kamut. In realtà questa storia fu elaborata a fini commerciali, anche perché i semi di questo cereale, dopo un certo periodo di tempo, non sono più in grado di germinare e quindi di fruttificare; inoltre, il frumento Kamut non è stato riscoperto perché, da sempre, si è continuato a coltivarlo in alcune zone geografiche.
Il Kamut, cereale noto come grano grasso o come Khorasan, è stato prodotto, sin dall’antichità, in Iran e in altri Paesi limitrofi ma anche in alcune aree dell’Italia ed in particolare in Abruzzo e in Toscana.
Oggi il Kamut viene coltivato quasi completamente negli Usa e poi da qui viene trasportato verso le altre Nazioni, sembra un dettaglio di poca importanza invece non lo è perchè   pone l’accento anche sull’impatto ambientale del prodotto. Infatti, prima di arrivare al consumatore finale è necessario percorrere distanze immense e quindi consumare grandi quantità di risorse. Il tempo necessario, poi, per il trasporto potrebbe avere un’influenza negativa sulla qualità del prodotto.

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