Altri sbarchi, l’ira della Marina: “Non ce la facciamo proprio più”
CRONACA, NEWSlug 28, 2013
Lo sfogo del Comandante della ‘Sirio’: Il compito principale è quello di tutelare la salvaguardia degli equipaggi dei mercantili italiani
28 lug – Adesso i clandestini hanno anche i numeri di telefono satellitari delle Capitanerie di Porto. Così, quando arrivano nelle acque territoriali italiane sono loro stessi a chiedere aiuto per essere soccorsi e trainati a terra.
La Marina militare non ci sta: “Siamo stanchi di fare questo lavoro, non è il nostro compito”. Perché, cosa accade? “Spesso e volentieri le Capitanerie, la Finanza, i Carabinieri o la Polizia sono costretti a chiedere l’intervento della Marina perché la richiesta di soccorso arriva dal mare aperto”
Ormai, insomma, i clandestini conoscono tutti i trucchetti per aggirare le nostre leggi.. Oltre ai numerosi appelli, troppo spesso inascoltati, lanciati al Governo dai tantissimi cittadini (costretti ad accedere ai servizi sociali, asili nido e case popolari dopo gli stranieri), ora anche le forze armate chiedono interventi innovativi, chissà cosa penserà la ministra Kyenge, la quale ritiene che bisogna abrogare il reato di clandestinità.
“Il nostro compito principale è quello di tutelare la salvaguardia degli equipaggi dei mercantili italiani”, si lamenta il comandante della “Sirio”, una delle navi che fanno parte della nostra flotta militare, Emanuele Di Franco. Solo la missione secondaria è quella di “intervenire in caso di difficoltà delle imbarcazioni”.
Nelle ultime settimane, l’Italia è stata oggetto di una vera invasione migratoria. Migliaia i clandestini che, dopo essere soccorsi, vengono smistati dalle nostre autorità nei vari centri di accoglienza del Paese; strutture ormai al collasso e dalle pessime condizioni igienico sanitarie.
E, quotidianamente, avanzano senza sosta decine di natanti verso il Canale di Sicilia. Anche ieri, altre centinaia di nordafricani sono stati soccorsi dalle motovedette della Capitaneria di porto.
Giuseppe Sarra – ilgiornaleditalia.org
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