Cagliari – 1000 trappole distrutte e foglio di via per i bracconieri. Iniziati i campi antibracconaggio del CABS
Intervento deciso della Questura di Cagliari: bosco vietato ai cacciatori di frodo già noti
GEAPRESS – Ha avuto inizio in questi giorni il campo di lavoro organizzato dal CABS per il contrasto dell’uccellagione nelle aree del Sulcis e del Sarrabus, in provincia di Cagliari.
Volontari provenienti da ogni parte d’Italia stanno percorrendo i sentieri realizzati dagli uccellatori nella macchia mediterranea per la cattura di piccoli uccelli che verranno poi confezionati e surgelati per essere venduti durante le festività natalizie. Nei lacci e nelle reti finiscono prevalentemente specie cacciabili come tordi e merli, ma la mancanza di selettività di questi mezzi di cattura fa si che vengano presi anche uccelli particolarmente protetti, come i pettirossi.
Il fenomeno, spiega il comunicato dei protezionisti, è fortunatamente diminuito negli ultimi anni grazie all’impegno del CABS, che ha provveduto a far denunciare decine di uccellatori con riprese filmate o in posti di blocco realizzati dalla Compagnia di Cagliari dell’Arma dei Carabinieri. Di grande importanza, inoltre, il fatto che la Questura di Cagliari abbia accolto molte delle documentate proposte formulate dal CABS affinché venisse interdetta ad alcuni uccellatori del Comune di Capoterra la frequentazione delle aree boschive dei Comuni di Uta, Assemini e Pula. La Questura ha disposto nei loro confronti l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via. In tal modo questi soggetti, che vivevano dei proventi illeciti e si erano in alcuni casi lasciati andare a minacce o atti di violenza verso i volontari, sono stati allontanati dalle aree prescelte.
Nonostante tali progressi in questi giorni i volontari hanno individuato nell’area protetta del Gutturu Mannu enormi sentieri realizzati dagli uccellatori. Nelle giornate di sabato e domenica il CABS, in collaborazione con i volontari cagliaritani della LAV (Lega Antivivisezione) e del Gruppo Antispecista hanno provveduto alla bonifica di due di questi sentieri. Sono stati complessivamente distrutti circa mille lacci in crine e nylon, sia di pianta che di terra. Sono stati liberati due tordi ritrovati ancora in vita (video). Altri cinque tordi sono stati ritrovati impiccati e privi di vita insieme ad un pettirosso. Sono stati distrutti anche alcuni cavetti metallici per la cattura di cinghiali.
L’attività antibracconaggio proseguirà nelle prossime settimane.
© Copyright GeaPress – Tutti i diritti riservati
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Volontari provenienti da ogni parte d’Italia stanno percorrendo i sentieri realizzati dagli uccellatori nella macchia mediterranea per la cattura di piccoli uccelli che verranno poi confezionati e surgelati per essere venduti durante le festività natalizie. Nei lacci e nelle reti finiscono prevalentemente specie cacciabili come tordi e merli, ma la mancanza di selettività di questi mezzi di cattura fa si che vengano presi anche uccelli particolarmente protetti, come i pettirossi.
Il fenomeno, spiega il comunicato dei protezionisti, è fortunatamente diminuito negli ultimi anni grazie all’impegno del CABS, che ha provveduto a far denunciare decine di uccellatori con riprese filmate o in posti di blocco realizzati dalla Compagnia di Cagliari dell’Arma dei Carabinieri. Di grande importanza, inoltre, il fatto che la Questura di Cagliari abbia accolto molte delle documentate proposte formulate dal CABS affinché venisse interdetta ad alcuni uccellatori del Comune di Capoterra la frequentazione delle aree boschive dei Comuni di Uta, Assemini e Pula. La Questura ha disposto nei loro confronti l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via. In tal modo questi soggetti, che vivevano dei proventi illeciti e si erano in alcuni casi lasciati andare a minacce o atti di violenza verso i volontari, sono stati allontanati dalle aree prescelte.
Nonostante tali progressi in questi giorni i volontari hanno individuato nell’area protetta del Gutturu Mannu enormi sentieri realizzati dagli uccellatori. Nelle giornate di sabato e domenica il CABS, in collaborazione con i volontari cagliaritani della LAV (Lega Antivivisezione) e del Gruppo Antispecista hanno provveduto alla bonifica di due di questi sentieri. Sono stati complessivamente distrutti circa mille lacci in crine e nylon, sia di pianta che di terra. Sono stati liberati due tordi ritrovati ancora in vita (video). Altri cinque tordi sono stati ritrovati impiccati e privi di vita insieme ad un pettirosso. Sono stati distrutti anche alcuni cavetti metallici per la cattura di cinghiali.
L’attività antibracconaggio proseguirà nelle prossime settimane.
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