venerdì 27 settembre 2013
questa gente è stata incriminata perche ancora detta legge
Solito intervento a gamba tesa del FMI: No all’abolizione dell’Imu
Pubblicato da ImolaOggiECONOMIA, NEWSset 27, 2013
fmi27 SETT – Il Fondo monetario internazionale bacchetta l’Italia: l’abolizione dell’Imu sulla prima casa “compromette gli obiettivi sui conti”, mentre fa poco per la ripresa. L’istituzione di Washington chiede di fatto di rimetterla usando la service tax: deve coprire “anche le prime case”. Sottolinea inoltre che “le tensioni tra i partner della coalizione di governo rappresentano un rischio chiave alle prospettive economiche”.
In Italia, sempre secondo il fondo monetario, si profila una “ripresa modesta” a partire dal finale del 2013, che comunque si chiuderà con un calo dell’1,8 per cento del Pil. Nel 2014 si assisterà ad un recupero dello 0,7 per cento dopo “quasi due anni di recessione”. Cifre contenute nel rapporto pubblicato oggi sulle conclusioni del direttorio sulla missione di ispezione in Italia, dove si legge, tra le altre cose: “A partire dal tardo 2013 è attesa una ripresa modesta, sostenuta dalle esportazioni. I maggiori rischi a carico di queste prospettive derivano dalle marce indietro della politiche e dalle debolezze delle banche”.
Poi il tema dolente della disoccupazione. Superando il 12% la disoccupazione in Italia ha raggiunto “i massimi dal dopoguerra”, ha avvertito il Fondo monetario internazionale, e “tra i giovani sfiora il 40%”. Nel rapporto pubblicato dal 10,7 per cento del 2012 viene prevista una disoccupazione al 12,5 per cento sull’insieme del 2013, e solo una limatura al 12,4 per cento nel 2014.
“I direttori del Fmi – si legge – hanno accolto positivamente il pacchetto di misure su crescita e lavoro varato in estate, ma hanno avvertito che servono ulteriori riforme per rafforzare la produttività e aumentare il tasso di occupazione, specialmente tra i giovani e le donne”.
In particolare viene suggerito di “semplificare i contratti, decentralizzare i processi di formazione dei salari e ridurre il cuneo fiscale”. Infine il board del Fmi ricorda il ruolo chiave che spetta alla riforma del sistema giudiziario per migliorare il contesto in cui operano le imprese.
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