QUERELA CONTRO JORGE MARIO BERGOGLIO PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE, ABUSO D'UFFICIO ED ALTRO |
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domenica 01 giugno 2014 00:09 |
ROMA, 27/07/2013
Al Comando stazione dei Carabinieri
SEDE
Alla Procura Della Repubblica Competente
E, p.c. Ad Altri
QUERELA/DENUNCIA Contro :
1) Jorge Mario Bergoglio Sovrano dello Stato Città del Vaticano;
2) Giorgio Napolitano in quanto Presidente della Repubblica e Capo dello Stato italiano;
3) Enrico Letta in quanto Presidente del Consiglio dei Ministri;
4) Emma Bonino in quanto Ministro degli esteri;
5) Angelino Alfano in quanto Ministro degli Interni ;
6) Mario Mauro in quanto Ministro della Difesa;
7) Luigi Binelli Mantelli in quanto Capo di Stato Maggiore della Difesa;
8) Ed eventuali altri qui non citati aventi responsabilità penalmente rilevanti e sanzionabili.
Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:
1) Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
2) Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);
3) Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);
4) Circostanze aggravanti (art.112 c.p.);
5) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art.246 c.p.);
6) Infedeltà in affari di Stato (art.264 c.p.)
7) Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale (art.272 c.p.);
8) Vilipendio della Repubblica delle Istituzioni costituzionali, etc., (art.290 c.p.);
9) Vilipendio della Nazione italiana (art.291 c.p.);
10) Istigazione a commettere alcuno dei delitti … (art.302 c.p.);
11) Pubblica istigazione e apologia ….. (art.303 c.p.);
12) Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
13) Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
14) Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.);
15) Istigazione a delinquere (art.414 c.p.);
16) Istigazione a disobbedire alle leggi (art.415 c.p.);
17) Associazione a delinquere (art.416 bis);
18) Circostanze aggravanti (art.456 c.p.);
19) Circonvenzione di persone incapaci (art.643 c.p.);
20) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
21) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-
Luogo di commissione : Territorio nazionale
Persone offese: la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, la Nazione italiana.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI ITALIANI
1) COSTITUZIONE ITALIANA ART. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
…. Omissis ….
2 ) COSTITUZIONE ITALIANA ART. Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
3) COSTITUZIONE ITALIANA ART. Art. 52.
La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
….omissis ….
4) COSTITUZIONE ITALIANA ART. Art. 54.
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
5) Testo unico sull'immigrazione - Titolo II Decreto legislativo , testo coordinato, 25.07.1998 n° 286 , G.U. 18.08.1998 - Articolo 12 (1) Disposizioni contro le immigrazioni clandestine.
1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona.
….omissis …
3. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di
residenza permanente, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa di 15.000 euro per ogni persona nel caso in cui:
a) il fatto riguarda l’ingresso o la permanenza illegale nel territorio dello Stato di cinque o più persone;
b) la persona trasportata è stata esposta a pericolo per la sua vita o per la sua incolumità per procurarne l’ingresso o la permanenza illegale; ….. omissis ….
3-ter.
….. omissis ….
b) sono commessi al fine di trarne profitto, anche indiretto.
4. Nei casi previsti dai commi 1 e 3 è obbligatorio l’arresto in flagranza.
RIFERIM. LEG. STATO CITTA VATICANO
A) PONTIFICATO DI S. S. PIO XI – ANNO VIII
N. III. - Legge sulla cittadinanza ed il soggiorno
7 giugno 1929
Di Nostro moto proprio e certa scienza, colla pienezza della Nostra sovrana autorità, abbiamo
ordinato ed ordiniamo quanto appresso, da osservarsi come legge dello Stato:
….. omissis ….
21. Coloro che si trovano nella Città del Vaticano senza le autorizzazioni previste negli articoli precedenti o dopo che esse sieno scadute o revocate, possono essere espulsi anche colla forza pubblica.
Per gravi motivi o quando si tratti di persone condannate dai Tribunali Vaticani, per qualsiasi reato, all'espulsione può essere aggiunto, con provvedimento del Governatore, il divieto perpetuo o temporaneo di accedere alla Città del Vaticano.
B) GIOVANNI PAOLO PP. II
Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano
26 novembre 2000
Di Nostro Motu Proprio e certa scienza, con la pienezza della Nostra Sovrana autorità,
abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto appresso, da osservarsi come legge dello Stato:
Per procedere ulteriormente nel sistematico adeguamento normativo dell'ordinamento giuridico
dello Stato della Città del Vaticano, avviato con la legge fondamentale del 26 novembre 2000, di
Nostro Motu Proprio e certa scienza, con la pienezza della Nostra Sovrana autorità, abbiamo
ordinato ed ordiniamo quanto appresso, da osservarsi come legge dello Stato:
C) BENEDETTO PP. XVI
LEGGE CXXXI - SULLA CITTADINANZA LA RESIDENZA E L’ACCESSO.
22 febbraio 2011
CAPO III Accesso alla Città del Vaticano
ART. 9 (Titolo di accesso)
1. Salva la parte del territorio vaticano in cui è consentito il libero accesso, coloro che non sono cittadini o non hanno la residenza nello Stato devono munirsi, per accedere ad esso, di un permesso, rilasciato dal Governatore secondo le modalità che verranno stabilite con regolamento.
2. il permesso può essere rifiutato qualora ricorrano giusti motivi.
3. il permesso consente di rimanere nella Città del Vaticano per il tempo corrispondente alle esigenze in relazione alle quali è stato concesso.
…. Omissis …
ART. 12 (Divieto di accesso)
1. Quando sussistano giusti motivi, può essere interdetto l’accesso alla Città del Vaticano.
Per il divieto temporaneo di accesso si applicano le disposizioni della legge in materia di modifiche al sistema penale 14 dicembre 1994 n. CCXXVII.
2. Coloro che si trovano nella Città del Vaticano senza le necessarie autorizzazioni o dopo che esse siano scadute o revocate possono essere allontanati.
…. Omissis ….
ART. 16 (Sanzioni)
Le sanzioni da applicare in caso di violazione delle disposizioni della presente legge sono stabilite con legge o regolamento….
La presente legge sostituisce integralmente la legge sulla cittadinanza e il soggiorno 7 giugno 1929, n.III. Parimenti sono abrogate tutte le norme vigenti nello Stato in contrasto con la presente legge.
Essa entrerà in vigore il 1° marzo 2011.
Comandiamo che l’originale della presente legge munito di sigillo dello Stato, sia depositato nell’Archivio delle leggi dello Stato della Città del Vaticano, e che il testo corrispondente sia pubblicato nel supplemento degli Acta Apostolicae Sedis, mandandosi a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare.
D) FRANCISCUS
11 luglio dell’anno 2013
LETTERA APOSTOLICA IN FORMA DI «MOTU PROPRIO» DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO SULLA GIURISDIZIONE DEGLI ORGANI GIUDIZIARI DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO IN MATERIA PENALE
…. Omissis …..
Questo decido e stabilisco, nonostante qualsiasi disposizione in contrario.
Stabilisco che la presente Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio venga promulgata mediante la pubblicazione su L’Osservatore Romano ed entri in vigore il 1° settembre 2013.
Dato a Roma, dal Palazzo Apostolico, l’11 luglio dell’anno 2013, primo di Pontificato.
FRANCISCUS
ANTEFATTO
Fare la predica ai cattivi, con un unico obiettivo: evitare che i buoni si ribellino davvero. «Quando celebrerà la sua prima messa in una via di Trastevere o nella stazione Termini di Roma, e parlerà delle persone sfruttate dagli insensibili che hanno chiuso il loro cuore a Cristo», avverte Horacio Verbitsky, «ci sarà chi si dichiarerà entusiasta del tanto invocato rinnovamento ecclesiastico». Ma guai a lasciarsi fuorviare dalle parole di un “professionista” consumato come Jorge Bergoglio, ammonisce il prestigioso giornalista argentino, grande accusatore del nuovo pontefice «populista e conservatore», pronto a soccorrere i poveri solo dopo aver fatto terra bruciata attorno ai veri difensori del popolo, civili e religiosi.
Il copione del film è già scritto: «I giornalisti amici racconteranno che ha viaggiato in metro o in bus», e i fedeli «ascolteranno le sue omelie recitate con i gesti di un attore nelle quali le parabole bibliche coesisteranno con la parola chiara del popolo». Tutto questo, mentre le redazioni di Buenos Aires vengono tempestate di telefonate: i parenti dei desaparecidos sono indignati, addolorati, amareggiati.
«Tra le centinaia di chiamate e e-mail ricevute», scrive Verbitsky su “Página 12”, quotidiano argentino vicino al governo democratico di Cristina Kirchner, il giornalista ne sceglie una, quella di Graciela, la sorella del sacerdote gesuita Orlando Yorio, che sostenne di esser stato “consegnato” da Bergoglio nelle mani dei torturatori dell’Esma, la famigerata scuola della marina trasformata in lager per dissidenti. «Non posso crederci», dice Graciela Yorio, subito dopo la fatidica fumata bianca in piazza San Pietro. «Sono cosi sconvolta e arrabbiata, che non so cosa fare». Bergoglio? «Ha ottenuto quello che voleva».
Suo fratello l’aveva avvertita: «Vuole diventare Papa: è la persona più indicata per coprire il marciume, è un esperto nel dissimulare». Piange, al telefono, anche il fratello del religioso perseguitato, Alfonso, detto “Fito”. Una vita intera dedicata a difendere la memoria di Orlando, che denunciò Bergoglio come responsabile del suo rapimento e delle torture che patì per 5 mesi, nel 1976. L’incubo di padre Yorio adesso è diventato realtà: è diventato Papa, per giunta col nome di Francesco d’Assisi, l’uomo che non è ancora riuscito ad archiviare in modo convincente le ombre del passato.
Un disinvolto uomo di potere, lo accusa Verbitsky, pronto anche a resistere ai tribunali impegnati a ricostruire la tragedia argentina : davanti al Tribunal Oral Federal 5, scrive il giornalista su “Página 12”, Bergoglio sostenne che era venuto a conoscenza solo recentemente, cioè dopo la dittatura, del caso dei bambini scomparsi, sottratti ai genitori sequestrati e poi fatti sparire.
