IPOSTASI DEGLI ARCONTI
I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i Voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci. Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.» (2)
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.» (3)
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto. I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.» (3)
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto. I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
Nello spirito del Padre della Verità, il grande Apostolo (San Paolo, n.d.r.) disse: “la nostra lotta non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti”.
Vi invio questo scritto affinchè siate informati sulla realtà di queste Potenze.
Il loro grande Dio, reso cieco a causa della sua ignoranza e della sua arroganza, ha detto: “Io sono l’unico Dio, non vi è nessun altro al di fuori di me”.
Questa affermazione raggiunse l’Eone Incorruttibile dal quale uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samael, tu sei il dio dei ciechi !”.
I suoi pensieri erano ciechi e, avendo lanciato la sua Potenza, la bestemmia aveva parlato.
Egli ha imitato sua Madre fin nel Caos e nell’Abisso, attraverso la Pistis Sophia, ed ha fondato la sua progenie, ciascuno secondo il suo potere, avendo come modello gli Eoni che sono nella regione superiore, perchè le cose visibili erano copiate ed inventate dall’Invisibile.
Come l’Incorruttibilità guardò in basso nelle regioni delle acque, la sua immagine apparve nelle acque e le autorità delle tenebre si innamorarono di lei, ma non poterono impadronirsi di tale immagine, a causa della loro debolezza perchè “quelli dell’anima” (mpsychikos) non potevano impadronirsi di “quelli dello spirito” (mpneumatikos), perchè erano al di sotto e l’immagine proveniva dall’alto.
Per questo motivo, l’Incorruttibilità, guardando verso il basso, avrebbe potuto congiungere la totalità con la luce, secondo la volontà del Padre.
Allora i Governanti (gli Arconti) cospirarono e dissero: “venite, creiamo un essere umano con la polvere della terra” e modellarono la loro creatura come uno fatto interamente di terra.
I Governanti presero un po’ di terra e modellarono la loro creatura secondo il loro corpo e secondo l’immagine del Dio che era apparsa loro nelle acque.
A causa della loro impotenza non capivano la potenza del Dio: soffiarono sull’uomo, ma questo non poteva vivere a causa della loro impotenza e rimase sulla terra per molti giorni.
Insistettero come venti impetuosi per far acquisire all’uomo l’immagine che era apparsa loro nelle acque, ma non conoscevano l’identità del suo potere.
Ora, tutte queste cose avvennero per volontà del Padre della Totalità.
Successivamente lo Spirito vide l’uomo che giaceva sulla terra e scese dalla regione adamantina e venne ad abitare in lui che divenne un’anima vivente.
Egli ebbe il nome Adamo da quando cominciò a muoversi sulla terra ed una voce venne dall’Incorruttibilità per dargli assistenza.
I Governanti radunarono tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo e li portarono ad Adamo per vedere che nome Adamo avrebbe dato loro, poichè egli aveva il potere di dare il nome a tutti gli uccelli ed a tutti gli animali.
Presero Adamo e lo posero in un giardino che avrebbe potuto coltivare e vegliarono su di lui.
I Governanti dettero ad Adamo questo comando: “Tu puoi mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non puoi mangiare ne toccare. Il giorno che mangiassi da esso, conoscerai la morte”.
Essi non capivano quello che gli avevano comandato. Hanno parlato in questo modo per la volontà del Padre e consideravano Adamo come uno fatto solo di materia.
I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero “venite, portiamo il sonno ad Adamo” ed egli si addormentò, ma il sonno che avevano portato su di lui era l’ignoranza.
Aprirono un suo lato e fecero sorgere una donna vivente e ricoprirono questo lato con un po’ di carne ed Adamo venne ad essere interamente di anima (mpsychikos).
E la donna spirituale venne da lui e parlò con lui dicendo: “Alzati Adamo !”.
Lui, quando la vide disse: “Sei tu che mi hai dato la vita e ti chiamerai Madre dei Viventi – perchè è lei che è mia madre, è lei che è il medico e la donna, è lei che ha partorito”.
