Italia: scie chimiche! |
di Giusto Franco
Preg.mo dottor Gianni Lannes, voglio ancora ringraziarla per la interessantissima e conoscitiva serata trascorsa ad ascoltare la sua conferenza a Porto Recanati la sera del 9 maggio. Mi ha fatto grande piacere vedere l'attento interesse dei molti partecipanti. Avrei voluto farle tante domande in proposito ma le risposte so di poterle trovare, e già in parte le ho trovate, nei suoi post del diario internautico Su la Testa. Sto leggendo con interesse il suo libro " Terra Muta " ricco di documenti e fatti accaduti in questo nostro maltrattato Paese e volutamente tenuti secretati al popolo italiano. Nella mia vita ero sempre stato dedito e preso dalla mia professione di chirurgo e mi rimaneva poco tempo, voglia e forze per dedicarmi ad altro.
Andato in pensione e incuriosito da quelle strane strisce bianche nel cielo sopra casa mia, poichè sono sempre stato un amante della Natura e del Cielo, ho cominciato a cercare di capirne l'origine e, come pollicino seguendo alcune tracce, sono giunto finalmente ai suoi articoli. Sono d'accordo con Lei che ormai pubblicare foto e impressioni personali sia un tempo scaduto e sia iniziato il tempo dell'avvenuta presa di coscienza e dell'azione secondaria. Continuare a mandare immagini e impressioni penso però, possa essere ancora utile per mantenere alto il livello di attenzione per quanto stia succedendo sopra le nostre teste in tutta Italia ed anche all'astero, almeno per coloro che ne prenderanno coscienza tardivamente.
La mia esperienza professionale mi ha insegnato che una grande maggioranza di persone provi paura quando percepisce un pericolo che minaccia direttamente la propria esistenza, e come reazione scappi, e demandi ad altri il compito di affrontare. Rammento infatti che un'alta percentuale delle persone che operavamo per malattie importanti (oltre il 50 per cento ) al momento di apporre la loro firma legale sul consenso informato all'intervento, insistevano per farlo senza voler conoscere la natura della malattia di cui fossero affetti, nonostante cercassimo di spiegarglielo il più semplicemente e con il modo meno traumatizzante possibile. Ma per fortuna sopravvive o forse è meglio dire resiste una percentuale di persone che di fronte alle minacce sia ancora capace di prendere in prima persona le responsabilità della gestione della propria e altrui vita.
Con questo vorrei fare un riconoscimento a Lei in prima persona, e quanti altri che, con grandi difficoltà personali, continuate ad operare, per aprire le nostre menti anestetizzate a conoscenze per la sopravvivenza di tutti noi, della Natura stessa e dei suoi elementi. Le mando allora un piccolo contributo fotografico di stasera 11 maggio, quando ancora una volta sono rimasto amareggiato nel vedere il cielo, che appena aperto dopo una giornata di intensa foschia da scirocco, anzichè essere azzurro era diffusamente sporcato da sostanze chimiche; sostanze che nei giorni successivi inevitabilmente respireremo o assumeremo con acqua e cibi. Qui dove abito io nel ponente Ligure, l'attività di rilascio delle chemtrails è aumentata in modo esponenziale negli ultimi due mesi, giorno e notte. Questo mi fa pensare che qualcosa di non buono stia bollendo in pentola. Un caloroso invito a non mollare e un altrettanto saluto a Lei e suoi fantastici collaboratori, franco giusto
Italia: scie chimiche |
Andato in pensione e incuriosito da quelle strane strisce bianche nel cielo sopra casa mia, poichè sono sempre stato un amante della Natura e del Cielo, ho cominciato a cercare di capirne l'origine e, come pollicino seguendo alcune tracce, sono giunto finalmente ai suoi articoli. Sono d'accordo con Lei che ormai pubblicare foto e impressioni personali sia un tempo scaduto e sia iniziato il tempo dell'avvenuta presa di coscienza e dell'azione secondaria. Continuare a mandare immagini e impressioni penso però, possa essere ancora utile per mantenere alto il livello di attenzione per quanto stia succedendo sopra le nostre teste in tutta Italia ed anche all'astero, almeno per coloro che ne prenderanno coscienza tardivamente.
Italia: scie chimiche! |
La mia esperienza professionale mi ha insegnato che una grande maggioranza di persone provi paura quando percepisce un pericolo che minaccia direttamente la propria esistenza, e come reazione scappi, e demandi ad altri il compito di affrontare. Rammento infatti che un'alta percentuale delle persone che operavamo per malattie importanti (oltre il 50 per cento ) al momento di apporre la loro firma legale sul consenso informato all'intervento, insistevano per farlo senza voler conoscere la natura della malattia di cui fossero affetti, nonostante cercassimo di spiegarglielo il più semplicemente e con il modo meno traumatizzante possibile. Ma per fortuna sopravvive o forse è meglio dire resiste una percentuale di persone che di fronte alle minacce sia ancora capace di prendere in prima persona le responsabilità della gestione della propria e altrui vita.
Con questo vorrei fare un riconoscimento a Lei in prima persona, e quanti altri che, con grandi difficoltà personali, continuate ad operare, per aprire le nostre menti anestetizzate a conoscenze per la sopravvivenza di tutti noi, della Natura stessa e dei suoi elementi. Le mando allora un piccolo contributo fotografico di stasera 11 maggio, quando ancora una volta sono rimasto amareggiato nel vedere il cielo, che appena aperto dopo una giornata di intensa foschia da scirocco, anzichè essere azzurro era diffusamente sporcato da sostanze chimiche; sostanze che nei giorni successivi inevitabilmente respireremo o assumeremo con acqua e cibi. Qui dove abito io nel ponente Ligure, l'attività di rilascio delle chemtrails è aumentata in modo esponenziale negli ultimi due mesi, giorno e notte. Questo mi fa pensare che qualcosa di non buono stia bollendo in pentola. Un caloroso invito a non mollare e un altrettanto saluto a Lei e suoi fantastici collaboratori, franco giusto
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