Peccato però che il Tribunal Oral Federal 6, che ha giudicato il piano sistematico di appropriazione di figli dei detenuti-desaparecidos, avesse ricevuto documenti imbarazzanti per il nuovo Papa: quel tribunale, scrive Verbitsky, provò che «già dal 1979 Bergoglio era consapevole della situazione», tant’è vero che – almeno in un caso, su sollecitazione del suo superiore, il capo dei gesuiti Pedro Arrupe – intervenne in modo attivo nella vicenda. «Dopo aver ascoltato il racconto dei familiari di Elena de la Cuadra, sequestrata nel 1977, al quinto mese di gravidanza, Bergoglio avrebbe consegnato un documento al vescovo ausiliare di La Plata, Mario Picchi, chiedendogli di intercedere presso il governo militare». Picchi scoprì che Elena aveva dato alla luce una bambina, poi affidata ad altri. «Si trova presso una famiglia per bene e non tornerà indietro», avrebbe comunicato Bergoglio ai parenti della madre “desaparecida”.
Nel processo sul sequestro dei gesuiti Orlando Yorio e Francisco Jaclis, continua Verbitsky, Bergoglio arrivò a dichiarare per iscritto che nell’archivio episcopale non c’erano documenti sui detenuti scomparsi. A smentirlo ha provveduto il nuovo direttore dell’archivio, José Arancedo, che «inviò al giudice Martina Forns una copia del documento sull’incontro del dittatore Videla con i vescovi Raúl Primatesta, Juan Aramburu e Vicente Zazpe», nel quale «fu discusso con straordinaria franchezza su cosa si doveva dire e cosa non dire sui detenuti scomparsi, che erano stati assassinati, dal momento che Videla voleva proteggere chi li aveva uccisi».
Nel suo libro “Chiesa e dittatura”, Emilio Mignone indica Bergoglio come esempio di un pastore che, anziché difenderle, consegna le pecore al lupo.
«Bergoglio – aggiunge Horacio Verbitsky – mi raccontò che, in una delle sue prime messe da arcivescovo, cercò di avvicinare Mignone per dargli spiegazioni, ma il presidente fondatore del Cels alzò la mano indicandogli di fermarsi».
E ora? «Non sono sicuro che Bergoglio sia stato eletto per coprire il marciume che ha ridotto all’impotenza Joseph Ratzinger», scrive Verbitsky su “Página 12”.
«Le lotte interne della curia romana seguono una logica così imperscrutabile che i fatti più oscuri sono in genere attribuiti allo spirito santo, sia che si tratti delle manovre finanziarie per le quali lo Ior è stato escluso dal meccanismo del clearinginternazionale, dal momento che non ottempera alle normative per il controllo del riciclaggio del denaro, sia che si tratti dei casi di pedofilia che si sono verificati a livello mondiale e per i quali Ratzinger ha chiesto perdono in quanto massimo rappresentante della Chiesa cattolica.
Non mi sorprenderebbe che Bergoglio, con il pennello in mano, iniziasse una crociata moralizzatrice per imbiancare i sepolcri degli apostoli». …. (ED INFATTI STA COMINCIANDO A FARLO)….
Quello di cui invece Verbitsky si dichiara sicuro è che il nuovo vescovo di Roma sarà semplicemente «un surrogato, un succedaneo di scarsa qualità», come quelli che le madri indigenti utilizzano «per ingannare la fame dei propri figli».
….omissis ……
Invece, sul trono di Pietro ora siede un gesuita che si fa chiamare Francesco, come il santo di Assisi, nonostante la sua reale biografia tracci il profilo di «un populista conservatore, come lo sono stati Pio XII e Giovanni Paolo II», assolutamente «inflessibili sulle questioni dottrinali», nonostante l’apertura verso il mondo e l’attenzione – esibita e spettacolare – verso le masse dei diseredati.
Nei tre lustri durante i quali è stato a capo dell’arcidiocesi di Buenos Aires, sostiene Verbitsky, monsignor Bergoglio si è mosso innanzitutto da politico, unificando l’opposizione contro il primo, vero governo democratico e popolare dell’Argentina post-dittatura. «Adesso potrà farlo su un’altra scala, ma questo non implica che si lascerà l’Argentina alle spalle»,aggiunge Verbitsky. «Se Papa Pacelli ricevette finanziamenti dalla Cia per sostenere la Democrazia Cristiana e impedire la vittoria comunista alle prime elezioni italiane del dopoguerra, e se Wojtyla fu l’ariete che aprì il primo spiraglio nel Muro di Berlino, il Papa argentino potrà giocare lo stesso ruolo nel mondo latinoamericano».
Parlano da soli «i suoi trascorsi nella Guardia de Hierro», il settore giovanile del peronismo di destra, che ancora oggi rivendica il diritto argentino sulle isole Malvine-Falkland. Battaglie, conclude “Página 12”, che potrebbero consentire a Bergoglio di proseguire lungo la sua tradizionale e ambigua linea politica: «Apostrofare gli sfruttatori e predicare mansuetudine presso gli sfruttati».
IL FATTO
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Lampedusa Campo sportivo "Arena" in Località Salina - Lunedì, 8 luglio 2013
Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte. Così il titolo dei giornali. Quando alcune settimane fa ho appreso questa notizia, che purtroppo tante volte si è ripetuta, il pensiero vi è tornato continuamente come una spina nel cuore che porta sofferenza. E allora ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore. Prima però vorrei dire una parola di sincera gratitudine e di incoraggiamento a voi, abitanti di Lampedusa e Linosa, alle associazioni, ai volontari e alle forze di sicurezza, che avete mostrato e mostrate attenzione a persone nel loro viaggio verso qualcosa di migliore. Voi siete una piccola realtà, ma offrite un esempio di solidarietà! Grazie! Grazie anche all’Arcivescovo Mons. Francesco Montenegro per il suo aiuto, il suo lavoro e la sua vicinanza pastorale. Saluto cordialmente il sindaco signora Giusi Nicolini, grazie tanto per quello che lei ha fatto e che fa. Un pensiero lo rivolgo ai cari immigrati musulmani che oggi, alla sera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l’augurio di abbondanti frutti spirituali. La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi: o’scià!
Questa mattina, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, vorrei proporre alcune parole che soprattutto provochino la coscienza di tutti, spingano a riflettere e a cambiare concretamente certi atteggiamenti.
….omissis …..
Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà! E le loro voci salgono fino a Dio! E una volta ancora ringrazio voi abitanti di Lampedusa per la solidarietà. Ho sentito, recentemente, uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono passati per le mani dei trafficanti, coloro che sfruttano la povertà degli altri, queste persone per le quali la povertà degli altri è una fonte di guadagno.
…… omissis …
Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno! Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c’entro, saranno altri, non certo io. Ma Dio chiede a ciascuno di noi: «Dov’è il sangue del tuo fratello che grida fino a me?». Oggi nessuno nel mondo si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna; siamo caduti nell’atteggiamento ipocrita del sacerdote e del servitore dell’altare, di cui parlava Gesù nella parabola del Buon Samaritano: guardiamo il fratello mezzo morto sul ciglio della strada, forse pensiamo “poverino”, e continuiamo per la nostra strada, non è compito nostro; e con questo ci tranquillizziamo, ci sentiamo a posto. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che portaall’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza.
….omissis ….
La globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere!
….. omissis ….
anche in coloro che nell’anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi come questo. «Chi ha pianto?». Chi ha pianto oggi nel mondo?
Signore,
…. Omissis ….
ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. ….omissis …
Al termine della Celebrazione il Santo Padre ha pronunciato le seguenti parole:
Prima di darvi la benedizione voglio ringraziare una volta in più voi, lampedusani, per l'esempio di amore, per l'esempio di carità, per l'esempio di accoglienza che ci state dando, che avete dato e che ancora ci date. Il Vescovo ha detto che Lampedusa è un faro. Che questo esempio sia faro in tutto il mondo, perché abbiano il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore.
…. Omissis ….
CONSIDERAZIONI
1) Appare fuori di ogni possibile e ragionevole dubbio o incertezza che il “Papa” è il rappresentante di Dio in Terra (così afferma lui e tutti i suoi seguaci), che sia il capo della Comunità cristiana, etc., etc., … ma ancor meno dubbi sussistono sul fatto che il papa è Capo dello Stato di Città del Vaticano… con tutti gli annessi e connessi che ne derivano e le attribuzioni giuridiche e politiche che gli competono.
2) Fuori di dubbio , come vedremo, che la Chiesa Romana possiede tutti i mezzi e le risorse per agire secondo la propria libertà, come nessun altro al mondo
3) Da programmatori neurolinguistici quali siamo… sappiamo perfettamente leggere nelle parole … e soprattutto nelle azioni… e nel leggere il testo non si ritrova nulla che sia appena censurabile… (scritta da esperti almeno quanto noi) …. Ma comunque il messaggio andava fatto in qualche modo passare… ed ecco lo scivolone…
4) Ed infatti alla fine del lamento ecco il testo epurato e le due frasi evidenziate (l’uniche vere ed efficaci, fondamentali) che lo/li inchiodano alle loro responsabilità : < ….. vorrei proporre alcune parole che …omissis… , spingano ….. cambiare concretamente certi atteggiamenti. ….. perché abbiano il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore….. So perfettamente che è difficile poter sostenere una tale tesi, … ma questo fatto è solo uno dei vari comportamenti tenuto dal Sig.r Jorge Mario Bergoglio che convergono tutti verso una unica direzione… e cioè di mantenere la stessa situazione di crisi permanente, con volontà di ampliare il traffico di carne umana… e costringere i Lampedusani e gli Italiani ad accettare fideisticamente questo compito… Un assurdo comportamentale assoluto e generalizzato Consuetudo contra legem che coinvolge i massimi organi istituzionali per finire ai semplici cittadini… io ogni giorno mi domando coma possa avvenire un “absurdum” come questo e tutti continuare a fare finta che nulla sia accaduto e continuamente accada ….