Poi i governanti si avvicinarono a loro e quando videro la donna parlare con lui, furono presi da grande turbamento e si innammorarono di lei e si dissero l’un l’altro: “venite, seminiamo il nostro seme in lei” e lei rideva per la loro insensatezza e la loro cecità.
Nelle loro grinfie divenne un albero e lasciò la sua ombra su di loro, che l’avevano contaminata vergognosamente. E contaminarono anche la sua voce e si resero passibili di condanna da parte dello loro creatura modellata secondo la loro forma e la loro immagine.
Poi venne un essere spirituale (mpsychikos), l’istruttore, il Serpente e disse loro: “Cosa vi è stato comandato? Potete mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non potete mangiare?”
La donna carnale rispose “non solo ci è stato detto di non mangiare, ma anche di non toccare, perchè, se lo facessimo, conosceremo la morte”.
Ed il Serpente, l’istruttore disse: “voi non morirete. Vi è stato detto questo per gelosia. Piuttosto i vostri occhi si apriranno, diventerete come Dio e conoscerete il Bene ed il Male”.
E l’istruttore fu portato via dal Serpente e la donna rimase sola sulla terra.
La donna carnale prese un frutto dall’albero e lo mangiò e ne diede al marito ed a se stessa ed a “quelli dell’anima” (am-psychikos) e la loro carenza si mostrò nella loro ignoranza e riconobbero di essere nudi nello spirituale (a-pneumatikon) e presero foglie di fico e le legarono sui loro fianchi.
Poi il Grande Sovrano venne e disse “Adamo, dove sei?”. Non sapeva quello che era successo.
E l’uomo disse: “Ho udito la tua voce e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto”.
Il sovrano disse: “perchè ti devi nascondere? Forse hai mangiato dal solo albero da cui ti avevo comandato di non mangiare?”
Adamo disse: “La donna che mi hai dato lo ha dato a me ed io ne ho mangiato”.
E l’Arrogate maledisse la donna.
La donna disse: “E’ stato il Serpente che mi ha portato fuori strada ed io ho mangiato”.
Non sapeva che il Serpente era la sua forma modellata.
Da quel giorno il Serpente cadde nella maledizione dell’Autorità, finchè non fosse venuto l’essere umano perfetto (pteleios nrome) e la maledizione sarebbe cessata.
I Governati presero Adamo e lo gettarono fuori dal giardino insieme a sua moglie ed anche loro caddero sotto la maledizione.
E gettarono tutta l’umanità in grandi distrazioni e grandi difficoltà, in modo che il genere umano fosse occupato in cose terrene e non poteva dedicarsi allo Spirito Santo.
Dopo queste cose, la donna partorì Caino, il loro figlio, e Caino coltivava la terra. Allora Adamo conobbe ancora la donna che rimase di nuovo incinta e partorì Abele e Abele era un pastore di pecore.
Caino offrì a Dio i prodotti della terra, ma Abele offrì alcuni dei suoi agnelli.
Dio gradì l’offerta di Abele, ma non accettò le offerte votive di Caino ed il carnale Caino uccise suo fratello.
E Dio disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?”
Egli rispose e disse: “Sono io, allora, il custode di mio fratello?”
Dio disse a Caino: “Sento la voce del sangue di tuo fratello che grida a me e tu hai peccato. Tornerò da voi. Chiunque ucciderà Caino subirà sette vendette e tu vivrai gemendo e tremando sulla terra”.
Adamo conobbe nuovamente Eva e lei rimase incinta e partorì Seth ad Adamo. E lei disse: “Ho fatto nascere un altro essere umano attraverso Dio che prenda il posto di Abele”.
Ancora una volta Eva rimase incinta e partorì Norea e disse: “Egli ha generato in me una vergine come assistenza per molte generazioni di esseri umani. Lei è la vergine per la quale i poteri non si contamineranno”.
Poi gli esseri umani cominciarono a moltiplicarsi e migliorare.
I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero: “Venite, creiamo un diluvio con le nostre mani e cancelliamo tutto ciò che è di carne, da essere umano a belva”.
