giovedì 18 luglio 2013

mammografie

STUDIO SHOCK: LE MAMMOGRAFIE SONO UNA BUFALA MEDICA, OLTRE UN MILIONE DI DONNE AMERICANE DANNEGGIATE DA “TRATTAMENTI” NON NECESSARI PER TUMORI CHE NON HANNO MAI AVUTO.

La mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.
Il “piccolo sporco segreto” dell’industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l’abbandono dell’etica nell’industria del cancro lascia senza fiato.
Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato esattamente quello da cui ho messo in guardia i lettori per anni: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l’inizio.

IL 93% DELLE “DIAGNOSI PRECOCI” NON HA ALCUN BENEFICIO PER IL PAZIENTE

Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. (1)
“Abbiamo riscontrato che l’introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.
Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.
Così continua il dottore
“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c’è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio”.
Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.

CHEMIOTERAPIA, RADIAZIONI E CHIRURGIA ONCOLOGICA SONO IN GRAN PARTE BUFALE

Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato over-diagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.”
Gli oncologi di queste donne hanno mentito: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).
Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.
Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times (2):
“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.”
Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia (3). Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.

LO STARNAZZARE DELL’ONCOLOGIA MODERNA

Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L’appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”
Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all’esperienza del cancro nella medicina moderna –la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie– è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all’industria del cancro.

“MIGLIORI” TECNOLOGIE PORTANO A PIÙ FALSI POSITIVI

Non c’è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell’industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.
Come il Dr. Welch scrive sul New York Times (4):
Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di over-diagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime dell’over-diagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmentee tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica.
Capito la storia? Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un’ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.
Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!

IL CULTO DI KOMEN

Le persone di oggi storcono il naso al suicidio di massa del 1978 del culto di Jim Jones pensando “come è possibile che i membri siano stati tanto stupidi da avvelenarsi a morte da soli?”
Guardatevi attorno gente, perché l’industria del cancro ha preso la stessa formula di quel culto e l’ha moltiplicata per un milione. Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita)
Una delle caratteristiche chiave di questo culto è l’adorazione dell’auto-mutilazione. Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L’effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.
Come ogni culto, quello dell’industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket.
Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l’industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.
Il culto di Komen è un’operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all’industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di delibera menzogna sui benefici della mammografia.
L’industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:
“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di over-diagnosi.
Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici.
Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all’industria del cancro”
La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l’influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell’oncologia moderna?
Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?

L’ONCOLOGIA MODERNA È IL MEDIOEVO DELLA MEDICINA OCCIDENTALE

Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all’intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.
Questa è la verità sull’industria del cancro che non sentirete da Komen (ne da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa)

LA CONCLUSIONE DAGLI AUTORI DELLO STUDIO

Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella.
Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SEBASTIANO SENO
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 20 RISPOSTE A “STUDIO SHOCK: LE MAMMOGRAFIE SONO UNA BUFALA MEDICA”