5) Ma guardando esclusivamente al testo sopra evidenziato e al significato e significante di quelle parole… Lascio a ciascuno di meditare interiormente dell’intenzionale ambiguità aperta a contenere qualunque contenitore gli si voglia inserire a completamento del senso… sia di provenienza dal ragionamento “passato” che in “uscita” verso il futuro….che così sospesa intenzionalmente nel vuoto del “non senso” senza concreti supporti altrimenti non ha…
6) E perché mai uno si dovrebbe impegnare coraggiosamente ?
7) E di più ad accogliere?
8) Chi cerca una vita migliore?
9) E soprattutto se questo fosse un obbligo, o anche una necessità, oppure un’incombenza, un adempimento contrattuale chi l’ha deciso, quando, perché … e perché mai spetterebbe proprio ai Lampedusani e in seconda battuta a tutti gli Italiani di fare da schiavi dell’accoglienza???…
10) Tutte “ANCORE”… psicolinguistiche utilizzate al solo scopo di lavare il cervello e di “obbligare” inconsciamente i più deboli, i più manipolabili e condizionabili.. ad “osservare” le “regole” dettate dal “pastore”….
11) Ricordo …. è notizia di questi giorni… che dopo quasi un secolo di contenimento del bacillo della tubercolosi in circa quattro/cinquemila casi anno … sono ultimamente rilevati focolai epidemici nelle zone maggiormente a rischio di contagio, tipo Lampedusa per circa quarantamila casi… C’abbiamo messo secoli a liberarci da epidemie e malattie contagiose… Perché mi dovremmo farlo noi Italiani questo sacrificio quando al contrario il Vaticano potrebbe eliminare d’un colpo il problema alla radice evitando i problemi nei paesi di origine dei “migranti”…
Vale la pena a questo punto di evidenziare alcuni elementi e fattori imprescindibili e alcuni dati numerici che collocano meglio di qualunque discorso il quadro di riferimento, i ruoli e le dimensioni di ogni agente/soggetto/elemento qui in discussione… I dati sono del 31/05/2010 usciti su vari quotidiani e quindi sufficientemente attendibili e riscontrabili … in ogni caso mai smentiti da alcuno degli interessati…
La Chiesa possiede e gestisce il più grande patrimonio immobiliare al mondo (IL PIU’ GRANDE PATRIMONIO IN ASSOLUTO DI TUTTI I TEMPI), un tesoro da 115mila proprietà. Solo a Roma e provincia un bene immobiliare su cinque è in mano ad enti religiosi. L'holding Apsa ha un potere di indirizzo simile a quello detenuto dallo I.O.R..- Numeri in continuo movimenti al trading e alle donazioni dei fedeli
Fa impressione l’elenco completo del più vasto patrimonio immobiliare al mondo, sfuggito a ogni serio censimento, sin qui noto solo agli addetti ai lavori delle segrete stanze pontificie.
E SOPRATTUTTO ESENTASSE… I.M.U. FREE (E NON SOLO)
Stando alle stime (non ufficiali) il 20 per cento dell’intero patrimonio immobiliare italiano farebbe riferimento alla Chiesa di Roma che nella Capitale vedrebbe salire percentualmente la sua potenza edilizia fino a un quarto dell’intero comparto : ventitremila fra terreni e fabbricati (appartamenti, negozi, uffici eccetera) intestati a centinaia di entità diverse fra enti, diocesi, istituti, congregazioni, confraternite, società, tutte realtà comunque riconducibili al Vaticano.
Un numero imprecisato di appartamenti per migliaia di unità. Quasi 600 palazzi fra istituti e conventi, 50 monasteri, più di 500 chiese, 22 conventi, 400 immobili fra case generalizie, cliniche private, ospizi, case di riposo, residenze private, scuole, seminari, oratori, una quarantina di collegi e via discorrendo.
Un patrimonio continuamente aggiornato ed incrementato dal trading immobiliare e da sempre crescenti lasciti e donazioni dei fedeli (su Roma, nel 2008, se ne registrarono la bellezza di 8mila).
Calcolando per difetto gli esperti contano in oltre 115mila proprietà il vero tesoro vaticano in tutta Italia.
Da brividi il suo controvalore di mercato. Secondo i responsabili del «Gruppo Re» (Re non sta per Real Estate bensì per Religiosi Ecclesiastici) che assiste i ministri del culto nella gestione del loro immenso tesoro immobiliare …«se a metà degli anni novanta i beni delle missioni si aggiravano intorno agli 800 miliardi di vecchie lire, oggi dovrebbero valere dieci volte di più. Il patrimonio nazionale immobiliare della Chiesa raggiunge quasi il 22 per cento del totale italiano, …».
Secondo un’approfondita inchiesta del Mondo del 2007 la vera svolta sul business del mattone in Vaticano arriva alla fine del 2002 con la nomina del cardinale Attilio Nicora alla presidenza dell'Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica) che si divide la gestione del potere finanziario con la banca pontificia dello Ior (l’Istituto per le Opere di religione) e con il Fondo pensione per i dipendenti vaticani. «L’holding Apsa, che a Roma risulta proprietaria di beni per
pochi milioni, perché iscritti a bilancio al costo storico, e accatastati sempre come popolari o ultrapopolari, pur situandosi in pieno centro (...).
Ma che invece ha un potere di indirizzo enorme sull’immenso patrimonio che fa capo alla Chiesa e agli oltre 30mila enti religiosi che operano sul territorio».
Venticinque anni fa Francesco Rutelli allora Radicale… prese la parola in parlamento sul dibattito che seguì l’approvazione della legge che istituiva i fondi di culto, e snocciolò una quantità gigantesca di numeri e indirizzi «per lasciare agli atti della Camera una tale imponente messe di proprietà degli enti ecclesiastici (...).
La consistenza gigantesca di questi beni è sotto i nostri occhi, e noi riteniamo di doverla evidenziare al Parlamento mentre si discute di quali oneri lo Stato debba fronteggiare per assicurare la sussistenza degli enti ecclesiastici e il sostentamento del clero».
Venticinque anni dopo quell’exploit, Rutelli diventato cattolicissimo dopo la folgorazione sulla via del Campidoglio e i successivi finanziamenti a grandine per il Giubileo (3.500 miliardi di lire), un altro parlamentare radicale, Maurizio Turco, s’è messo d’impegnoper venire a capo del più vasto patrimonio immobiliare mondiale (solo per la parte romana). Un lavoro immenso. Immane. Sfiancante. Reso complicato dalle non sempre corrette descrizioni degli stabili e degli enti di riferimento riportate sul registro degli immobili.
Un lavoro che non tiene però conto (fra i tanti a puro titolo di esempio) del grande affare del turismo religioso (con l’Opera romana pellegrinaggi a farla da padrone) a cui si ricollegano le migliaia di «case per ferie» seguite direttamente dai religiosi per un fatturato annuo da 4 miliardi di euro (2005).
Ci si dovrebbe soffermare inoltre sul business delle alienazioni dei sacri palazzi – attraverso il cambio di destinazione d’uso - a holding immobiliari, enti istituzionali, attività commerciali e compagnie alberghiere: in tre anni numerosi conventi o seminari sono stati riconvertiti e trasformati in hotel oppure in condomini da 30/40 appartamenti l’uno ceduti o affittati, per un giro d’affari da centinaia di milioni di euro.
Un business reso più fruttuoso dalle tante agevolazioni fiscali di cui gode la Chiesa, a cominciare dall’esenzione dell’Ici poi trasmutata in IMU…. Ma inefficace per definizione contro i Santi Beni della Chiesa di Roma… fino alla detassazione sulle imposte da versare sugli affitti riscossi passando per un migliore trattamento tributario nei confronti degli enti religiosi proprietari dei palazzi storici.
Il tesoro immobiliare del Vaticano, già solo per la parte italiana, è da guinness dei primati.
Solo per elencarlo tutto occorrerebbe un libro intero. Ci limitiamo a segnalare alcune «sigle» religiose con il più alto numero di proprietà fra Roma e provincia: la Cei 16, l’Opera romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma 54, l’Abbazia di Subiaco 102, l’Apsa 306 (comprese le varie sigle) le Ancelle francescane del Buon pastore 55, Arcipretura
Valmontone 350, Arcipretura in Vallepietra 97, Beneficio parrocchiale del capitolo di San Pietro-Vaticano 164+201 (oltre a 114 beni amministrati da Hoerner Arturo), capitolo Subiaco 575, Canonici Albano Laziale 171, Canonici Ariccia 518, Capitolo Basilica S. Maria Maggiore 101, Caritas 70, Vicarie Castel Madama 158, Vicariato di Roma 276, Suore domenicane Santa Caterina 20, Sottocura Sant’Andrea Gallicano 92, Società cattolica di assicurazioni Verona 33, Suprema congregazione sant’Ufficio 133, Santa Sede Città del Vaticano 178, Reverenda Fabbrica di San Pietro 139, Propaganda Fide e suoi istituti di riferimento (1.139, come pubblicato ieri dal Giornale), Congregazione di S. Vincenzo Pauli 161, Pontificio istituto teutonico 211, Pontifica opera per la preservazione della fede 683.
Ma questo è solo un tassello dello
SCENARIO GENERALE
PERFETTAMENTE DESCRITTA, SIA PURE PER SOMMI CAPI, DIVERSAMENTE OCCORREREBBE UN’INTERA ENCICLOPEDIA PER RISCRIVERE COMPLETAMENTE LA STORIA DEGLI ULTIMI MILLESETTECENTO ANNI… IL CHE OLTRE AD ESSERE IMPOSSIBILE,… PER UN UOMO SOLO… NON AVREBBE NEPPURE SENSO … MA ALCUNI FATTI, EVENTI, AVVENIMENTI… OCCORRE TRATTEGGIARLI E DIVULGARLI… PER DARE UN SEME DI VERITÀ ED INSTILLARE IL DESIDERIO DELLA “CONOSCENZA” O QUANTO MENO DEL DUBBIO VERSO LE VERITÀ “UFFICIALI”.
