domenica 29 settembre 2013
LETTA
Anno 2011 – Enrico Letta ammette il colpo di mano sulla sovranità monetaria
Pubblicato da ImolaOggiPOLITICA, Videoset 29, 2013
.. è stata una svolta nella politica monetaria ed economica, questo ha voluto dire disaccoppiare, separare, ciò che un tempo -invece- era unito .. la politica monetaria la fa la banca di Italia e la politica economica la fa il governo ..
.. questo vuol dire che la banca di Italia non era più costretta comprare tutte le emissioni di titoli di debito che faceva il tesoro..
.. la banca di Italia non era più costretta a emettere moneta (ndr: funzione di “prestatore di ultima istanza” per non fare aumentare il tasso offerto per interesse a chi compra i titoli di stato se manca un offerta alle aste sul mercato primario, che è quello di prima contrattazione, in particolare se il tasso di interesse supera una soglia concordata tra banca di Italia e ministero del tesoro) per riuscire a coprire ciò che il tesoro faceva ..
.. questo voleva dire responsabilizzare di più il tesoro e soprattutto voleva dire abbattere tentare di abbattere l’inflazione .. l’effetto fu che sull’inflazione questa operazione riuscì..
.. infatti l’inflazione dal 20% andò a finire al 5,4%.. sul terreno del contenimento della spesa pubblica ci vollero invece politiche successive .. perché quella decisione evidentemente non fu sufficiente .. se non ci fosse stata quella decisione innanzitutto non saremmo entrati nella moneta unica .. perché la separazione e la autonomia della politica monetaria è uno dei crismi da cui è nato il trattato di Maastricht (*) e quindi da cui oggi vive la moneta unica europea.
Oggi è importante e fondamentale .. anzi viene riscoperto questo ragionamento perché durante la crisi finanziaria ultima gli Stati membri hanno chiesto alla BCE di comprare obbligatoriamente i titoli di Stato e la BCE lo ha fatto in parte .. in parte questo dibattito è aperto .. quindi è una questione oggi completamente di attualità .. [la BCE ha rifinanziato prevalentemente le banche nazionali sotto il vincolo di obbligazioni garantite per la nostra parte dallo Stato Italiano che alla scadenza di tre anni si obbliga a coprire la restituzione con nuovi titoli pubblici se la banca nazionale non pagasse. Ma la Banca preleva denaro allo 0,5% mentre lo Stato Italiano paga circa -mediamente- sui titoli emessi il 5% ma in presenza di azioni di speculazione internazionale tale tasso potrebbe salire, mentre il Giappone o l'Inghilterra, o un generico Stato a moneta sovrana paga circa 1% nel periodo attuale:
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