giovedì 15 agosto 2013

EUROGENDEFOR

EUROGENDFOR : Finalmente qualcuno fa delle domande. VOGLIAMO DELLE RISPOSTE! Pubblicato: luglio 1, 2013 in Uncategorized Etichette: Alberti, Artini, Basilio, corda, EGF, eurogendfor, European Gendarmerie Force, European Union, Francia, Frusone, gendarmeria europea, Italia, Italy, manlio di stefano, mozione m5s, Paesi Bassi, Paolo Bernini, Rizzo, sibilia, Velsen 4 eurogendfor mozione m5s gendarmeria europea Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00042 presentato da CORDA Emanuela testo di Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34 La III e IV Commissione, premesso che: come si legge sul suo sito ufficiale http://www.eurogendfor.org «La Forza di Gendarmeria Europea (EGF) è un’iniziativa multinazionale di cinque Paesi Membri dell’unione Europea: Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, ai quali si è aggiunta la Romania nel 2008 – costituita per Trattato con lo scopo di rafforzare le capacità di gestione delle crisi internazionali e contribuire alla Politica di Difesa e Sicurezza Comune (PSDC). EUROGENDFOR può essere considerata come uno strumento integrato finalizzato a condurre missioni di polizia in diversi teatri, inclusi quelli destabilizzati, a supporto dell’Unione Europea (EU) l’Organizzazione del Trattato Nord-Atlantico (NATO), le Nazioni Unite (NU), l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea (OSCE) o eventuali coalizioni ad hoc»; i suoi compiti sono quelli di: «condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese le attività di indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (articolo 4); il trattato Eurogendfor è stato firmato a Velsen (una piccola città olandese) il 18 ottobre 2007 da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Italia e il 14 maggio 2010 la Camera dei deputati prima e poco dopo anche il Senato, hanno approvato il disegno di legge di ratifica dell’accordo all’unanimità; il 12 giugno, con la legge di ratifica n. 84 dello stesso anno, è entrato definitivamente in vigore in Italia; il primo dato che traspare è l’assoluta genericità del contenuto del trattato che esporrebbe il personale delle forze dell’ordine coinvolto nelle eventuali operazioni al rischio di perdere molte delle peculiarità e specificità che le hanno sempre caratterizzate, come una sorta di declassamento a polizia locale di sfondo livello; la EGF non è sottoposta al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo, risponde direttamente ai Governi e svolgerà compiti militari di supporto alla fase iniziali di un conflitto e di transizione, da sola o insieme a forze che eseguono esclusivamente obiettivi militari; il trattato non contiene, neanche nel preambolo, alcuna disposizione che faccia riferimento al rispetto dei parametri del diritto internazionale umanitario e alla tutela dei diritti dell’uomo nel corso delle operazioni militari e del comportamento sul campo di quanti sono sottoposti alle regole di ingaggio, impegnano il Governo:ad avviare, nelle sedi competenti, ogni iniziativa affinché venga elaborato un concetto strategico delle operazioni della Gendarmeria europea ispirato a precise regole che coinvolgano anche i diritti dell’uomo e il diritto umanitario e sia assicurato sempre da parte degli Stati membri della Gendarmeria europea il rispetto delle regole della convenzione europea dei diritti dell’uomo nello svolgimento delle operazioni di propria competenza; ad avviare nelle sedi competenti ogni iniziativa affinché la partecipazione di personale militare, di polizia e dell’Arma dei carabinieri del nostro Paese ad operazione della Gendarmeria europea avvenga nel rispetto delle specificità di ciascun Corpo di appartenenza. (7-00042) «Corda, Sibilia, Artini, Frusone, Paolo Bernini, Rizzo, Basilio, Alberti, Manlio Di Stefano». Fonte : http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/4151/sf_highlight/eurogendfor M5S : 5 scenari per l’euro. Finalmente pronti i documenti “scientifici” sul futuro di Italia e Europa Pubblicato: giugno 14, 2013 in Uncategorized Etichette: Beppe Grillo, Cosa, euro, European Union, Italia, Italy, laura castelli, Loretta Napoleoni, m5s, movimento 5 stelle, no euro, Paese, Silvio Berlusconi 8 ExifJPEG Cinque scenari, cinque ipotesi sul futuro dell’Italia e dell’Europa, un bivio di cinque strade di fronte al quale si trova il nostro paese. Quale direzione scegliere? 