  1. Sono perfettamente d’accordo. Le industrie farmaceutiche (vere e proprie lobby di potere), supportano i luminari della medicina, in particolare gli oncologi, la quale senza troppi rimorsi di coscienza, spesso si prestano (per denaro) a sporchi giochi che consistono nel formulare diagnosi assolutamente ingannevoli! E’ da molto che continuo a ripetere che tutti noi non siamo altro che “carne da macello” nelle mani di un Potere Occulto che può decidere delle nostre vite, ovvero chi deve vivere e chi deve morire. Un potere, paragonabile a un gigantesco Octopus che domina la vita di questo nostro maltrattato e violentato habitat. Che cosa possiamo fare per sfuggirgli? Unire le forze attraverso menti pensanti, ancora non contagiate, e lanciare l’allarme… cioè, divulgare la verità attraverso i mezzi di comunicazione. Sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli che stiamo correndo. Non sarà sufficiente, questo è sicuro, ma meglio agire che rimanere con le mani in mano, aspettando la fine. In poche parole quello che voi state facendo attraverso le vostre pubblicazioni. Ammirabile e da seguirvi come esempio. Mi auguro che a breve, ci sia un risveglio delle coscienze e che l’unione di menti superiori, possa generare una forza talmente grande da creare un capovolgimento dei ruoli. Probabilmente è solo utopia, una speranza che sgorga dal cuore, ma di sicuro la lotta per la sopravvivenza è già iniziata. L’essere umano, se volesse, possiede le armi giuste per opporsi a questa manipolazione mentale… ma per poterle usare, dovrebbe iniziare, prima di tutto, a credere in se stesso… cosa che purtroppo non sta accadendo. E questa sua incapacità di organizzarsi non fa altro che alimentare, sempre di più il Potere e renderci sempre più schiavi!
  2. prima di scrivere notizie del genere leggete l’articolo citato: gli autori non parlano affatto che il 93% delle diagnosi precoci non abbia effetto.
    concludono che testuali parole: “IL TASSO DI MORTALITA’ E’ DIMINUITO NOTEVOLMENTE NELL’INTERVALLO DI TEMPO CONSIDERATO DEL 28%, DA 71 A 51 MORTI PER 100.000.” e continuano: ” ciò è dovuto molto probabilmente all’effetto dello SCREENING MAMMOGRAFICO e MIGLIORAMENTO DEI TRATTAMENTI”.
    • ” After excluding the transient excess incidence associated with hormone-replacement therapy and adjusting for trends in the incidence of breast cancer among women younger than 40 years of age, we estimated that breast cancer was overdiagnosed (i.e., tumors were detected on screening that would never have led to clinical symptoms) in 1.3 million U.S. women in the past 30 years. We estimated that in 2008, breast cancer was overdiagnosed in more than 70,000 women; this accounted for 31% of all breast cancers diagnosed.”
    • caro Dott. Romani da dove viene questa certezza? io ho fatto lo screening una volta sola e non me lo farò mai più. Ho avuto un dolore incredibile per 15 gg in quanto ho in modo naturale un seno fibromatoso da quando avevo 16 anni e me lo tengo e nessuno violenterà mai più il mio seno raccontandomi un sacco di bugie. Invece piuttosto perchè non divulgate l’importanza dell’alimentazione (come i latticini da evitare) e una sana attività fisica invece di fare terrorismo gratuito ….. dimenticavo c’è più potere nel fare terrore e ci vuole tanto tempo per educare un paziente, giusto?
    • Grazie ” DOTTORE ” per aver confermato da che parte sta la categoria dei medici
  3. Io credo a tutto ciò! Prima di convincermi che vaccini, placebo e chemio siano solo prodotti che distruggono l’uomo, ho analizzato tante cose ed ho capito che dietro questi mega crimini verso l’umanità, ruotano interessi giganteschi e senza pietà ti fanno morire e pretendono dai parenti delle vittime cospique somme di denaro per la ricerca contro il cancro! Questo è peggio dell’olocausto!!!☻
  4. oppure… nel tempo l’incidenza dei tumori al seno è aumentata per cause ambientali contemporaneamente, ma più lentamente, della capacità predittiva dello screening…
