DIARIO

In occasione dell’incontro dal 10 al 12 ottobre
Presso il circo Massimo
Lettera strettamente personale per alcune centinaia di migliaia di esseri umani in viaggio verso Roma, con cinque invisibili stelle sulla fronte
Caro Beppe e cari ragazzi,
nel porgervi il mio benvenuto in questa “città dolente”, vorrei comunicarvi una semplice ipotesi.
Pensate se Cappuccetto Rosso si mettesse in testa di diventare presidente dei lupi, con l’intento di convincerli a non sbranare più gli agnelli. Il lodevole e coraggioso intento non riuscirebbe certo a cambiare le caratteristiche di inavvicinabilità, da parte di chiunque di UNO Stato che offre ai suoi figli una piccola scatola sulla quale è evidente la scritta QUESTO PRODOTTO TI UCCIDE.
Roma ad esempio sarebbe una città colma di bellezza se non morissero ogni giorno circa 1200 PERSONE per via del monossido di carbonio che si sprigiona dalle automobili.
Calcolate che per ogni 1000 cittadini si contano circa 706 automobili. L’ingegnosa trovata al servizio dei petrolieri consiste nel fatto che le 1200 morti giornaliere avvengono in differita di una ventina di anni.
Occorrono infatti almeno vent’anni di fedele adesione al fumo per garantire il sorgere spietato del tumore. Verranno dunque processati tra vent’anni sindaci e giunte oggi più o MENO consapevolmente criminali?
Mi era capitato di dire a Berlinguer, DURANTE una festa dell’Unità del 1976 in un parco di via Appia Nuova, che quando un partito come il suo andasse al potere, sarebbe simile a un treno che ottiene di poter fruire di tutti i binari del mondo ma scopre quasi subito che le sue ruote sono più larghe dei binari di circa venti centimetri il che determina la struggente condizione che più la motrice si muove più rimane ferma.
Si dimentica con troppa disinvoltura che Hitler e Mussolini erano socialisti e perfino l’ingiustamente celebrato Napoleone Bonaparte se ne andava in giro ogni notte durante la rivoluzione a scrivere sui muri “Impiccheremo l’ultimo Papa con le budella dell’ultimo re.” E dopo vent’anni si è autoincoronato Imperatore.
Durante il nostro ultimo incontro vi avevo proposto di lasciare in parlamento cinque PERSONE intelligenti per prendere appunti su quello che accadeva in aula e tutti voi spargervi nelle vie, nei bar, nei supermercati e, a contatto quotidiano con la gente, scoprire in voi una energia nuova, incapace di piegarsi sotto il peso ottuso e cinico del Potere.
Non sarà mai la quantità a rendervi forti, neppure quella plebiscitaria e ingenue dei voti, ma piuttosto la chiarezza con cui andrete formulando il proposito decisivo di nutrire tutti gli esseri umani e dare a ognuno di loro un’abitazione.
PARTE di lì una nuova umanità, affrancata, grazie all’impiego nella produzione di macchine e robot, dall’ossessione di doversi procurare cibo e letto sicuri, magari scoprendo che attualmente SOLOl’ergastolo è in grado di garantirli.
Nella pratica ininterrotta del gioco ogni bambino scopre la potenza del vivere. Dedicare al gioco della vita la massima parte del tempo rende tutti veramente produttivi.
Meglio cercare il cibo che illudersi di poter cercare un qualsiasi lavoro. Oggi come ieri e l’altro ieri al massimo si può trovare qualche bieca FORMA di spietato sfruttamento ma l’obbligo di lavorare dalle otto alle dieci ore al giorno per fortuna mai più.
“Le macchine permetteranno finalmente a tutti gli abitanti del pianeta di godersi il tempo del vivere e perfino la morte, dopo una vita veramente vissuta apparirà a ognuno naturale e benvenuta.” ( Herbert Marshall McLuhan Il villaggio globale 1968 )
Entriamo trionfalmente grazie anche al vostro talento tattico nell’era dell’Automazione, realtà finalmente capace di nutrire e ospitare tutti gli abitanti del Pianeta. Per quanto riguarda il cibo si potrebbe iniziare dalle migliaia di tonnellate nelle navi di frumento che ogni anno insieme ad altrettante migliaia di tonnellate di canna da zucchero vengono inabissate nell’Oceano pacifico per consentire ai prezzi di rimanere ALL’ALTEZZA.
L’international Press Agency comunica che più di un miliardo di tonnellate di cibo vengono sprecate e distrutte ogni anno.
Benvenuti dunque a Roma, città in cui, tra una battuta e l’altra, tra lo scherno e la sfida, il pranzo a casa o in trattoria rappresenta fortunatamente il punto massimo di una cultura popolare.
Oggi più che mai, abbandonando le oscenità che caratterizzano una gestione sociale dei Burocrati e avviandosi in questa nuova società di Tecnocrati, certamente MENO spietata, è divenuto necessario dare una risposta certa e permanente a una comunità umana rispettata nei suoi bisogni più elementari: cibo e abitazione.
