sabato 27 luglio 2013

lager

139) Autoamministrazione degli internati dei Lager e morti per fame,la verità!

2 testimonianze di ex internati sulla vita nei lager
una non divulgata realtà: il sistematico furto del mangiare degli internati adopera di altri internati.Una causa della morte di tanti internati.Tutta la vita del lager era gestita dal "self government" degli internati.A Norimberga non erano sul banco degli imputati, perchè?
L'Autoamministrazione dei Lager e morte per fame degli internati,la verità!
Due testimonianze di internati...crolla un altro mito!
theresienstadt-lager-self government.jpg
Documento che prova la "self government" del lager di Theresienstadt,nel 1944

..." Allora. queste centinaia di migliaia di morti?

"Appunto... quel self government dei campi di concentramento al quale Martin-Chauffier attribuisce tante virtu. Con i loro amici e protettii detenuti incaricati di amministrare il campo rappresentavano circa il 25% della popolazione di tutti i campi, ha detto, a Francoforte un testimonio dell'accusa, il Dr. Münch, vecchio medico S.S. del campo di Auschwitz. Se, invece, delle1.800 calorie assegnate a ciascun detenuto dal regolamento dei campi di concentramento -- e che erano, effettivamente, molto poco -- questi 25% se ne riservavano il doppio75% che restavano non disponevano più che dei due terzi di una razione già molto magra, e non occorre uscire dall'Ecole des Chartes come Martin-Chauffier per capire che per essi, era la condanna a morte lenta per inedia...

In realtà, in tutti i campi, i detenuti del self government si riservavano molto più del doppio della razione lòro spettante e, nella maggioranza, molti nondisponovano più che della metà, e spesso meno, della razione loro spettante. Da ciò la spaventosa percentuale di mortalità".

Brano tratto da Paul Rassinier,socialista,internato nel lager di Buchenwald e Dora,consultabilecliccando QUI
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Eugen Kogon, Austrian prisoner in Buchenwald.jpg
Eugen Kogon mentre depone al processo di Buchenwald.
"Una possibilità risultante dal "potere ottenuto con la corruzione" era l'arricchimento di un uomo o di parecchi a spese degli altri. Ciò prese talvolta proporzioni vergognose nei campi, anche in quei campi dove i politici erano al potere. Più d'uno che profittava della sua posizione ha menato una vita da principe, mentre i suoi compagni morivano a centinaia. Quando le casse di viveri destinate al campo, con i grassi, i salsicciotti, cibi conservati, farina e zucchero, erano passate di contrabbando fuori del campo tramite SS complici, per essere mandate alle famiglie dei detenuti in questione, non si può certamente dire che ciò era giustificato. Ma la cosa più esasperante era, in un'epoca in cui le SS territoriali non portavano già più gli stivali alti, ma semplici scarpe dell'esercito,quando membri della piccola corte dei signorotti del campo passeggiavano fieramente, con abiti alla moda e tagliati su misura, come dei damerini e alcuni anche portandosi dietro un cagnolino al guinzaglio! E ciò in un caos di miseria, di sporcizia, di malattie, di fame e di morte! In questo caso a l'istinto di conservazione" oltrepassava ogni limite ragionevole e arrivava a un fariseismo certamente ridicolo, ma duro come pietra e che si conformava assai male con gli ideali sociali e politici proclamati nel medesimo tempo da quelle persone". (Brano tratto daL'Enfer organisé, p. 287,di Eugen Kogon)


"Per l'infermeria dei detenuti c'era nei campi un'alimentazione speciale per i malati, ed è ciò che si chiamava la dieta. Essa era molto ricercata come supplemento e la maggior parte di essa era sottratta a profitto delle personalità del campoDecani dei Settori, Kapos, ecc...
 In ogni campo, era possibile trovare dei comunisti o dei criminali che, per anni, ricevevano oltre gli altri loro vantaggi, i supplementi destinati agli ammalati. Era soprattutto un affare di rapporti con la cucina dei malati composta esclusivamente di persone appartenenti alla categoria di detenuti che dominavano il campo, o un affare di scambio di favori: i Kapos della sartoria, del laboratorio di calzature, del magazzino degli abiti e indumenti, del magazzino di utensili, ecc. davano, in cambio di questa alimentazione, ciò che gli altri chiedevano. Nel campo di Buchenwald, dal 1939 al 1941, quasi quarantamila uova sono state così stornate, all'interno stesso del campo". (Brano tratto da  L'Enfer organisé, pp. 110, 111, 112 , di Eugen Kogon)
Eugen Kogon Eugen Kogon (2-2-1903 – 24-12-1987) storico ,sopravvissuto a 6 anni di internamento nel lager di Buchenwald.
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Commenti

Questa non la sapevo!
Se ne deduce che la morte per fame era largamente imputabile ai detenuti stessi!
A me hanno sempre raccontato che erano i Tedeschi a non dar da mangiare per farli morire.
Certo che si è mentito su ogni dove!
Senza alcun pudore.Andate avanti così,è giusto precisare e affossare i falsari di storia.
Scritto da: Monica | 15 marzo 2011
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Se fosse vero il fatto della "soluzione finale" perchè trasportarli fino ai campi di LAVORO e non ucciderli direttamente sul posto? Non si faceva prima, senza impegnare treni e risorse?
Scritto da: sicilianpalermitano | 24 aprile 2013
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