  5. Ho avuto un cancro al seno diagnosticato con la mammografia e la ecografia + agoaspirato. Maligno di 2 centimetri. Mi sono operata e curata,sono passati sette anni e mezzo e sto benissimo. Ora dico basta a queste cretinate che leggo,ho fatto copia incolla e l’ho messo in mano ad un legale. Siete pazzi a sobillare le donne a non farsi curare con la medicina tradizionale e la legge mi darà ragione. Distinti saluti e vi auguro di non trovarvi mai a guardare la morte in faccia come è successo a me…cambiereste idea sulle sciocchezze che state scrivendo.
    • Cara Silvia Sissi, andare in uno studio legale per aver letto un articolo che non ti piace mi sembra un gesto estremo, comunque, che ci sia speculazione delle farmaceutiche e ostacolo a terapie alternative come al metodo di bella la cui sperimentazione è stata solo una pagliacciata LO SANNO ANCHE I MURI… e non c’è scritto in questo articolo che la mammografia fa male ma che non serve in molti casi per giunta non è un invenzione di un giornalista ma un estratto di un testo medico scientifico capisco molto bene che il tuo caso nella lotta contro il cancro sia stato un successo, e tu vorresti gridare al mondo eureka, ma se rifletti bene capirai da sola che non puoi citare il tuo personale caso a voce del 100% dei tumori e se qualche studio scientifico dimostra tali risultati, fossi in te prima di strillare tanto due domande me le farei … ciao , distintamente emilio !
      • Silvia,ha ragione!Chi ha scritto questo articolo merita una lezione.Salviamo migliaia di donne grazie alla diagnosi precoce con l’ecografia.Probabilmente vogliono vendere altro e cominciano a screditare quello che invece già c’è!
      • Silvia ..purtroppo e’ vero anche l’esatto contrario…io sono reduce di falsi positivi per ben due volte e inoltre dei illustri professori mi hanno confermato che in un seno come il mio… la mammografia non serve a nulla (troppo denso) purtroppo in passato sono caduta anch’io nella trappola del “creare paura”…
        Ritengo che ognuno e’ libero di scegliere di come vivere e come morire… dico ok all’ecografia…ma mai più mi sottoporrò a mammografia (son pur sempre radiazioni) ..a chemio o radiazioni.. perché la loro nocività e’ purtroppo accertata… mi fa piacere che tu ti sia salvata…ma probabilmente soprattutto per l’escissione…
  6. Sono esterrefatta dalla leggerezza con cui parlate di questo argomento..io sono stata operata 5 anni fa di un carcinoma infiltrante di 4 cm fatto la chemio ,la radio e sono viva…forse la medicina tradizionale non sarà molto etica ma nemmeno voi che dissacrate e sconsigliate l’ unico mezzo di prevenzione esistente…vi rendete conto dei rischi di queste affermazioni ?
  7. Brava Gabriella anche mia moglie ha avuto un carcinoma infiltrante di 3,5cm. si è accorta che aveva un nodulo perchè aveva sentito una fitta al seno, 5 mesi prima aveva fatto la mammografia e la risposta gli diceva che stava tutto apposto,nella risposta che gli hanno dato c’era anche il dischetto dellla mammografia, chiunque ha visto l’immagine nel dischetto vedeva questo nodulo solo il radiologo non ha visto il tumore, poi sono state fatte 2 risonanze magnetiche la prima confermava la diagnosi di una ecografia fatta subito dopo che si era visto il nodulo, la seconda dopo 3 cicli di chemio si era ridotto della metà, allora il chirurgo è intervenuto per togliere il tumore, dopo l’operazione ha fatto altri 3 cicli di chemio e dopo anche la radioterapia è passato 1 anno e 8mesi e dai controlli mia moglie stà bene perciò questi scienziati che dicono di non farsi curare sono dei pazzi vorrei vedere loro nelle nostre stesse condizioni come si comporterebbero. Poi che ci sia la speculazione su questo non ci piove.
    • sono daccordo con te. Mi auguro solo che non trovino terreno troppo fertile tra le donne. la mammografia può essere dolorosa, ma rientra negli esami necessari. In quanto alle radiazioni citate da qualcuno forse bisognerebbe non parlare di cose di cui non si ha una conoscenza approfondita, la signora non vuole fare mammografia per le radiazioni (tra l’altro minime) e poi forse ha fatto tante radiografie e sopratutto un paio di TC (che è peggio).
  8. non durerà ancora per tanto questa truffa. è ora di far vedere al mondo la voce della verità qualunque essa sia!
