COS'È DAVVERO LA GUARIGIONE QUANTICA?
Abbiamo sentito parlare di guarigione quantica (QE - Quantum Entrainment) e ci siamo incuriositi. Come si può curare qualcuno a distanza? Che vuol dire vivere consapevolmente? Abbiamo posto queste e altre domande a Gisela Van Bulck, ad oggi, l'unica Quantum Entrainment ® Certified Practitioner che parla italiano, propone sessioni private QE a distanza e organizza anche un gruppo QE su Skype una volta alla settimana
QE sta per Quantum Entrainment ® . Ciò che nella nostra lingua definiamo Guarigione quantica. Pare che questa disciplina stia trovando terreno fertile anche in Italia.
Abbiamo voluto approfondire la materia insieme aGisela Van Bulck, Quantum Entrainment ® Certified Practitioner che vive in Svizzera, guarisce anche con sedute a distanza e ha tra i suoi clienti diversi italiani, parlando fluentemente la nostra lingua.
La guarigione quantica è diversa dallaguarigione quantistica?
Per me, il termine “guarigione quantica” è generale. L’aggettivo “quantica” o “quantistica” si riferisce alla scienza, la fisica quantistica che ha scoperto la dimensione della consapevolezza pura. Preferisco anche parlare di “guarigione attraverso la consapevolezza pura”. Il Quantum Entrainment® o QE ne è un metodo, probabilmente il metodo più avanzato e veloce, ma ne esistono altri.
Il Dr. Franck Kinslow, medico chiropratico americano, è l'ideatore della tecnicaQuantum Entrainment e terrà un corso Basic & Master a Riccione il 15 e il 16 ottobre). Sa dirci in quale modo Kinslow è giunto a strutturare questa terapia?
No, solo Frank potrebbe rispondere a questa domanda. Posso limitarmi a parlare della mia personale formazione: per diventare Operatore certificato, ho fatto i corsi Basic, Master, Master2 e poi Certification. Credo che la strutturazione dei corsi sia mutuata da quella strutturata dall’organizzatore tedesco.
I video dimostrativi che abbiamo trovato nel sito ufficiale del Dr. Franck Kinslow ci hanno fatto sorgere qualche dubbio. Abbiamo trovato la ripresa di una terapia eseguita in tempo reale: una donna con un dolore alla spalla viene cullata dalle mani del dottore e nel giro di pochi istanti dichiara che il dolore è nettamente migliorato.
In secondo luogo, ci insospettisce la sicurezza con cui Kinslow dichiara la semplicità del metodo, l'immediatezza dei risultati e la facilità con cui tutti possono apprenderlo. Come può un sistema di cura essere immediato e alla portata di tutti?
Certo, è alla portata di tutti, perchè è NATURALE, fa parte di noi, ma si tratat di qualcosa che abbiamo dimenticato, di cui non siamo più consapevoli.
La natura è talmente semplice (immediata e alla portata di tutti) che non ci crediamo più. Abbiamo adottato l’abitudine di cercare soluzioni esterne, fuori da noi, anche lontane da noi; mentre è già tutto qui, disponibile, vicino.
Nella guarigione a distanza viene meno il contatto fisico, il calore dei corpi. Come si svolge allora una seduta di guarigione quantica?
Il calore dei corpi non c’entra, neanche quando c’è contatto fisico. L’operatore non fa altro che“essere”, essere nell’Uno, nella consapevolezza. La sua intenzione e consapevolezza viaggiano verso il cliente. Si crea uno spazio dove la novità può aprirsi, la guarigione può accadere.
Il cliente può percepire un cambiamento nel corpo: accade in una seduta che la persona naturalmente si rilassi, oscilli, le sue ginocchia si piegano leggermente, il respiro è più profondo, subentra una sensazione di calore e la testa si svuota, si ritrova alla fine "dell’autostrada dei pensieri".
Quali disturbi possono, in linea di massima, essere curati con successo attraverso la guarigione quantica a distanza?
A distanza o in presenza della persona, è uguale. Smettiamo di voler trovare soluzione noi stessi al problema, diamo il problema alla consapevolezza pura e osserviamo quello che si sviluppa. Si possono curare problemi fisici, emozionali, di relazione, situazioni critiche.
Prima di tutto, sparisce tutta l’emozione che abbiamo intorno al problema, per esempio avendo una malattia seria, molte persone si sentono colpevoli, arrabbiati, hanno vergogna. Prima spariscono le emozioni e poi, come abbiamo cambiato il nostro punto di vista (depurato da queste emozioni), vediamo che anche la situazione stessa cambia per il meglio.
Le piace definirsi Facilitatrice, piuttosto che guaritrice. Quanto questa sua attitudine è innata e quanto deriva dalla formazione o dai maestri incontrati lungo il percorso?
È indispensabile capire che, in questo tipo di guarigione, non è il terapeuta che opera la guarigione. In questo ambito il terapeuta non crea energie positive; non invoca forze o magie, niente di tutto ciò. È la consapevolezza che opera la guarigione. Come sto imparando anche altri metodi, ho scelto adesso di definirmi Facilitatrice, perchè finalmente è questo: facilito il percorso che il cliente vuole compiere per diventare consapevole.
Se le chiedessi di spiegare in poche, efficaci parole cosa significa vivere consapevolmente, cosa risponderebbe?
Essere consapevole in ogni momento, dare tutta la nostra attenzione al presente e alle attività che stiamo facendo, senza essere disturbati dai pensieri del passato o senza sempre fare programmi per domani. L’unica realtà che possiamo vivere è qua, adesso.
All’inizio con una tecnica come il QE (o altra), si possono fare regolarmente piccoli esercizi lungo tutto l'arco della giornata per ritrovare la consapevolezza.
"Crescere creando il proprio mondo. Sognare come bambini." si trovano queste e altre interessanti idee nel suo sito. L'esperienza però distingue le fasi della vita e genera un intuito interno. In altre parole, essere adulti è anche sviluppare "antenne" che evitino cadute, proprio per evitare di muoversi nel mondo come se si fosse sempre vulnerabili alle "sbucciature dell'anima". Non è questo un motivo valido per andare fieri di essere adulti?
Devo dirle che per me l'idea che ha appena esposto è proprio strana. Non sono sicura di capire bene.
Io vedo le cose così: l’intuito interno non viene generato dall’esperienza. L’intuito interno è la nostra intelligenzia superiore, la nostra anima che parla che sa esattamente quello che si vuole per noi. Da bambini, siamo consapevoli di questo.
Poi sopraggiunge l’esperienza, le cose che abbiamo imparato in questo mondo e molto spesso quelli che si definiscono adulti utilizzano solo l’esperienza per fare scelte e decidere nella loro vita. Non ascoltano la piccola voce dentro, l’hanno dimenticata.
Diventare di nuovo consapevoli di noi stessi (è già tutto dentro di noi – non c'è bisogno di crescere o sviluppare antenne) e allo stesso tempo comportarsi in modo responsabile in società: questo è ciò che rende un essere umano un vero adulto. Ritrovare il bambino dentro che è sempre rimasto consapevole.
Non c’è nessun pericolo di cadute, di sbucciature quando siamo consapevoli. E per me, non c’è neanche da sentirsi fieri. L’Ego si sente fiero quando immagina di essere il centro da cui partono le decisioni. Una persona consapevole capisce che le cose si sono svilupate da sole e di questo è grata.
Immagine | Gisela Van Bulck
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