Ma, quando il Sovrano dei Poteri venne a sapere del loro piano, disse a Noè: “Fatti un’Arca da qualche legno che non marcisce e nasconditi in essa, tu ed i tuoi figli e le bestie e gli uccelli del cielo, dal piccolo al grande” – poi la mise sul monte Sir.
Norea venne da lui desiderando salire sull’Arca e, quando lui non glielo permise, soffiò sull’Arca e la incendiò ed egli fece di nuovo l’Arca, per una seconda volta.
I Governanti si recano da lei per portarla fuori strada ed il più grande tra loro disse: “La tua madre Eva è venuta da noi”.
Ma Norea si rivolse a loro e disse loro: “Voi siete i dominatori delle tenebre. Voi siete maledetti. Mia madre non lo sapeva. Io non provengo da voi, ma è dall’Alto che io sono venuta”.
L’Arrogante si trasformò nel suo potere ed il suo volto divenne come nero. Egli ha agito con audacia verso di lei e disse: “E’ necessario che tu renda un servizio a noi, come tua madre Eva”.
Ma Norea gridò a gran voce fino al Santo, il Dio della Totalità: “Salvami dai governanti di ingiustizia e salvami dalle loro grinfie – in una volta!”.
Il Grande Angelo scese dal cielo e le disse: “Perchè piangi fino a Dio, perchè ti comporti così coraggiosamente verso lo Spirito Santo?”
Norea disse: “Chi sei?”. I Governanti di ingiustizia si erano ritirati da lei.
L’Angelo disse: “Io sono Eleleth (sagacia), l’Angelo Grande che sta alla presenza dello Spirito Santo. Sono stato mandato a parlare con voi ed a risparmiarvi dalle mani dei fuorilegge. E ti guiderò per la tua strada”.
Non posso parlare del potere dell’Angelo. Il suo aspetto è come oro fino ed il suo vestito è come la neve. La mia bocca non può sopportare di parlare del suo potere e dell’aspetto del suo volto.
Eleleth, il Grande Angelo, mi ha parlato. “Questo sono io. Io sono uno dei quattro luminari che stanno alla presenza del Grande Spirito Invisibile. Questi Governanti non hanno alcun potere su di te. Nessuno di loro ha potere contro la radice della Verità. Questa radice apparirà nei secoli finali e regnerà sulla loro autorità. E queste autorità non possono contaminare voi e questa generazione. La vostra residenza è nell’incorruttibilità, dove lo Spirito Virginale (ppneuma m-parthenikon) dimora, superiore alle autorità del Caos e del loro Cosmo.
Ma io dissi: “Signore, insegnami sulla potenza di queste autorità, come sono venuti in essere, da quale materia, da quale realtà e chi ha creato loro ed il loro potere”.
Ed Eleleth, il grande Angelo, mi parlò: “Entro illimitati Eoni, abita l’Incorruttibilità. Sophia, chiamata Pistis, ha voluto creare qualcosa da sola, senza consorte ed il suo prodotto ha creato immagini celesti”.
“Un velo esiste tra le cose di sopra e gli Eoni di sotto e l’ombra è nata sotto il velo e l’ombra è diventata la materia e l’ombra è stata lanciata a parte. E ciò che Ella fece è diventato un prodotto in materia, come un aborto spontaneo.
E prese la sua forma dall’ombra ed è diventato una Bestia Arrogante che assomiglia ad un leone. Ed è androgino, perchè è dalla materia che proviene”.
“Aprì gli occhi e vide un grande quantità di materia senza limiti, ed egli divenne arrogante, dicendo: “Sono io che sono Dio, e non c’è nessun altro a parte me”.
“Avendo detto questo, egli peccò contro l’Interezza e, dall’alto Regno dell’Autorità, uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samel, tu sei il dio dei ciechi”.
“Ed Egli disse: “Se ogni cosa esiste prima di me, lascia che si manifesti a me” e subito Sophia stese il dito e mise la Luce nella materia e lo perseguitò fin giù, nelle regioni del Caos. Ed Ella tornò su, fino alla sua Luce”.