1) Cosa succede se il nostro Paese rimane nell’euro così com’è? 2) In che modo il governo italiano potrebbe chiedere di riformare i trattati europei in materia economica? 3) Quali sono le condizioni, i vantaggi e gli svantaggi dell’introduzione di una moneta per i Paesi Ue più forti e di una per quelli più in difficoltà? 4) Cosa accadrebbe nel caso di immissione in corso di una seconda valuta in Italia? 5) Quali sono i pro e i contro dell’uscita del nostro Paese dall’euro? Sotto la regia di parlamentari delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, un pool di esperti ha preparato 5 scenari. 1) Introduzione e Scenario n° 1: Cosa succede se restiamo nell’euro: http://arjelle.altervista.org/Epic/Propost…o_scenario1.pdf 2) Scenari n° 2, 3 e 4: Ipotesi di riforma dei trattati europei, Euro “a due velocità” e Immissione di una seconda valuta in Italia: http://arjelle.altervista.org/Epic/Propost…cenari2-3-4.pdf 3) Scenario n° 5: Pro e contro dell’uscita dall’euro: http://arjelle.altervista.org/Epic/Propost…c_scenario5.pdf Fonti : http://www.huffingtonpost.it/2013/04/17/m5s-cinque-scenari-per-l-euro_n_3098841.html http://economiaepotere.forumfree.it/?t=66181491 Pagina di Laura Castelli : https://www.facebook.com/CittadinaLauraCastelli?fref=ts [By FABIO] ANONYMOUS #IAG attacca Bersani e pubblica i conti del PD Pubblicato: giugno 11, 2013 in Uncategorized Etichette: #IAG, ANONYMOUS, Beppe Grillo, BERSANI, FIOM, Italia, Italy, Lombardy, MILANO, pd 2 [IN QUESTO MOMENTO IL SITO DELLA FIOM DI MILANO RISULTA "UNDER CONSTRUCTION"] A distanza di pochissimo tempo Anonymous #IAG torna a colpire i sindacati – sia ben chiaro non abbiamo nulla contro i lavoratori – ma contro il sistema corrotto che li circonda. Abbiamo le prove di finanziamenti illegali riconducibili a Bersani, un misterioso donatore – misterioso per il momento sia chiaro – a più riprese versa la somma di 9999,00 alla volta per evitare che scatti il controllo fiscale ( Vedi leggi antimafie ) per un totale di circa 147 mila euro. Ci chiediamo e chiediamo a voi lettori il motivo di questa precauzione… se davvero è tutto compiuto in maniera legale e corretta come mai lo stesso donatore versa a più riprese una somma inferiore a quella che farebbe scattare una verifica – doverosa – bisogna dire a questo punto da parte dell’Antimafia ??? Nel nostro paese il popolo è costretto giornalmente a gesti estremi come il suicido per via di questi soggetti che dopo averci venduti al miglior offerente ora si stanno mangiando quel poco che rimane delle nostre risorse. Siamo governati e rappresentati nel mondo da persone dalla dubbia moralità e facciamo riferimento non solo ai finanziamenti illeciti ma a tutte quelle volte che esponenti di sinistra sono stati trovati in compagnia di travestiti… Facciamo riferimento a tutti quelli che sono stati trovati positivi alla cocaina (servizio delle IENE )… Ci riferiamo ancora a tutti quei politici che hanno derubato i loro iscritti come ” THE BOSSI FAMILY”. O come quel simpaticone del Bunga-Bunga, ”RE” della corruzione. “Apocalisse” è il nostro grido di battaglia… Noi non ci fermeremo fino a quando anche in Italia non si respirerà un’aria più sana per tutti. Non ci fermeremo fino a quando anche il più piccolo malfatto di questo paese non verrà alla luce del Sole. Noi non ci fermeremo davanti a nulla e a nessuno… Nessuno potrà mai comprare il nostro silenzio. Noi siamo la voce del popolo e si sa che la voce del popolo è la voce di Dio. Riprendiamoci il nostro diritto alla vita. Anonymous #IAG HAI 10 MOTIVI PER TORNARE ALLA LIRA Pubblicato: maggio 27, 2013 in Uncategorized Etichette: fuori dall'euro, Governo, Italia, Italy, lira, mmt, Paese, ritorno