Il mio più profondo augurio è che gli argomenti trattati in questo incontro non riguardino tanto le nefandezze del regime, quanto una descrizione precisa di come organizzare una società a misura di Essere Umano.
E’ divenuto severamente importante scatenare l’immaginario di una Umanità finalmente in grado di vivere e non solo di esistere.
Un abbraccio infantile come stupendamente infantile è giusto che sia ogni movimento come il Vostro, orientato verso il continente della vita.
Purché sempre di movimento si tratti e non di stagnante riformismo.
Beppe ha promesso di venirmi a trovare. Venite tutti, ma, vi raccomando, a gruppi non superiori alle 1000 presenze.
Silvano Agosti
LE SETTANTASETTE RAGIONI CHE SONO ALLA BASE DELLA RICHIESTA
ALL’U.n.e.s.c.o e alle Nazioni Unite di nominare l’Essere Umano “PATRIMONIO DELL’UMANITA’”
Sette anni sono ormai trascorsi da quando ho inviato alla sede centrale di Roma dell’U.N.E.S.C.O all’attenzione del dott. Professor Giovanni Puglisi, Presidente e responsabile della commissione italiana in Piazza Firenze 27 Roma, una richiesta ufficiale anche a nome di alcune migliaia di iscritti al mio Blog, ma soprattutto a nome dell’intera Umanità, di nominare L’Essere Umano “Patrimonio dell’Umanità”. Per celebrare questi sette anni di indifferenza nei confronti di questa richiesta, ho deciso di illustrare nel mio diario a partire da oggi le 77 ragioni che la motivano, con preghiera di comunicarle nel Web, e di meditarne almeno una ogni giorno.
Ne pubblicherò altre 7 ogni domenica per 10 settimane.
DECIMA SETTIMANA
SETTANTUNESIMA RAGIONE
Non dimenticare che la maggior truffa che hai subito dall’infanzia è “farti confondere la vita con l’esistenza”. La sola esistenza riguarda gli oggetti inanimati mentre a te la Natura ha offerto la vita. L’esistenza è fatta di pochi eventi che si ripetono giorno dopo giorno, mentre la vita è caratterizzata dal continuo movimento del “fare” e dello “scoprire”.
SETTANTADUESIMA RAGIONE
Ogni essere vivente ha il diritto di vivere se stesso al massimo livello delle proprie reali qualità. Più si conosce la meraviglia del proprio Essere, più ci si impossessa con fierezza delle proprie capacità vitali e delle caratteristiche meravigliose dell’Universo che ci circonda.  In questo modo maggiore sarà l’energia con cui vivremo la nuova condizione di Patrimonio dell’Umanità.
SETTANTATRESIMA RAGIONE
Se ogni Essere Umano viene visto nello splendore delle possibilità che porta in sé e che si rivelano fin dalla nascita, non può che essere nominato e rispettato come Patrimonio dell’Umanità. Un conto è tagliare la testa a un prigioniero inerme, il che appartiene alla massima criminale ferocia, altra cosa sarebbe se questa testa mozzata appartenesse a un essere nominato Patrimonio  dell’Umanità. In questo caso  sarebbe evidente nell’esecutore oltre alla feroce criminalità, l’estrema imbecillità e ignoranza relativa al valore che sta distruggendo.
SETTANTAQUATTRESIMA RAGIONE
Non si può accettare che un grande capolavoro dell’Arte venga utilizzato come oggetto servendosi magari di una seconda e ignota Pietà di Michelangelo come attaccapanni in un Bar o addirittura come restauro di una finestra per contrastare il freddo dell’inverno. Tra i maggiori diritti dunque per ognuno c’è il rispetto del suo effettivo valore.
SETTANTACINQUESIMA RAGIONE
Mai essere vivente, a PARTE gli animali di allevameno, è stato più depredato della sua libertà di quanto sia accaduto nel corso della storia all’Essere Umano.     La nostra richiesta di nominarlo Patrimonio dell’Umanità tende soprattutto a comunicare al vicino di casa che invece di essere fiero del suo ruolo di Ragioniere, meglio sarebbe scoprire il suo immenso valore di Patrimonio dell’Umanità.
SETTANTASEIESIMA RA
GIONE
Anche la differenza tra l’Essere Umano Donna e l’Essere umano Uomo trova nella nomina universale di Patrimonio dell’Umanità un po’ di riposo dalla conflittualità delle due visioni del mondo.   L’abisso femminile del  perpetuare la vita si accosterà all’abisso maschile di perpetuarne insieme la difesa e le qualità.
SETTANTASETTESIMA RAGIONE
Qualsiasi sia la tua condizione, caro Silvano o caro Essere Umano, è fondamentale che ognuno scopra, prima di ogni altra cosa, qual è la sua personale responsabilità per cio’ che accade e per cio’ che non accade.
P.S.: RICORDATI CHE DEVI VIVERE
Si consiglia si prendere atto che recentemente è apparso questo documento.