  9. Da tenere presente che una mammografia espone ad una dose di radiazioni di circa 3 millisievert , quando una tac “total body” espone a circa 4 millisievert.
    Dunque fare una mammografia equivale quasi ad una tac total body.
    Il limite di sicurezza annuo per la legge italiana è di circa 1 millisievert.
    Il rischio certo di effetti collaterali è alla soglia di circa 100 millisievert.
    Dunque una mammografia espone ad una quantita’ molto piccola rispetto a quella considerata “di rischio”. Ma se la mammografia viene effettuata ogni anno oppure addirittura ogni sei mesi, considerando che i danni delle radiazioni sono cumulativi, si fa presto ad avvicinarsi alla soglia di allarme. Questo nell’ipotesi, tutta da dimostrare, che i macchinari siano tenuti in perfetta efficienza e la diffusione collaterale sia nulla (cosa praticamente impossibile, visto anche che per il personale dei reparti di radiologia le probabilita’ di contrarre leucemia ed altre forme di cancro è nettamente superiore alla media, e la leucemia è addirittura considerata una malattia professionale). Quindi c’è da supporre che con ogni probabilita’ una mammografia esponga ad una dose almeno doppia rispetto a quella stimata ufficialmente : bastano dunque 7/8 anni di mammografie regolari su base annua per avere come effetto paradossale, che un test di screening per combattere una affezione provochi a lungo andare l’affezione stessa.
  10. io trovo giusto fare prevenzione…ma sono contraria alla mammografia… ci sono l’ecografia e un metodo senza effetti collaterali chiamato DOBI confortscan…peccato che quasi nessuno lo adopera… perche vi e’ dietro la lobby ospedaliera… che vuole che i vecchi obsoleti “mammografi” continuino la loro opera devastante… io ho deciso (a 49 anni) dopo due agoaspirati, un nodulo di 1 cm visto anche dall’oncologo..e che poi nessuno ha piu nominato… ed un intervento chirurgico nell’altro seno risultato poi inutile, perche benigno… a non farmi piu’ prendere per i fondelli… casomai faro’ un ecografia… e stop!
  11. sono sconvolta,ma a chi bisogna credere? comunque anche l’ecografia al seno se non è fatta egregiamente non vale a nulla,mia figlia ha 24 anni e spesso accusava dolori forti ad un seno e alla spalla ,fatta un eco le dicono pensaci hai un mese per venire in ambulatorio privato(questo detto dall’ecografista) e cosi leviamo il nodulo ma lei ha fatto un altra visita all’humanitas di catania con il prof. Caruso che fatta la visita e guardato l eco precedente le ha detto di attendere fino settembre che comunque mai diverra’ carcinoma,ma mia figlia ha fatto altre eco molto minuziosa io ero presente e di fibroadenomi ve ne sono in tutto sei sette anche di 2 cm alloara altra visita da Caruso ma lui insiste di stare serena e tornare a settembre………..mah
  12. Non voglio fare il menagramo, ma un cancro può recidivare anche dopo 10 anni…. ne ho visti parecchi e chi mi garantisce che non siano stati causati dalle “cure”?
  13. In questi ragionamenti, particolarmente per chi si fida della “medicina occidentale”, manca sempre un confronto: chi si “cura” non sa mai cosa sarebbe successo se non l’avesse fatto perché non ha idea di quanto possano danneggiare il corpo la chemio e le radiazioni, né di quante risorse il suo corpo possedesse per autocurarsi, visto che non gliene ha dato l’opportunità di farlo.
    Penso che prendersi responsabilità per la propria malattia, invece di delegare ad altri la propria guarigione, o di considerarla qualcosa di staccato da sé sia il primo passo; documentarsi e capire, sondandosi dentro, quali possano essere i conflitti o le cattive abitudini che stanno alla base di queste situazioni… cosa voglia insegnarci la malattia, quella particolare malattia in quel particolare posto…
    Profondi conflitti con il partner o con un figlio, vissuti in solitudine, possono scatenare potenti tumori al seno, l’ha dimostrato in centinaia di casi il dott. Hamer…
    Noi non siamo solo un ammasso di carne ma esseri complessi, in interazione con noi stessi e ciò che ci circonda.
    Svegliatevi donne: è il vostro momento.

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