Occorre rifarsi ad un evento in cui siamo tuttora immersi e che a tutta prima sembrerebbe non avere alcuna attinenza… LA CRISI FINANZIARIA GLOBALE……
A partire dal 2007, centinaia di milioni di persone, nei paesi più ricchi della Terra, si sono trovate improvvisamente a nuotare in una marea di debiti, esattamente nella fase in cui i tassi di interesse hanno ricominciato a risalire, una rapida accelerazione legata all’altrettanto rapido aumento dei costi degli alimentari e dell’energia. La pressione combinata di più elevati costi della vita e più elevati costi riconducibili al pagamento del debito ha rappresentato semplicemente la goccia che ha fatto traboccare il vaso per milioni di famiglie impegnate a sostenerli, i prestiti sono finiti in default e le abitazioni, le aziende, le attività sono state progressivamente pignorate in numeri da record.
Cosa mai avrà a che fare la Chiesa Cattolica e/o i Gesuiti con la crisi finanziaria globale? In quale maniera costoro sarebbero coinvolti in tutto questo? E quali sarebbero le prove in questo senso?
Per cominciare a fornire delle risposte a queste domande, avremmo bisogno di porci un’altra semplice domanda, quanto è effettivamente ricca la Chiesa Cattolica Romana, i suoi diversi ordini e gli enti da essa controllati? Potrebbe, ad un primo livello di analisi, non sembrare pertinente rispetto alle questioni da cui siamo partiti e che stiamo analizzando, ma in realtà, una risposta a questa domanda è in grado di farci comprendere le ragioni fondamentali di ciò che è accaduto, di ciò che sta accadendo, e di ciò che accadrà nel futuro prossimo.
Ad esempio, noi conosciamo per sommi capi quale sia l’effettiva ricchezza delle principali 1000 compagnie di tutto il mondo, conosciamo inoltre la ricchezza di buona parte degli Stati – Nazione che sono membri delle Nazioni Unite, e la Chiesa Cattolica?
Se prestate attenzione ad una qualunque delle liste pubblicate negli ultimi 50 anni a proposito dei principali 100 o 500 maggiori enti economici del mondo (per ‘enti’ si intende ogni genere di compagnie, Stati, religioni istituzionalizzate eccetera), vi renderete conto che la Chiesa Cattolica non figuri in neppure una di quelle liste. Ad essere precisi, negli ultimi anni il Vaticano ha pubblicato una serie di resoconti contabili caratterizzati da una certa attendibilità. Tali resoconti finanziari decisamente infrequenti hanno rivelato alcuni valori patrimoniali legati a specifici beni immobiliari posseduti a Roma, così come entrate di cassa e relative spese associate al versamento di denaro pubblico. Tuttavia tali resoconti finanziari non includono nessuno degli organi e degli enti dal Vaticano stesso controllati.
Per spiegare tale comportamento elusivo/evasivo di informazione, il Vaticano e i Rappresentanti della Chiesa Cattolica fanno ricorso a due giustificazioni essenziali: la prima è quella in base alla quale la Chiesa Cattolica consideri gli enti da essa controllati come enti ‘indipendenti’ quando si tratta di dichiarazioni finanziarie, un’aperta contraddizione tanto con il diritto quanto con la giurisprudenza della Chiesa, la quale stabilisce che tutti gli organi e gli enti controllati siano tenuti ad obbedire e a fare riferimento al potere centrale della Santa Sede a Roma.
La seconda giustificazione, quando tutto il resto fallisce, è quella in base alla quale si dichiara che il Vaticano sia dal punto vista politico uno stato sovrano indipendente che può quindi scegliere di accettare o di rigettare appelli ad una effettiva trasparenza a livello globale dei propri conti finanziari.
La chiara, indubitabile ed incontestabile verità, in riferimento alla Chiesa Cattolica Romana, è che per ben oltre 1000 anni essa ha rappresentato l’organizzazione dominante sul pianeta, nel corso dei quali ha virtualmente posseduto direttamente o indirettamente l’intera o la maggior parte della ricchezza dell’Europa e parte di altri continenti.
Fino allo scorso secolo, era ben noto che la Chiesa Cattolica Romana possedesse e controllasse tra l’altro la vasta ricchezza, per non dire i popoli stessi, delle Americhe, oltre a una larga parte di quelle dell’Asia Meridionale e dell’Africa, è stata senza ombra di dubbio l’ente economico più imponente della storia umana. Nessun’altra nazione, Compagnia o gruppo di famiglie gli si è neppure avvicinato lontanamente. Per secoli, la Chiesa ed i Papi hanno avuto accesso diretto al saccheggio dei paesi Islamici, degli antichi Celti e Sassoni, degli antichi Greci, dell’antico Egitto, delle enormi fortune in oro delle Americhe, oltre che delle miniere e delle civiltà dell’Africa…. Insomma ha dominato ogni singola classe di beni, non soltanto oro e minerali. Le proprietà immobiliari ad essa facenti capo erano superiori a quelle di qualunque altro ente economico, anche senza considerare le terre progressivamente conquistate alle sue credenze che portavano denaro attraverso gli oboli, donazioni, pagamento di indulgenze, decime… etc., etc.,. Le sue proprietà in termini di tesori artistici e preziose opere d’arte erano e restano ineguagliabili.
È stata all’origine di ogni maggiore impresa storica portata avanti nell’ambito degli Stati sotto la sua influenza. Ha posseduto partecipazioni in tutte le nuove Compagnie, a partire dalle grandi compagnie commerciali internazionali, passando per le banche e quindi per le maggiori industrie, partecipazioni che restano ad oggi senza eguali.
Questo dominio assoluto della Chiesa Cattolica Romana in qualità di più grande ente economico sul pianeta Terra per oltre 1000 anni, non può semplicemente essere sottaciuto e/o trascurato. Prima delle odierne revisioni storiche, era riconosciuto come fatto indiscutibile che la Chiesa Cattolica fosse il più grande ente economico presente sul pianeta, non vi era alcun dubbio.
Viene da chiedersi come sia potuto avvenire che un ente tanto dominante all’improvviso sia decaduta… Le ragioni fornite in relazione a questa magica ‘sparizione’ delle ricchezze della Chiesa Cattolica Romana sono numerose, ma riguardano tutte un tema costante, incompetenza di carattere politico ed economico, associata a sfortuna. La perdita dell’Inghilterra di Enrico VIII è stata inoltre rappresentata come un disastro di rilevanza assoluta per le finanze della Chiesa Cattolica, dalla quale non si sarebbe mai ripresa… certamente un colpo, ma non una catastrofe
Le guerre svoltesi tra il XVI e il XVIII secolo sono state inoltre indicate come un elemento decisivo nel favorire il progressivo depauperamento delle ricchezze della Chiesa Cattolica, mentre l’invasione di Napoleone Bonaparte, all’inizio del secolo XIX, è stata indicata come il colpo finale in grado di trasformare quella che un tempo era stata la grande e finanziariamente potentissima Chiesa Cattolica in un ente economico fondamentalmente fallito. A partire dal periodo in cui Napoleone fece il proprio ingresso a Roma, i Gesuiti si erano effettivamente impadroniti di buona parte dell’oro del Papa.
Naturalmente, le proprietà della Chiesa nel Sud e nel Nord America e quelle in Africa, vengono convenientemente trascurate, così come l’influenza dei Gesuiti e di Napoleone, incluso il trattato stipulato nella prima parte del XIX secolo dopo che Napoleone fu sconfitto, e la perdita degli Stati del Papa, alla fine del XIX secolo, viene utilizzata anch’essa come fondamento indiscutibile della storia rivista e corretta in base alla quale il Vaticano sarebbe ormai sul lastrico.
Quindi, nel giro di 80 anni, e grazie al successivo contributo dell’approccio storico revisionista, l’ente più grande ed assolutamente dominante a livello mondiale si sarebbe trasformato in un’inconcepibile patrimonio sperperato, in massima parte andato perduto, rubato e in generale mal gestito nel corso dei secoli a causa di palese incompetenza,presentandosi infine ai nostri occhi nel misero stato in cui versa oggi. Semplicemente una teoria incredibile. Una storia tanto fraudolenta e creativa funziona e mantiene la sua credibilità soltanto nel caso in cui si riesca a nascondere con successo le ricchezze imponenti della Chiesa Cattolica.
Per occultare tutto ciò, grazie alla moderna comunicazione, alla finanza ed alle regole contabili dei nostri giorni, i maggiori investimenti in termini di proprietà e di beni immobili sono stati trasferiti sotto il controllo delle diocesi presenti in tutto il mondo. Inoltre, tutte le proprietà non appartenenti in maniera evidente alla Chiesa sono state occultate servendosi di complesse compagnie con strutture simili a ‘scatole cinesi’ e fiduciarie.
Le più importanti classi di beni quali titoli, lingotti d’oro, diamanti, ed altre risorse di valore sono state trasferite sotto il diretto controllo di banche possedute o controllate dal Vaticano.
Utilizzando la segretezza vigente in stati come la Svizzera e nell’ambito dello stesso Vaticano, l’effettiva proprietà e la quantità di tali enormi tesori è stata progressivamente occultata.
Il Vaticano dipende da tali leggi di segretezza per tenere nascosto l’ammontare della sua effettiva ricchezza. Senza le leggi sul segreto bancario e l’assenza di normative di contabilità finanziaria uniformi, eque e trasparenti in tutto il mondo,il grande inganno in base al quale la Chiesa Cattolica non sarebbe più la numero 1 in classifica non avrebbe mai potuto essere sostenuto.
Grazie questi marchingegni il più grande ente economico del mondo è da allora scomparso dalla evidente ‘consapevolezza’ delle persone, trasformandosi in una chiesa povera e in miseria alla disperata ricerca di fondi.