“Questo sovrano, essendo androgino, ha creato per sé un grande Eone, una grandezza senza limiti. E pensò di creare progenie per se stesso. E ha creato per sé sette figli, androgini proprio come il loro padre”.
“Ed egli disse alla sua discendenza: “Sono io che sono il dio della totalità”.
“E Zoe, la figlia di Pistis Sophia, gridò e disse: “Ti sbagli, Sakla!”. Il cui vero nome è Yaldabaoth. Ella soffiò sulla sua faccia ed il suo respiro è diventato per lei come un angelo di fuoco e quest’angelo legò Yaldabaoth e lo precipitò giù nel Tartaro, sotto l’Abisso”.
“Ora, quando la sua prole Sabaoth vide il potere di quell’angelo, si pentì e condannò suo padre e sua madre, la materia”.
“Lui la detestava e cantava canzoni di lode fino a Sophia e sua figlia Zoe. E Sophia e Zoe lo hanno preso e portato fino al settimo cielo, sotto il velo tra il sopra ed il sotto. Ed Egli è chiamato il Dio dei poteri, degli eserciti, poichè egli è al di sopra dei Poteri del Caos, perchè Sophia lo ha nominato”.
“Ora, quando accaddero queste cose, Egli creò per se stesso un grande carro con quattro facce con un gran numero di angeli e cherubini per rendergli servizio, con arpe e cetre”.
“E Sophia prese sua figlia Zoe e la fece sedere alla sua destra per insegnarle tutte le cose che esistono nell’ottavo cielo. E pose alla sua sinistra l’angelo d’ira. Da quel giorno la sua destra è stata chiamata Zoe e la sua sinistra è diventata il modello di ingiustizia del Regno di Autorità. E fu il primo tempo in cui vennero in essere”.
“Ora, quando lo vide Yaldabaoth in tutta la sua gloria e la sua altezza, lo ha invidiato e l’invidia è diventata un prodotto androgino e questo fu l’inizio dell’invidia e l’invidia ha generato morte. E la morte ha generato la sua prole e diede a ciascuno di loro carico del suo cielo. e tutti i cieli del Caos divennero pieni del loro numero”.
“Ma è stato per volontà del Padre della totalità che tutte queste cose sono venute in essere, secondo il modello di tutte le cose di cui sopra, in modo che il numero del Caos potesse essere completato”.
“Ecco, io vi ho insegnato tutto sul modello dei Governanti e sul modo in cui è stato generato e sul loro Padre e sul loro Cosmo”.
Ma io dissi: “Signore, anche io appartengo alla loro loro materia?”
“Tu e la tua discendenza appartenete al Padre che esiste fin dal principio. E’ da questa altezza, da questa luce imperitura, che le vostre anime sono venute. Per questo motivo, le Autorità non possono avvicinarsi a voi, a causa dello Spirito di Verità e tutti coloro che sono venuti a conoscenza di questa via esistono immortali nel mezzo dell’umanità dei mortali. Ma questo seme non si manifesta ora”.
“Piuttosto, sarà manifesto tra tre generazioni. Egli ha allontanato da voi il legame con l’errore delle Autorità”.
Allora ho detto: “Signore, quanto tempo ancora?”
Egli mi disse: “Quando il vero essere umano si manifesta in una forma modellata dallo Spirito di Verità che il Padre ha mandato”.
“Dopo che uno avrà insegnato loro ogni cosa. Ed egli li ungerà nel crisma della vita eterna, che gli fu dato dalla generazione non dominata”.
“Poi il pensiero cieco sarà gettato fuori da loro ed essi calpesteranno sotto i piedi la morte delle Autorità. Ed essi saliranno verso la luce che non ha limiti”.
“Allora le autorità cederanno la loro Era. E i loro angeli piangeranno la loro distruzione. E i loro demoni si lamenteranno della loro morte”.
“Allora tutti i figli della Luce conosceranno la Verità e la loro radice nella Verità e il Padre della Totalità e dello Spirito Santo. Diranno tutti con una sola voce: “La verità del Padre è giusta, e il Figlio è sopra totalità. E da parte di tutti nei secoli dei secoli, Santo, Santo, Santo, Amen”.