alla lira, Unione Europea 2 tuttelire2 10 MOTIVI PER TORNARE ALLA LIRA di Dario De Angelis tornando alla lira il governo italiano potrà abbassare le tasse subito. Il dramma dell’euro risiede nel fatto che la sua adozione costringe a politiche pro-cicliche; significa che in un periodo di crisi il governo deve aumentare le tasse, peggiorando cosi la situazione della gente. Via l’IVA, decremento del costo del lavoro subito; tornando alla lira l’Italia potrà agire, attraverso incentivi/disincentivi o investimenti diretti, per migliorare la situazione ambientaledel Paese. Sarà in grado di adottare quelle politiche di cui beneficia l’ambiente, quindi noi. Lo Stato deve essere in grado di agire nelle aree dove il privato latita perché non vede nessun profitto immediato; sarà possibile pagare immediatamente, sottolineo subito, i debiti che la pubblica amministrazione ha con le aziende. Dare loro respiro, ora; sarà ridotto il prezzo dei carburanti. Con la lira le accise diverranno inutili poiché uno Stato a moneta sovrana non si finanzia con le tasse. I soldi non vengono dal tuo portafoglio poiché li crea autonomamente lo Stato. Con l’euro, lo Stato italiano deve prendere in prestito denaro presso le banche come se fosse un qualsiasi privato, e per questo non può essere l’àncora di salvezza nei periodi di crisi. Oggi un cittadino in difficoltà è lasciato solo, a meno che non trovi assistenza all’interno del nucleo familiare; perché l’Unione Europea preleverà parte dei nostri risparmi, è questione di tempo. Ora ha eseguito un test a Cipro per valutare la fattibilità. Hanno visto che si può fare, i prossimi potremmo essere noi; CONTINUA A LEGGERE QUI : http://memmt.info/site/10-motivi-per-tornare-alla-lira/ SUBITO INELEGGIBILITA’ DI BERLUSCONI Pubblicato: maggio 15, 2013 in Uncategorized Etichette: Angelino Alfano, Beppe Grillo, Five Star Movement, frode fiscale, Giorgio Napolitano, ineleggibilità, Italia, Italy, pdmenoelle, Pier Luigi Bersani, Rodotà, Silvio Berlusconi, ventennio 4 Berlusconi si tocca Il M5S punta forte sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, basandosi sull’applicazione della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti. Un grande assist è appena stato servito dalla condanna in secondo grado a 4 anni per frode fiscale, e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Il momento per liberare la scena politica da chi l’ha sempre cavalcata per salvarsi da pena ormai certa non potrebbe essere più propizio : ora anche il PD, di fronte ad una condanna in merito, potrebbe vacillare e decidere di staccare la spina al Caimano, prima che lui decida di staccare quella del governo, e tornare ad elezioni prima della condanna in cassazione e relativa pubblicazione di sentenza e motivazioni (che gli farebbero perdere consensi e appoggi). Il Movimento 5 Stelle, già da prima del suo ingresso ufficiale nelle istituzioni, ha offerto al PD (ma soprattutto all’Italia) l’occasione di una iniezione massiccia di democrazia e rispetto delle istituzioni. Beppe Grillo, negli scorsi giorni, senza tanti giri di parole ha lanciato la sfida : “in un qualsiasi Paese democratico un personaggio come Berlusconi sarebbe in carcere o allontanato da ogni carica pubblica, da noi è l’ago della bilancia del governo, punto di riferimento di Napolitano nel suo doppio settennato, protetto dall’opposizione del pdmenoelle formata a sua immagine e somiglianza, tutelato dai servi che ha nominato in Parlamento, difeso dalle menzogne delle televisioni e dei giornali”. Il tempo della responsabilità, che darebbe un colpo di spugna ad un ventennio horribilis, è finalmente giunto. Riuscirà il PD a rinnegare finalmente i suoi ventennali sforzi di tenere in vita (e fuori dal carcere), il peggior statista degli ultimi 150 anni? Chissà, dopo un voto sull’ineleggibilità potrebbero aprirsi quelle praterie, cui faceva accenno anche Roberta Lombardi, prima dell’occasione persa per la corsa al colle di Rodotà. (Fabio Garlini)

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