ENTITA’ DEI BENI DELLA CHIESA
A) IMMOBILI
Il Vaticano, come già accennato, prima è il più grande possessore di beni immobili rispetto a qualunque altra organizzazione o governo del mondo, con proprietà ‘visibili’ per circa 300 miliardi di $ statunitensi (chiese, scuole, ospedali eccetera), e circa 2600 miliardi di dollari statunitensi in investimenti immobiliari occultati tramite complesse reti costituite da centinaia di migliaia di fiduciarie e compagnie ‘schermo’.
Il paese successivo, in termini di valore riferito al possesso di beni immobili, è la Germania (300 miliardi di dollari dei quali soltanto 29 miliardi di dollari è costituita da proprietà immobiliari ‘visibili’), quindi la Francia (altri circa 300 miliardi di dollari statunitensi, dei quali 28 miliardi di dollari riferibili a proprietà immobiliari ‘visibili’), l’Italia (circa 230 miliardi di dollari statunitensi, dei quali circa 23 miliardi di dollari riferibili a proprietà immobiliari ‘visibili’), il Brasile (circa 200 miliardi di dollari statunitensi, di cui circa 26 miliardi di dollari riferibili a proprietà immobiliari ‘visibili’), e la Spagna (circA 150 miliardi di dollari statunitensi, dei quali circa 15 miliardi di dollari riferibili a proprietà immobiliari ‘visibili’).
Come ha fatto quindi la Chiesa Cattolica ad accumulare un tale storico ed enorme portafoglio di investimenti immobiliari? Come può la Chiesa Cattolica riuscire ancora a nascondere investimenti di tale dimensione ad essa facenti capo e ancora pretendere di essere definita ‘povera’? Quanto affidabili sono tali cifre rispetto alla verità dei fatti?
Le proprietà ‘visibili’ sono quelle proprietà chiaramente ‘visibili’ ed innegabilmente facenti capo alla Chiesa Cattolica, mentre le proprietà ‘non visibili’ o occultate finiscono col rappresentare l’85% e il 90% del totale dei beni immobili di proprietà della Chiesa. Per proprietà ‘visibili’ si intendono scuole, chiese, proprietà immobiliari dirette, eccetera. Per proprietà invisibili (occultate o occultabili) si intendono campi da golf, grattacieli e palazzi adibiti ad uffici, parchi industriali, appartamenti residenziali, eccetera.
Nonostante il valore totale globale delle proprietà immobiliari visibili della Chiesa Cattolica ammonti a circa 300 miliardi di dollari statunitensi, il Vaticano si è impegnato a sviluppare un’ingegnosa strategia negli ultimi 40 anni per modificare la percezione del pubblico in riferimento all’estensione della propria ricchezza.
Il ‘metodo del servizio all’ostaggio’ elaborato dal Vaticano si è dimostrato una strategia brillante e di grande successo caratterizzata dall’intenzione di sacrificare deliberatamente servizi chiave da fornire ai più svantaggiati e ai poveri delle comunità dell’Occidente al fine di enfatizzare la fasulla pretesa di non avere denaro a sufficienza, ad esempio chiedendo continuamente aiuti di ogni genere a tutti,… uno per tutti l’8 per mille.
B) RISERVE AUREE
La seconda maggiore classe di beni posseduta dal Vaticano è rappresentata dai metalli preziosi, in particolare l’Oro.
Se si escludono le proprietà immobiliari, nessun’altra classe di beni ha tanto ossessionato la Chiesa Cattolica, nè è stata accumulata religiosamente dal Vaticano, quanto l’Oro. E’ la valuta utilizzata dalla Chiesa e lo è stata per oltre 1000 anni.
Quanto è l’ammontare di Oro che la Chiesa in effetti controlla? Prima di rispondere a questa domanda, è tuttavia importante stabilire esattamente quanto oro sia mai stato estratto sin dall’inizio dei tempi, anche perchè senza una breve ma chiara storia relativa alla produzione dell’oro, diviene difficile comprendere l’effettiva ricchezza del Vaticano.La produzione media totale globale di oro nel corso degli ultimi 10 anni si attesta attualmente intorno alle 2.300/2.500 tonnellate all’anno. Ad oggi i tre maggiori produttori di oro nel mondo sono il Sud Africa (24%), l’Australia (16%) e il Canada (8%).
Se facciamo riferimento alla domanda globale media, tale domanda globale si è attestata intorno ad una cifra tra le 3.800 alle 4.000 tonnellate all’anno, delle quali l’81% viene utilizzato nell’ambito del settore della gioielleria, il 10% dal settore industriale ed il 9% in forma di lingotti (settore dell’investimento al dettaglio). Sappiamo che le riserve d’oro ufficiali (pubbliche) ammontino a 30.000 tonnellate di Oro, la singola e più grande struttura preposta al deposito di oro è rappresentata dalla Federal Reserve di New York con circa 5.000 in riserve d’oro ufficiali (pubbliche).
La stima internazionalmente riconosciuta operata dalla Barclays Bank ammette come vi siano tra le 24.000 e le 26.000 tonnellate che sono immagazzinate in strutture di deposito private e che circa l’80% dell’oro nel tempo estratto esista in forma di lingotti (bar ingot). Di conseguenza stimano che l’Oro estratto da sempre nel suo complesso ammonti a sole 70.000 tonnellate.
Comunque, se noi prendessimo in considerazione tanto le misurazioni accurate sull’effettiva produzione, quanto i dati storici, a partire dal 1600 fino ai nostri giorni, sarebbero oltre 150.000 tonnellate quelle che sono state prodotte, ciò ad indicare quanto anche l’apparentemente ‘elevata’ cifra di 150.000 tonnellate risulti eccessivamente cauta.
Ad esempio, oltre 3.000 tonnellate di oro sono state trafugate dalle civiltà Americane ad opera degli Spagnoli tra il 1492 e il 1600, quantità stimata in oltre il 40% della produzione totale globale relativa a quel periodo. In particolare tra il 1600 e il 1800, i Gesuiti hanno controllato e gestito le enormi miniere di schiavi della Colombia e del Brasile che si stima abbiano prodotto 3 volte la quantità di Oro trafugata nel corso dei genocidi perpetrati ai danni delle civiltà Americane.
La stima più accurata, che tiene conto di tutte le documentazioni, è che una cifra intorno ai 200.143 tonnellate sia la più vicina a quella dell’oro effettivamente mai prodotto/estratto.
E’ difficile ricostruire le ragioni per cui tali massicce ed ovvie discrepanze continuino a sussistere per ridurre deliberatamente la dimensione totale dell’ammontare totale di oro dalle 200.000 e oltre tonnellate, a meno di 70.000 tonnellate.
Una ragione ovvia è quella legata al tentativo di mantenere elevati i prezzi dell’oro. Fino a quando la produzione (offerta) sarà più bassa della domanda, e fino a quando i mercati forniranno una percezione legata ad una quantità di riserve limitata, gli operatori di mercato e i proprietari di oro potranno tranquillamente fare richiesta di prezzi esorbitanti.
Una seconda ragione, più difficile da provare, potrebbe essere rintracciata nell’esistenza di proprietari/possessori di enormi quantitativi d’oro, che si trovano in una posizione finanziaria talmente favorevole da avere tutta l’intenzione di mantenere tali enormi riserve private di oro lontane da qualsiasi possibilità di rendicontazione, per ottenere vantaggi di carattere strategico, politico e finanziario.
I Russi, ad esempio, si ritiene detengano numerose tonnellate di oro in termini di riserve private, che sono impossibili effettivamente da verificare. In ogni caso, quando facciamo riferimento alle stime ufficiali, stiamo parlando, in termini di discrepanza riferita alle stime sull’oro, di una cifra che ammonta a circa 50.000 tonnellate (quasi 1000 miliardi di $) che risultano semplicemente mancanti e non rendicontate, 1/4 dell’oro mondiale non è che semplicemente scompaia. Coloro che detengono riserve private possono sottrarne una porzione dalla circolazione, ma nel tempo quest’ultima tornerebbe in circolo e potrebbe essere tracciata. E neppure vi sono singoli dittatori in grado di avere il potere o gli apparati necessari per ricorrere a tali pratiche.
Il maggiore e singolo detentore di lingotti rispetto a qualsiasi altra organizzazione nel corso dei trascorsi 1.000 anni è, ed è sempre stato, il Culto Romano che controlla la Chiesa Cattolica.
La Chiesa Cattolica Romana si presume che controlli approssimativamente 60.350 tonnellate d’oro, due volte la dimensione delle riserve ufficiali totali di oro di tutto il mondo, o approssimativamente il 30,2% di tutto l’oro mai estratto/prodotto. A prezzi correnti, è possibile stimare il valore di tali beni che costituiscono il più grande tesoro della storia dell’umanità in oltre 1.245 miliardi di dollari statunitensi.
Ai nostri giorni, la Chiesa Cattolica Romana è stimata a numeri che l’hanno condotta nuovamente ad una posizione dominante nel settore dell’oro di cui non si era testimoni dalla caduta del Sacro Romano Impero (intorno al 1100), fase in cui Essa controllava poco meno del 30% dell’oro complessivamente presente nel mondo.
Per la maggior parte dei trascorsi 1.000 anni, la Chiesa Cattolica ha assunto una posizione dominante che gli ha permesso di controllare i mercati dell’oro a livello mondiale, in relazione al fatto di aver posseduto oltre il 50% di tutto l’oro, ed in una posizione talmente dominante, a partire dal XIV secolo fino a giungere al XVII secolo, da controllare oltre il 60% di tutto l’oro mai estratto. Tale tesoro nella sua totalità è stato suddiviso tra numerose riserve dichiarate ed altrettanto numerose riserve non dichiarate. Soltanto il 20% delle riserve d’oro totali è immagazzinato tramite in riserve ufficiali, la maggiore riserva dichiarata è rappresentata dalla Federal Reserve Bank, seguita dalle riserve presenti in Italia, Svizzera, Germania e Francia. Le più importanti riserve private non dichiarate sono sconosciute, ma paiono essere
collocate anche in paesi dell’Occidente e a quanto pare risulterebbero associabili alle più importanti riserve private delle più antiche banche private e società finanziarie d’Europa. Potrebbero inoltre esistere riserve private gestite direttamente dal Vaticano, seppure resti un’ipotesi poco probabile.