Vi invio questo scritto affinchè siate informati sulla realtà di queste Potenze.
Il loro grande Dio, reso cieco a causa della sua ignoranza e della sua arroganza, ha detto: “Io sono l’unico Dio, non vi è nessun altro al di fuori di me”.
Questa affermazione raggiunse l’Eone Incorruttibile dal quale uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samael, tu sei il dio dei ciechi !”.
I suoi pensieri erano ciechi e, avendo lanciato la sua Potenza, la bestemmia aveva parlato.
Egli ha imitato sua Madre fin nel Caos e nell’Abisso, attraverso la Pistis Sophia, ed ha fondato la sua progenie, ciascuno secondo il suo potere, avendo come modello gli Eoni che sono nella regione superiore, perchè le cose visibili erano copiate ed inventate dall’Invisibile.
Come l’Incorruttibilità guardò in basso nelle regioni delle acque, la sua immagine apparve nelle acque e le autorità delle tenebre si innamorarono di lei, ma non poterono impadronirsi di tale immagine, a causa della loro debolezza perchè “quelli dell’anima” (mpsychikos) non potevano impadronirsi di “quelli dello spirito” (mpneumatikos), perchè erano al di sotto e l’immagine proveniva dall’alto.
Per questo motivo, l’Incorruttibilità, guardando verso il basso, avrebbe potuto congiungere la totalità con la luce, secondo la volontà del Padre.
Allora i Governanti (gli Arconti) cospirarono e dissero: “venite, creiamo un essere umano con la polvere della terra” e modellarono la loro creatura come uno fatto interamente di terra.
I Governanti presero un po’ di terra e modellarono la loro creatura secondo il loro corpo e secondo l’immagine del Dio che era apparsa loro nelle acque.
A causa della loro impotenza non capivano la potenza del Dio: soffiarono sull’uomo, ma questo non poteva vivere a causa della loro impotenza e rimase sulla terra per molti giorni.
Insistettero come venti impetuosi per far acquisire all’uomo l’immagine che era apparsa loro nelle acque, ma non conoscevano l’identità del suo potere.
Ora, tutte queste cose avvennero per volontà del Padre della Totalità.
Successivamente lo Spirito vide l’uomo che giaceva sulla terra e scese dalla regione adamantina e venne ad abitare in lui che divenne un’anima vivente.
Egli ebbe il nome Adamo da quando cominciò a muoversi sulla terra ed una voce venne dall’Incorruttibilità per dargli assistenza.
I Governanti radunarono tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo e li portarono ad Adamo per vedere che nome Adamo avrebbe dato loro, poichè egli aveva il potere di dare il nome a tutti gli uccelli ed a tutti gli animali.
Presero Adamo e lo posero in un giardino che avrebbe potuto coltivare e vegliarono su di lui.
I Governanti dettero ad Adamo questo comando: “Tu puoi mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non puoi mangiare ne toccare. Il giorno che mangiassi da esso, conoscerai la morte”.
Essi non capivano quello che gli avevano comandato. Hanno parlato in questo modo per la volontà del Padre e consideravano Adamo come uno fatto solo di materia.
I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero “venite, portiamo il sonno ad Adamo” ed egli si addormentò, ma il sonno che avevano portato su di lui era l’ignoranza.
Aprirono un suo lato e fecero sorgere una donna vivente e ricoprirono questo lato con un po’ di carne ed Adamo venne ad essere interamente di anima (mpsychikos).
E la donna spirituale venne da lui e parlò con lui dicendo: “Alzati Adamo !”.
Lui, quando la vide disse: “Sei tu che mi hai dato la vita e ti chiamerai Madre dei Viventi – perchè è lei che è mia madre, è lei che è il medico e la donna, è lei che ha partorito”.
Poi i governanti si avvicinarono a loro e quando videro la donna parlare con lui, furono presi da grande turbamento e si innammorarono di lei e si dissero l’un l’altro: “venite, seminiamo il nostro seme in lei” e lei rideva per la loro insensatezza e la loro cecità.
