la foto di GLI AUTO-ESILIATI.
P
Prima che un poliziotto, un Uomo.
Nella foto si vede un poliziotto filippino piangente consolato dai manifestanti.
La manifestazione ha avuto luogo a Quezon City, dove molti cittadini protestavano contro la mancanza di abitazioni e contro disoccupazione e povertà. Dopo due giorni le proteste sfociarono in violenti scontri con la polizia.
In uno di questi scontri, un poliziotto di nome Joselito Sevilla, che era impegnato in prima linea, fu apostrofato da vari manifestanti, che gli domandarono perché li stava contrastando. Il poliziotto non riuscì a sopportare e, abbassando lo scudo, scoppiò in lacrime dicendo: "Sono un poliziotto, sto solo facendo il mio lavoro".
Numerosi manifestanti commossi lo consolarono abbracciandolo. Uno di essi gli strinse la spalla dicendogli che tutto sarebbe andato bene. Una donna lo confortò dandogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
I suoi superiori lo ritirarono dalla prima linea.
Nella foto si vede un poliziotto filippino piangente consolato dai manifestanti.
La manifestazione ha avuto luogo a Quezon City, dove molti cittadini protestavano contro la mancanza di abitazioni e contro disoccupazione e povertà. Dopo due giorni le proteste sfociarono in violenti scontri con la polizia.
In uno di questi scontri, un poliziotto di nome Joselito Sevilla, che era impegnato in prima linea, fu apostrofato da vari manifestanti, che gli domandarono perché li stava contrastando. Il poliziotto non riuscì a sopportare e, abbassando lo scudo, scoppiò in lacrime dicendo: "Sono un poliziotto, sto solo facendo il mio lavoro".
Numerosi manifestanti commossi lo consolarono abbracciandolo. Uno di essi gli strinse la spalla dicendogli che tutto sarebbe andato bene. Una donna lo confortò dandogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
I suoi superiori lo ritirarono dalla prima linea.
la foto di GLI AUTO-ESILIATI.
Prima che un poliziotto, un Uomo.
Nella foto si vede un poliziotto filippino piangente consolato dai manifestanti.
La manifestazione ha avuto luogo a Quezon City, dove molti cittadini protestavano contro la mancanza di abitazioni e contro disoccupazione e povertà. Dopo due giorni le proteste sfociarono in violenti scontri con la polizia.
In uno di questi scontri, un poliziotto di nome Joselito Sevilla, che era impegnato in prima linea, fu apostrofato da vari manifestanti, che gli domandarono perché li stava contrastando. Il poliziotto non riuscì a sopportare e, abbassando lo scudo, scoppiò in lacrime dicendo: "Sono un poliziotto, sto solo facendo il mio lavoro".
Numerosi manifestanti commossi lo consolarono abbracciandolo. Uno di essi gli strinse la spalla dicendogli che tutto sarebbe andato bene. Una donna lo confortò dandogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
I suoi superiori lo ritirarono dalla prima linea.
Nella foto si vede un poliziotto filippino piangente consolato dai manifestanti.
La manifestazione ha avuto luogo a Quezon City, dove molti cittadini protestavano contro la mancanza di abitazioni e contro disoccupazione e povertà. Dopo due giorni le proteste sfociarono in violenti scontri con la polizia.
In uno di questi scontri, un poliziotto di nome Joselito Sevilla, che era impegnato in prima linea, fu apostrofato da vari manifestanti, che gli domandarono perché li stava contrastando. Il poliziotto non riuscì a sopportare e, abbassando lo scudo, scoppiò in lacrime dicendo: "Sono un poliziotto, sto solo facendo il mio lavoro".
Numerosi manifestanti commossi lo consolarono abbracciandolo. Uno di essi gli strinse la spalla dicendogli che tutto sarebbe andato bene. Una donna lo confortò dandogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
I suoi superiori lo ritirarono dalla prima linea.
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