C) AZIONI DI CONTROLLO DI BANCHE
Non scordiamoci mai che per molti secoli a partire dalla fine del 1300 e fino al 1800 i papi sono stati per la maggior parte appartenenti a famiglie di banchieri… non certo per vocazione di missione mistico religiosa … quanto piuttosto per vocazione allo smodato arricchimento..
La terza classe di beni in ordine di rilevanza posseduta dal Vaticano è costituita da capitale di fondazione e di controllo di banche, o più specificatamente del sistema finanziario globale nel suo complesso. In qualità di più grande e dominante detentore di ‘capitale’ (metalli preziosi, terre ottenute in base alle Bolle Papali, oltre a schiavi/servi) per oltre 1700 anni,la storia della Chiesa Cattolica Romana e la storia dei suoi interventi orientati a permettere l’utilizzo delle proprie riserve di capitale per finanziare la crescita economica rappresentano in effetti l’essenza stessa della storia del sistema bancario e della finanza globale. La Chiesa Cattolica Romana è sempre stata in una posizione tale da dominare il mercato globale e la finanza.
In ogni caso, la relazione tra il Vaticano e l’attività bancaria non è mai stata paragonabile a quelle sviluppate per altre classi di beni,almeno fino alla fase in cui prese il via il controllo Gesuita sulla finanza a partire dagli anni ’90 del Settecento. Per molti versi, la condotta storica della Chiesa Cattolica sino ad allora era stata invece quella di impegnarsi deliberatamente nel limitare la crescita dell’attività bancaria fine a se stessa.
Una spiegazione apparentemente storica, eppure errata, è quella in base alla quale si afferma che la Chiesa Cattolica considerasse il ricorso alla pratica dell’applicazione degli interessi sul debito e l’usura stessa come un terribile peccato. Data la consistentemente ininterrotta linea di elevatissima immoralità e di atti abominevoli compiuti dai Papi e dai rappresentanti della chiesa, una spiegazione tanto banale appare assolutamente infondata.
Infatti quando i Papi hanno permesso un limitato esercizio dell’attività bancaria, il risultato è sempre stato una quasi istantanea crescita economica in Europa e nel mondo, come quella verificatasi nel XIII e XIV secolo. Un’indicazione del fatto che la Chiesa aborrisse l’attività bancaria sarebbe inoltre indicata dallo smantellamento sistematico del Sistema Templare affermatosi tra il 1100 e il 1300, un sistema fondato sulla possibilità di scambiare la moneta locale con una promessa di pagamento che avrebbe potuto essere ‘incassata’ presso ognuno dei loro castelli. Fu soltanto con i trafficanti Gesuiti e Inglesi di schiavi, di droghe e di spezie del XVII secolo che tale sistema fece la sua ricomparsa.
Data la garanzia potenziale, per il Vaticano, di incrementare sostanzialmente la propria ricchezza agevolando l’utilizzo delle sue vaste risorse in conto capitale per favorire la crescita economica, è chiaro invece, alla luce della sua effettiva condotta, che al contrario di quanto avveniva per l’oro e il denaro in generale, la chiesa non vedesse la crescita economica in sè come un obiettivo politico, sociale, morale particolarmente meritorio e rilevante.
In secondo luogo, la collusione Ebraica, spesso accusata del pretestuoso contenzioso relativo all’usura, è decisamente assai più ragionevole quando si fa riferimento alle antiche famiglie Sadducee che hanno contribuito alla creazione del Cristianesimo, trattandosi di banchieri all’opera sin dall’antichità, rappresentati come infidi anche nell’episodio che vede Gesù nel tempio alle prese con i ‘cambia-valute’.
Non sorprende quindi che le famiglie che hanno contribuito a creare il network bancario operativo a livello globale a partire dal XVII secolo, e che nel tempo hanno acquisito il controllo delle banche del Regno Unito e della finanza mondiale, siano state in massima parte famiglie ebraiche. Per molti aspetti, la menzogna relativa alla cosiddetta ‘usura’ ha rappresentato semplicemente una copertura per nascondere una relazione (Chiesa Cattolica Romana/Ebrei) piuttosto difficile da spiegare altrimenti.
Dato che oggi l’effettiva ricchezza e la posizione dominante a livello globale della Chiesa Cattolica Romana è così ben occultata dietro una fittissima rete costituita da centinaia di migliaia di fiduciarie, compagnie, partecipazioni incrociate, normative e procedure segrete (segreto bancario esistente in molti Paesi), ogni approfondimento riguardante il controllo completo esercitato dalla Chiesa Cattolica sul sistema finanziario globale risulta tuttora difficile da affrontare senza rischiare la propria credibilità.
Automaticamente, la naturale reazione del pubblico ingenuo e fiducioso è quella di classificare tali argomentazioni come ‘teorie cospiratorie’. In verità, il sistema finanziario che conosciamo oggi, e la stessa economia mondiale odierna, non esisterebbero se non fosse stato per gli eventi che hanno visto in un primo tempo la soppressione dei Gesuiti, e successivamente una guerra che ebbe come risultato l’omicidio di due Papi prima che i Gesuiti stessi ottenessero un trattato durevole dal 1814 in avanti, oltre che la ricostituzione del proprio ordine, il più potente della storia della chiesa.
Al contrario degli avari Papi (consapevoli dei danni sociali endogeni e connaturati – come oggi ben conosciamo), i Gesuiti vedevano nell’enorme ricchezza della chiesa fonti strategiche che potevano essere utilizzati fondamentalisticamente per fomentare rivoluzioni, finanziare guerre, manipolare governi e sconfiggere i propri eterni avversari non-Cattolici.
Quindi, al contrario dei Papi isolazionisti, i Gesuiti avevano perfettamente compreso il potere ed il successo potenziale insito nell’utilizzo degli affari e della finanza per garantirsi influenza, anche grazie alle relazioni che con incredibile successo avevano sviluppato con il Giappone, e con altre aree dell’Asia, con la Russia e nell’ambito delle Americhe sviluppando al loro interno primi fra tutti il concetto mondialista della “Globalizzazione”..
I Gesuiti ebbero esperienze dirette con i pionieri del moderno sistema finanziario, i Protestanti Inglesi del XVII secolo, che rappresentarono un caso di rilevanza storica assoluta in riferimento al potere della finanza nell’accelerare la rapida espansione di un Impero.
Le banche, ed in particolare le banche private, rappresentavano inoltre un potentissimo strumento utile a raggiungere obiettivi strategici, ed erano inoltre in grado di garantire un meccanismo efficace per occultare la ricchezza del Vaticano, tanto dal Papa (dal quale in un primo tempo fu sottratta) quanto da altre forze.
Nelle banche, e nella connessa creazione di una rete finanziaria globale, i Gesuiti individuarono per la prima volta un mezzo tramite il quale avrebbero potuto letteralmente giostrare utilizzando due o più schieramenti l’uno contro l’altro, senza che nessuno potesse dimostrarsi più avveduti, ad esclusione dei banchieri naturalmente, ed allo stesso tempo guadagnare denaro finanziando i conflitti stessi.
Inizialmente, i Gesuiti si erano concentrati soprattutto sull’assassinio e sull’influenza da esercitare all’interno delle corti, ambedue condotte con grande rischio per sè stessi a livello personale. Ma nella costruzione della rete finanziaria globale, ed alleati con famiglie a loro leali, furono loro stessi a porsi in lega con le antiche famiglie nobili Ebraiche che avevano contribuito alla creazione del Cristianesimo, da quel punto in avanti i Gesuiti hanno effettivamente dato il via ad una serie di terribili guerre senza mai rischiare una implicazione diretta.
La fase culminante di quest’opera di “diversificazione” è rappresentata dalla serie di banche fondate successivamente alla soppressione della Compagnia di Gesù nella fase delle guerre da loro condotte contro il Vaticano ed i Papi dal 1773 al 1818. Si trattò di banche fondate negli Stati Uniti, in Svizzera, in Germania e nel Regno Unito.
Nel corso del tempo, ognuna di queste è stata accusata di aver finanziato guerre, aver contribuito attivamente alla commissione di crimini contro l’umanità, essersi macchiata di alto tradimento e di essere impegnata nel riciclaggio di denaro sporco. Ricordiamoci sempre che tutte le guerre sono guerre di conquista, sempre e soltanto di conquista per appropriarsi dei beni del vinto…
Eccole elencate :
La Darier Hentsch & Cie Bank (1796, Svizzera) fu la banca che, guarda caso, finanziò Napoleone nelle sue Guerre Europee che videro gli Stati del Papa e l’influenza del Vaticano ridotti al minimo.
Il Gruppo Rothschild (1800, Germania) è ben noto per aver improvvisamente acquisito enormi ricchezze, quasi da un momento all’altro, per procedere successivamente al finanziamento di numerose Guerre Europee, di Guerre in Asia, oltre che al finanziamento della Prima Guerra Mondiale.
La Barings Bank (1802, Regno Unito) è ben nota per aver organizzato l’acquisto della Louisiana (dalla Francia) da parte degli Stati Uniti mentre Napoleone era impegnato nella sua guerra contro la Gran Bretagna.
La City Bank di New York (oggi Citibank) (1812) è ben nota per aver contribuito a finanziare il fronte Nordista nel corso della Guerra Civile, il coinvolgimento degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, gli affari degli Stati Uniti nella Germania Nazista e il coinvolgimento degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale.
La J. Henry Shroeder Bank (1818, Germania) è ben nota per essersi dimostrata in pratica l’unica banca di riferimento per i Nazisti.
Se consideriamo le principali 20 banche del mondo, oggi, più della metà hanno avuto origine nel periodo che va dal 1760 al 1860, fase che vide i Gesuiti impegnati ad utilizzare con profitto le enormi ricchezze della Chiesa Cattolica in tutte le parti del globo, con principali afflussi di denaro in direzione degli Stati Uniti.