Nelle loro grinfie divenne un albero e lasciò la sua ombra su di loro, che l’avevano contaminata vergognosamente. E contaminarono anche la sua voce e si resero passibili di condanna da parte dello loro creatura modellata secondo la loro forma e la loro immagine.
Poi venne un essere spirituale (mpsychikos), l’istruttore, il Serpente e disse loro: “Cosa vi è stato comandato? Potete mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non potete mangiare?”
La donna carnale rispose “non solo ci è stato detto di non mangiare, ma anche di non toccare, perchè, se lo facessimo, conosceremo la morte”.
Ed il Serpente, l’istruttore disse: “voi non morirete. Vi è stato detto questo per gelosia. Piuttosto i vostri occhi si apriranno, diventerete come Dio e conoscerete il Bene ed il Male”.
E l’istruttore fu portato via dal Serpente e la donna rimase sola sulla terra.
La donna carnale prese un frutto dall’albero e lo mangiò e ne diede al marito ed a se stessa ed a “quelli dell’anima” (am-psychikos) e la loro carenza si mostrò nella loro ignoranza e riconobbero di essere nudi nello spirituale (a-pneumatikon) e presero foglie di fico e le legarono sui loro fianchi.
Poi il Grande Sovrano venne e disse “Adamo, dove sei?”. Non sapeva quello che era successo.
E l’uomo disse: “Ho udito la tua voce e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto”.
Il sovrano disse: “perchè ti devi nascondere? Forse hai mangiato dal solo albero da cui ti avevo comandato di non mangiare?”
Adamo disse: “La donna che mi hai dato lo ha dato a me ed io ne ho mangiato”.
E l’Arrogate maledisse la donna.
La donna disse: “E’ stato il Serpente che mi ha portato fuori strada ed io ho mangiato”.
Non sapeva che il Serpente era la sua forma modellata.
Da quel giorno il Serpente cadde nella maledizione dell’Autorità, finchè non fosse venuto l’essere umano perfetto (pteleios nrome) e la maledizione sarebbe cessata.
I Governati presero Adamo e lo gettarono fuori dal giardino insieme a sua moglie ed anche loro caddero sotto la maledizione.
E gettarono tutta l’umanità in grandi distrazioni e grandi difficoltà, in modo che il genere umano fosse occupato in cose terrene e non poteva dedicarsi allo Spirito Santo.
Dopo queste cose, la donna partorì Caino, il loro figlio, e Caino coltivava la terra. Allora Adamo conobbe ancora la donna che rimase di nuovo incinta e partorì Abele e Abele era un pastore di pecore.
Caino offrì a Dio i prodotti della terra, ma Abele offrì alcuni dei suoi agnelli.
Dio gradì l’offerta di Abele, ma non accettò le offerte votive di Caino ed il carnale Caino uccise suo fratello.
E Dio disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?”
Egli rispose e disse: “Sono io, allora, il custode di mio fratello?”
Dio disse a Caino: “Sento la voce del sangue di tuo fratello che grida a me e tu hai peccato. Tornerò da voi. Chiunque ucciderà Caino subirà sette vendette e tu vivrai gemendo e tremando sulla terra”.
Adamo conobbe nuovamente Eva e lei rimase incinta e partorì Seth ad Adamo. E lei disse: “Ho fatto nascere un altro essere umano attraverso Dio che prenda il posto di Abele”.
Ancora una volta Eva rimase incinta e partorì Norea e disse: “Egli ha generato in me una vergine come assistenza per molte generazioni di esseri umani. Lei è la vergine per la quale i poteri non si contamineranno”.
Poi gli esseri umani cominciarono a moltiplicarsi e migliorare.
I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero: “Venite, creiamo un diluvio con le nostre mani e cancelliamo tutto ciò che è di carne, da essere umano a belva”.
Ma, quando il Sovrano dei Poteri venne a sapere del loro piano, disse a Noè: “Fatti un’Arca da qualche legno che non marcisce e nasconditi in essa, tu ed i tuoi figli e le bestie e gli uccelli del cielo, dal piccolo al grande” – poi la mise sul monte Sir.
Norea venne da lui desiderando salire sull’Arca e, quando lui non glielo permise, soffiò sull’Arca e la incendiò ed egli fece di nuovo l’Arca, per una seconda volta.
I Governanti si recano da lei per portarla fuori strada ed il più grande tra loro disse: “La tua madre Eva è venuta da noi”.
Ma Norea si rivolse a loro e disse loro: “Voi siete i dominatori delle tenebre. Voi siete maledetti. Mia madre non lo sapeva. Io non provengo da voi, ma è dall’Alto che io sono venuta”.
L’Arrogante si trasformò nel suo potere ed il suo volto divenne come nero. Egli ha agito con audacia verso di lei e disse: “E’ necessario che tu renda un servizio a noi, come tua madre Eva”.
Ma Norea gridò a gran voce fino al Santo, il Dio della Totalità: “Salvami dai governanti di ingiustizia e salvami dalle loro grinfie – in una volta!”.
Il Grande Angelo scese dal cielo e le disse: “Perchè piangi fino a Dio, perchè ti comporti così coraggiosamente verso lo Spirito Santo?”
Norea disse: “Chi sei?”. I Governanti di ingiustizia si erano ritirati da lei.
L’Angelo disse: “Io sono Eleleth (sagacia), l’Angelo Grande che sta alla presenza dello Spirito Santo. Sono stato mandato a parlare con voi ed a risparmiarvi dalle mani dei fuorilegge. E ti guiderò per la tua strada”.
Non posso parlare del potere dell’Angelo. Il suo aspetto è come oro fino ed il suo vestito è come la neve. La mia bocca non può sopportare di parlare del suo potere e dell’aspetto del suo volto.
Eleleth, il Grande Angelo, mi ha parlato. “Questo sono io. Io sono uno dei quattro luminari che stanno alla presenza del Grande Spirito Invisibile. Questi Governanti non hanno alcun potere su di te. Nessuno di loro ha potere contro la radice della Verità. Questa radice apparirà nei secoli finali e regnerà sulla loro autorità. E queste autorità non possono contaminare voi e questa generazione. La vostra residenza è nell’incorruttibilità, dove lo Spirito Virginale (ppneuma m-parthenikon) dimora, superiore alle autorità del Caos e del loro Cosmo.
Ma io dissi: “Signore, insegnami sulla potenza di queste autorità, come sono venuti in essere, da quale materia, da quale realtà e chi ha creato loro ed il loro potere”.
Ed Eleleth, il grande Angelo, mi parlò: “Entro illimitati Eoni, abita l’Incorruttibilità. Sophia, chiamata Pistis, ha voluto creare qualcosa da sola, senza consorte ed il suo prodotto ha creato immagini celesti”.
“Un velo esiste tra le cose di sopra e gli Eoni di sotto e l’ombra è nata sotto il velo e l’ombra è diventata la materia e l’ombra è stata lanciata a parte. E ciò che Ella fece è diventato un prodotto in materia, come un aborto spontaneo.
E prese la sua forma dall’ombra ed è diventato una Bestia Arrogante che assomiglia ad un leone. Ed è androgino, perchè è dalla materia che proviene”.
“Aprì gli occhi e vide un grande quantità di materia senza limiti, ed egli divenne arrogante, dicendo: “Sono io che sono Dio, e non c’è nessun altro a parte me”.
“Avendo detto questo, egli peccò contro l’Interezza e, dall’alto Regno dell’Autorità, uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samel, tu sei il dio dei ciechi”.
“Ed Egli disse: “Se ogni cosa esiste prima di me, lascia che si manifesti a me” e subito Sophia stese il dito e mise la Luce nella materia e lo perseguitò fin giù, nelle regioni del Caos. Ed Ella tornò su, fino alla sua Luce”.
“Questo sovrano, essendo androgino, ha creato per sé un grande Eone, una grandezza senza limiti. E pensò di creare progenie per se stesso. E ha creato per sé sette figli, androgini proprio come il loro padre”.