In riferimento alle banche private, nel 1986, il valore complessivo delle attività da esse detenute veniva dichiarato in circa 4.300 miliardi di dollari statunitensi. Nel 1997, quella cifra si era più che raddoppiata fino ai 10.000 miliardi di dollari. Soltanto nel 2000, quella cifra ha raggiunto i 13.600 miliardi di dollari, e sta continuando a crescere ad un tasso del 30% all’anno.
L’investimento (indiretto)… nel settore bancario di maggior valore per la Chiesa Cattolica è rappresentato dal suo investimento nel capitale di controllo delle Banche del Sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti. Tramite un dispositivo estremamente complesso di piccole holding diffuse, in alcuni casi, tra migliaia di banche, e partecipazioni incrociate in grado di occultare le proprietà facenti capo a enti stranieri, la Chiesa Cattolica ha effettivamente controllato la Federal Reserve, e di conseguenza il destino dell’economia degli Stati Uniti, già dall’inizio del XX secolo.
La Chiesa Cattolica ha semplicemente ordinato si staccare completamente la spina dell’economia degli Stati Uniti una prima volta nel 1929 e nei primi anni ’30, distruggendo completamente quell’economia nel corso della Grande Depressione e agendo nella stessa maniera anche in Europa. … ESATTAMENTE COME STA FACENDO ORA….
Sebbene sia stata una strategia ad elevatissimo rischio che avrebbe potuto condurre ad una nuova Guerra Civile negli Stati Uniti,l’intervento era necessario per generare le indispensabili condizioni sistemiche di miseria in Europa utili a favorire l’ascesa al potere di dittatori appoggiati dalla Chiesa Cattolica in Germania, Spagna, Italia così come in Sud America.… ESATTAMENTE COME STA PER ACCADERE NEI PROSSIMI MESI ……
Senza l’azione deliberata da parte delle banche controllate dalla Chiesa Cattolica, la Grande Depressione non avrebbe potuto verificarsi e di conseguenza la stessa Seconda Guerra Mondiale non avrebbe potuto avere luogo. Dalla sua creazione, un solo Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy – egli stesso un Cattolico – ha tentato di opporsi al potere della Federal Reserve e della Chiesa Cattolico Romana ordinando al Tesoro degli Stati Uniti di stampare la propria moneta. Quella moneta fu distrutta il giorno dopo che egli cessò di essere Presidente.
Le possibilità di accesso al credito a livello globale sono oggi al collasso ed è una certezza che stiamo affrontando una severa recessione globale – la prima Depressione Globale ad opera del Culto Romano della Chiesa Cattolica e dei Gesuiti, impegnati a rendere la crisi ancora peggiore potrebbe sembrare incredibile, insostenibile… ridicola.
Un meccanismo chiave del Nuovo Ordine Mondiale è stato il concetto di tasso di cambio monetario fondato sul valore di una data moneta rispetto ad un’altra (più o meno una certa percentuale) e sul suo valore ultimo di conversione in oro. Nel 1971, tale modello collassò, e grazie al Sistema della Federal Reserve controllato dalla Chiesa Cattolica, il sistema monetario da quest’ultima gestito - una moneta controllata da un gruppo di cartelli privati (ma comunemente ritenuta di proprietà dei cittadini degli Stati Uniti) – si trasformò nella ‘moneta di riserva’ del mondo. ….
ESATTAMENTE QUELLO CHE SUCCESSE CON L’EURO NEL 2002…
Dato che l’oro finiva col rappresentare la pietra migliare di riferimento finale del valore del credito, i Gesuiti, che controllavano le più grandi riserve di oro del mondo, si erano trasformati in pratica nei primi banchieri del mondo, avendo la possibilità di servirsi delle proprie società finanziarie in grado di controllare banche private e pubbliche.
Questa rete privata ed ultra-segreta di banche a loro lealissime è rimasta (fino a tempi recenti, nel 2009) il più fidatoprimo livello di credito del mondo - il prestatore di credito di ultima istanza avente come corrispettivo la vasta ricchezza della Chiesa Cattolica.
Tali banche private e banche pubbliche chiave avrebbero a propria volta prestato denaro alle riserve delle banche centrali nazionali, o sottoscritto produzione di valuta (nel caso della Federal Reserve) e fatto sì che il credito potesse estendersi alla restante rete di banche.
In vigenza di tale sistema, i valori sottostanti la moneta di una nazione non erano più rappresentati dalle sue riserve di metalli preziosi ma dalla propria capacità di generare ricchezza, a sua volta rappresentata dalla quantità di tasse che ogni singolo Stato sarebbe riuscito ad estrarre dai propri cittadini, ora classificati (in termini economici) come ‘servi – schiavi del salario ….che avrebbero continuato a produrre tasse, che a loro volta avrebbero finanziato tutti i prestiti rispetto alle valute, che a loro volta sarebbero stati garantiti dalle banche di riferimento facenti capo ai Gesuiti e al Vaticano.. in un circuito involutivo, folle e perverso …
IN CUI ORA CI TROVIAMO!!!!!!!
Tale sistema si trasformò nel secondo livello di produzione del credito nell’ambito dell’economia mondiale. Dato che le nazioni non seguivano più il ‘gold standard’, una nazione, per creare più credito, dove ricevere in prestito denaro dai prestatori di credito del primo livello (banchieri chiave della Chiesa Cattolica) e/o aumentare la pressione fiscale sui propri cittadini.
Dato che tale sistema non mira più all’equilibrio, ma al contrario alla perdita del controllo sovrano della moneta nazionale e alla crescita del debito pubblico, il sistema finanziario globale progettato dai Gesuiti ora si trova impegnato a promuovere una ridicola crescita del debito pubblico nazionale, che a sua volta contribuisce al collasso finanziario globale dal1971, che ha condotto infine al sistema monetario Gesuita della Federal Reserve degli Stati Uniti, trasformatasi in pratica nella nuova unità di credito internazionale. E all’euro in Europa.
Perdippiù, a partire dagli anni ’80, i computer sono divenuti tanto performanti che la moneta elettronica è da anni una realtà. Il mondo (e chi tira occultamente le fila) ora ha a disposizione un terzo livello di credito nell’ambito del quale credito ‘fittizio’ avrebbe potuto essere creato istantaneamente su un terminal computer e successivamente garantito tramite prestiti incrociati con altre banche e istituzioni.
Si tratta di quella moneta elettronica (crediti) che ha determinato la più grande esplosione di ricchezza in tutto il mondo occidentale di ogni epoca a partire dagli anni ’80. A partire dall’inizio degli anni ’90, le antiche e segretissime banche Europee e Americane che fornivano livelli primari di credito sono state sostanzialmente emarginate, mentre il terzo livello di credito (credito elettronico) e il credito nazionale (tasse e prestiti) continuavano a finanziarsi l’uno con l’altro.
ECCO IL VERO CENTRALE MOTIVO DI
QUESTO IMMANE ATTUALE CASINO!!!
La Chiesa Cattolica e i Gesuiti non avevano più il controllo diretto e esclusivo del poetere economico/finanziario/monetario.
Il sistema di credito elettronico si è anche dimostrato coriaceo rispetto ad una serie di crisi di carattere regionale e globale già a partire dal 2001, anche perchè il settore dei servizi finanziari globali si era impegnato con successo a trovare nuove strade per la creazione di credito elettronico e relativi circuiti commerciali servendosi del debito già creato e follemente prendendolo a “cespite”.
A partire dal 2002 e dal 2003, un nuovo fenomeno emerse d alla promozione di strumenti finanziari deregolamentati,dalla struttura complessa e aperta, che promettevano grandi guadagni in condizioni economiche favorevoli, ma debiti tossici in quelle sfavorevoli – si trattava della nascita dei derivati e di altri ‘prodotti finanziari assimilabili al gioco d’azzardo. Allo stesso tempo, il debito contratto dai consumatori era a livelli record, senza che ci si preoccupasse delle conseguenze.
A partire dalla fine del 2008, l’effetto domino ha cominciato a verificarsi. Le banche non potevano più garantire i ‘crediti elettronici’ delle altre banche, ovvero quei prestiti fittizi di moneta. I consumatori, il settore degli affari e le stesse banche finirono in default … insolventi l’una rispetto all’altra. Tale evento lasciò solo due scelte – o le nazioni si impegnavano a ‘salvare’ le banche per supportare il loro ‘fittizio’ terzo livello di credito tramite una serie di crediti basati sul sistema feudale del secondo livello di credito, o il fornitore di credito di ultima istanza, ovvero la Chiesa Cattolica, avrebbe dovuto fare il proprio ingresso ed uscire allo “scoperto” sui mercati per favorirne la stabilizzazione.
I Gesuiti e la Chiesa Cattolica Romana si sono ben guardati dall’operare realizzando un simile intervento. Al contrario, hanno letteralmente staccato la spina del credito fondato sull’oro anche ad alcuni dei loro più antichi e leali servitori nell’ambito del settore bancario, quali CitiGroup – un gruppo di banche che per oltre 15 anni ha completamente voltato le spalle all’antica promessa fatta ai Gesuiti, gonfiandosi in termini di dimensione grazie al credito elettronico ‘fittizio’.
Il rifiuto da parte dei Gesuiti e della Chiesa Cattolica Romana di permettere che le proprie enormi riserve di oro rubato – almeno il 40% dell’oro effettivamente presente nel mondo – potessero essere utilizzate per stabilizzare i mercati del credito a livello globale, ha determinato l’attuale ed assoluta devastazione.
Tralascio altre considerazioni di carattere storico/aneddotico per dichiarare che non c’è nulla che impedisca al G7 o al G20 di riprendere il controllo e di creare credito primario, fondato su metalli preziosi – ‘o altri cespiti by-passando’ le criminali banche controllate dai Gesuiti e salvando il mondo. Purtroppo non è quello che stanno facendo, o che pianificano di fare. I piani del Vaticano e dei Gesuiti sono già stati attuati nella crisi del 1929 e possono essere interamente ricostruiti e compresi. Non vi è alcun dubbio su quelli che saranno i prossimi passi.