“Ed egli disse alla sua discendenza: “Sono io che sono il dio della totalità”.
“E Zoe, la figlia di Pistis Sophia, gridò e disse: “Ti sbagli, Sakla!”. Il cui vero nome è Yaldabaoth. Ella soffiò sulla sua faccia ed il suo respiro è diventato per lei come un angelo di fuoco e quest’angelo legò Yaldabaoth e lo precipitò giù nel Tartaro, sotto l’Abisso”.
“Ora, quando la sua prole Sabaoth vide il potere di quell’angelo, si pentì e condannò suo padre e sua madre, la materia”.
“Lui la detestava e cantava canzoni di lode fino a Sophia e sua figlia Zoe. E Sophia e Zoe lo hanno preso e portato fino al settimo cielo, sotto il velo tra il sopra ed il sotto. Ed Egli è chiamato il Dio dei poteri, degli eserciti, poichè egli è al di sopra dei Poteri del Caos, perchè Sophia lo ha nominato”.
“Ora, quando accaddero queste cose, Egli creò per se stesso un grande carro con quattro facce con un gran numero di angeli e cherubini per rendergli servizio, con arpe e cetre”.
“E Sophia prese sua figlia Zoe e la fece sedere alla sua destra per insegnarle tutte le cose che esistono nell’ottavo cielo. E pose alla sua sinistra l’angelo d’ira. Da quel giorno la sua destra è stata chiamata Zoe e la sua sinistra è diventata il modello di ingiustizia del Regno di Autorità. E fu il primo tempo in cui vennero in essere”.
“Ora, quando lo vide Yaldabaoth in tutta la sua gloria e la sua altezza, lo ha invidiato e l’invidia è diventata un prodotto androgino e questo fu l’inizio dell’invidia e l’invidia ha generato morte. E la morte ha generato la sua prole e diede a ciascuno di loro carico del suo cielo. e tutti i cieli del Caos divennero pieni del loro numero”.
“Ma è stato per volontà del Padre della totalità che tutte queste cose sono venute in essere, secondo il modello di tutte le cose di cui sopra, in modo che il numero del Caos potesse essere completato”.
“Ecco, io vi ho insegnato tutto sul modello dei Governanti e sul modo in cui è stato generato e sul loro Padre e sul loro Cosmo”.
Ma io dissi: “Signore, anche io appartengo alla loro loro materia?”
“Tu e la tua discendenza appartenete al Padre che esiste fin dal principio. E’ da questa altezza, da questa luce imperitura, che le vostre anime sono venute. Per questo motivo, le Autorità non possono avvicinarsi a voi, a causa dello Spirito di Verità e tutti coloro che sono venuti a conoscenza di questa via esistono immortali nel mezzo dell’umanità dei mortali. Ma questo seme non si manifesta ora”.
“Piuttosto, sarà manifesto tra tre generazioni. Egli ha allontanato da voi il legame con l’errore delle Autorità”.
Allora ho detto: “Signore, quanto tempo ancora?”
Egli mi disse: “Quando il vero essere umano si manifesta in una forma modellata dallo Spirito di Verità che il Padre ha mandato”.
“Dopo che uno avrà insegnato loro ogni cosa. Ed egli li ungerà nel crisma della vita eterna, che gli fu dato dalla generazione non dominata”.
“Poi il pensiero cieco sarà gettato fuori da loro ed essi calpesteranno sotto i piedi la morte delle Autorità. Ed essi saliranno verso la luce che non ha limiti”.
“Allora le autorità cederanno la loro Era. E i loro angeli piangeranno la loro distruzione. E i loro demoni si lamenteranno della loro morte”.
“Allora tutti i figli della Luce conosceranno la Verità e la loro radice nella Verità e il Padre della Totalità e dello Spirito Santo. Diranno tutti con una sola voce: “La verità del Padre è giusta, e il Figlio è sopra totalità. E da parte di tutti nei secoli dei secoli, Santo, Santo, Santo, Amen”.
Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.» Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?» Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.»
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