Ma in questa mossa sono celati i semi di assai più preoccupanti trasformazioni sociali, che assumono le sembianze di, sommosse e disagio sociale, mentre nazioni un tempo note in tutto il mondo per la propria cultura secolare e per i propri standard di vita, priveranno progressivamente i cittadini di numerosi (tutti) loro diritti.
I Governi del mondo hanno investito una quantità senza precedenti di miliardi in credito finanziato dai contribuenti per impedire il collasso di banche, istituzioni finanziarie e grandi corporations. Per la prima volta stiamo assistendo alla grande ‘socializzazione’ dei “debiti” e alla privatizzazione di tutti i beni degli Stati in un unico enorme forziere dei “possessori”…. i Gesuiti ed il Vaticano sotto imprevedibili forme e sembianze… ma principalmente loro, c’è ovviamente una controparte, che però ancora non si è chiaramente ed identitariamente manifestata..
Quelli che ci aspettano però (se non facciamo nulla di costruttivo per cambiare la rotta) sono tempi grami…. Le forze sono già per la creazione di Stati di Polizia in paesi sviluppati quali Grecia, Spagna, Francia, Italia, Germania, sono prossime ad entrare in azione, mentre la morsa della recessione continua a farsi sentire e sempre più persone perdono il proprio posto di lavoro, le proprie case e la propria speranza.
Esiste inoltre una serie di ulteriori gravami a questo apocalittico scenario ed è un allucinante ‘mix’ di arroganza intellettuale e di pura codardia tra i commentatori dei media ed i giornalisti quando parlano degli eventi che progressivamente vanno manifestandosi nell’ambito di questa “crisi” artefatta globale. Nonostante le prove schiaccianti a supporto del fatto che vi sia stata una manipolazione e un sabotaggio deliberato ai danni dell’economia globale, indirizzato a rendere le condizioni ancora peggiori, quasi nulla viene pubblicato a proposito degli eventi di cui parliamo ora e da anni.
È sempre difficile organizzare in un quadro coerente di tali informazioni, anche quando il Vaticano dichiara pubblicamente di plaudire alla recessione come a un ‘male necessario’, simili dichiarazioni vengono prontamente seppellite nel dimenticatoio.
Nonostante che alcuni dei più grandi quotidiani del mondo siano ormai sull’orlo della bancarotta, editori e giornalisti, come le televisioni pubbliche si rifiutano costantemente di raccontare alla gente la verità.
Si rifiutano ostinatamente di parlare del Vaticano sotto questa immonda veste e la sua deliberata criminale manipolazione della moneta e del credito.
RIFLESSIONI ED OSSERVAZIONI
Ora il teocratico SOVRANO assoluto dello Stato della Città del Vaticano (come comprovato dalle stesse formulazioni delle leggi “Motu proprio”) a capo di una siffatta massima costruzione economico/finanziaria mondiale piùcchemillenaria …… quasi eterna, si potrebbe dire, che moltissimo altro ci sarebbe anche solo da accennare…. Pensate davvero che abbia problemi a gestire una situazione che a confronto con quanto fino a qui descritto è davvero lillipuziana… e
abbia bisogno di chiedere l’aiuto dei Lampedusani, dello Stato italiano, di spostarsi per manifestare la sua partecipazione al dolore delle genti migranti con plateale pietismo a buon mercato… oppure in merito A QUESTO FATTO QUI DENUNCIATO abbia agito e recitato secondo un ben preciso, freddo, cinico ed arido interesse in difesa della sua “STRACASTA” e per creare quel minimo di consenso fideistico dei più improvvidi che ancora non hanno aperto gli occhi e per gettare un qualche offuscamento sulla reale situazione che stiamo vivendo?
Una “REALTA’” della dimensione economica del Vaticano e delle sue controllate, abbiamo visto che può scatenare guerre, rivoluzioni, sommosse (e lo fa crudamente ogni volta che lo ritiene necessario). o al contrario creare boom economici, espansioni economiche, non ha alcun problema a controllare l’informazione, la formazione, la storia, la cultura e quant’altro… ma lascia ampi spazi alle potenzialità, discrezionalità, capacità degli individui per far credere di vivere in un mondo libero dove le individualità possano trovare piena e profonda espressione.. Ragione per cui occorre il “CONSENSO”, l’”APPROVAZIONE”, il “SUPPORTO”…. Quale schiavo lavora più e meglio di colui che crede di essere libero imprenditore di se stesso?
Il Papa, se davvero avesse come primo punto della sua agenda, il benessere dell’umanità dovrebbe intervenire in favore del disarmo mondiale generalizzato in maniera marcata ed indefessa, e poi attuare una massiccia campagna (tipo Piano Marshall) di aiuti di ogni genere … a partire in primis dai generi di prima necessità e poi di mezzi, risorse, tecnologia ed energia da mettere a disposizione dei Paesi di provenienza delle genti migranti che guarda caso ci dobbiamo invece per la massima parte sobbarcare e prendere in carico noi Italiani…
Tutto questo il Papa gesuita (chissà perché gesuita – e chissà perché coesistente dopo molti secoli con un Antipapa – che però è in pensione e si fa gli affari suoi….), nonostante tutte le sue immense ed incomparabili risorse e ricchezze non lo ha fatto e mai lo farà… perché al contrario della sua neanche molto abile messinscena di partecipazione al dolore dei migranti …. vorrei capire quale sia il dolore di chi se ne va da una situazione di disagio per andarsene a fare il mantenuto a spese di un’altra nazione…. Il fine giustifica i mezzi… ed i “Mezzi” ed incredibilmente anche il “FINE”….in questo caso sono i migranti…
Perché la volontà in tutto questo è di ottenere una perdita di identità sia da parte del Paese/Nazione ospitante, sia da parte degli “ospiti”.. e portare a compimento il progetto gesuita mondialista al fine di avere dopo qualche decennio una società globale indistinta ed omogeneizzata in qualunque parte del mondo fatta di individui soli, slegati da ogni contatto con l’altri. Tante nullità senza più contatti e vincoli di sangue, culturali, sociali, censuari, classe… da condividere con nessuno ….. non più un popolo o meglio una Nazione ma una schiera, una masnada indistinta, anonima, di uomini soli… questo al fine di eliminare la solidarietà, le lotte sociali, le rivendicazioni salariali, la battaglie per i diritti civili … che alla fine di vari secoli ci hanno portato ad ottenere leggi in difesa dell’individuo e delle vari cerchie della collettività urbana, sociale, politica … il riconoscimento delle particolarità individuale e delle generalità collettive..
Ed asservirti schiavitù, alla paura, all’ignoranza, alla superstizione, alla conversione all’unica vera fede.salvifica … si pure …. ma lasciando uno squallore assoluto un mondo abitato soltanto da miliardi derelitti decerebrati,
Questi vogliono sprofondarci nel medio evo e ridurci di nuovo al vassallaggio.
CONCLUSIONI
Il Sig.r Jorge Mario Bertoglio dovrebbe rientrare nei suoi ambiti ed evitare di intrudersi indebitamente in affari di ordine pubblico, sanitario, igienico, giudiziario e politico che non lo riguardano minimamente essendo lui cittadino straniero e soprattutto sovrano di uno Stato straniero.… questo coinvolgimento ovviamente avvenuto in perfetto accordo e consonanza con le
cariche istituzionali del governo italiano che non hanno trovato nulla da ridire su un fatto di tale gravità come quello che si è verificato l’8 luglio a Lampedusa.
Evento in cui un capo di stato straniero teocratico, assolutista, antidemocratico all’ennesima potenza, che ha potere di vita e di morte inappellabile sui suoi cittadini… nel caso specifico qui richiamato la legge sull’accesso nel suo Stato (vedere sopra testo intero) dice testualmente :
ART. 9 (Titolo di accesso)
1. Salva la parte del territorio vaticano in cui è consentito il libero accesso, coloro che non sono cittadini o non hanno la residenza nello Stato devono munirsi, per accedere ad esso, di un permesso, rilasciato dal Governatore secondo le modalità che verranno stabilite con regolamento.
Etc., etc.,
Ora io mi domando e domando a lei Procuratore… con che logica, autorevolezza, moralità, diritto comparato, equilibrio mentale un sovrano assoluto capo di stato estero (quindi con pienezza di poteri … che parta dai presupposti delle SUA legge … in cui è chiarissimo ed inoppugnabile che si entra nel suo Stato solo ed unicamente dopo essere passati al setaccio e per il tempo limitato stabilito a priori…
Possa permettersi
Ed i nostri rappresentanti istituzionali …
Possano permettergli
Di venire a casa nostra a dire a noi cosa, come e quando fare …. Quando egli, esattamente nella stessa identica situazione se ne strafotte di quanto mellifluamente a noi ordinatoci e per chi vuole entrare in casa sua deve preventivamente siano controllate le vaccinazioni, le radiografie e magari che sia effettuata anche la pulizia del tartaro dai denti…..
Questo è indice di violenta e profonda usurpazione dei doveri di ospitalità (mi riferisco a Jorge Mario Bergoglio), di rispetto delle opinioni dei “padroni di casa” delle nostre leggi delle nostre priorità, ed indice di assoluta prevaricazione integralista e fondamentalista.
Questo comportamento si chiama “Usurpazione di funzioni pubbliche” ed è disciplinato dall’ art. 347 c.p..
Quindi
Preliminarmente a nome degli italiani chiediamo le dimissioni dei ministri che pronunciando la formula rituale: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione”
hanno giurato il falso sulla Costituzione e oltre alle loro responsabilità personali nei reati in calce evidenziati, vanno considerate ed assommate anche quelle che collegialmente competono al presidente della Repubblica in primis e secundis al Presidente del Consiglio dei Ministri anch’essi coinvolti.
Per tutti i sopraelencati motivi, ragioni, diritti…
CHIEDIAMO
di procedere alla verifica delle responsabilità dei fatti qui descritti di coloro in epigrafe elencati ai fini di:
1) assicurare la prova dei reati;
2) impedire la continuazione dei reati; .
Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi mi legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale (art. 112 della Costituzione) in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di flagranza di reato, e ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.
Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti e scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE.
Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.
IN FEDE.
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