domenica 15 settembre 2013
Cosa è la scienza dell'autosa botaggio
Cosa dice la scienza sull’ Autosabotaggio
A parte le tossine ambientali ed alimentari, sappiamo che l’ostacolo più grande nel nostro percorso di autoguarigione con la tecnica EFT è l’autosabotaggio. Ma cos’è esattamente l’autosabotaggio, perchè ci sabotiamo e soprattutto come facciamo a gestirlo con l’EFT in modo efficace?
Premetto che ciò che scrivo è una mia personale credenza nata dall’esperienza maturata finora nel campo della psicologia energetica, di cui fanno parte la tecnica EFT , Psych-k e tante altre metodologie. L’autosabotaggio viene identificato nel momento in cui voglio eliminare o risolvere un mio problema, ma nonostante usi EFT, il disagio persiste. E questo è il motivo per cui molte persone dicono che EFT non funziona, oppure per alcune cose sì, ma altre no. Allora vediamo da vicino cos’è.
L’autosabotaggio è un pensiero della mente subconscia di cui spesso non siamo consapevoli e che oppone resistenza ad un pensiero della mente conscia. Per esempio: mettiamo che debba telefonare ad una serie di potenziali clienti per proporre una vendita e ho paura del fallimento. A livello conscio mentalmente dico a me stesso “Ora devo chiamare le persone” e subito dopo avverto una contrazione a livello di pancia ed una sensazione di ansia. Cos’è successo?
La Legge d’Attrazione identifica questo come il pensiero conscio di “Ora devo chiamare le persone”, momento in cui si è attivata una risposta subconscia che potrebbe essere del tipo “Sei un incapace. Non farlo” e che molte volte non sentiamo come pensiero, ma avvertiamo l’effetto nel corpo come sintomo fisico oppure è di natura emotiva. Il motivo di questa velocissima e potentissima reazione automatica può trovare le sue origini nell’infanzia; p.es. da piccoli papà torna a casa e ci aspettavamo un abbraccio. Abbiamo allargato le braccia, ma lui per motivi x ci ha ignorato; ciò ci ha creato un primo dolore. Poi abbiamo ritentato la seconda e forse la terza volta, ma sempre con il medesimo risultato, e visto che da piccoli non sappiamo e forse non riusciamo a reggere da soli certe emozioni, ci dobbiamo trovare una spiegazione razionale all’accaduto che potrebbe essere del tipo “Non sono abbastanza bravo” oppure “Non mi merito l’amore” oppure “Non mi vede quindi non valgo niente”. In questo modo si imprime una risposta automatizzata di chiusura o di paura preceduto dal pensiero, ormai subconscio, che ripete sempre p.es. la frase “Non sono abbastanza bravo”. Questo programma negativo poi ci influenza per tutta la vita attirandoci una realtà che conferma la mia credenza, finchè non trovo il modo di eliminare il programma della mente subconscia e di inserire ciò che voglio.
Quindi, tornando all’esempio della telefonata: fintanto che ho inserito il programma “Non sono abbastanza bravo” non potrò mai avere successo nelle vendite, e anche EFT non avrà effetto finchè CREDO che questa convinzione sia vera.
E perchè EFT non funziona anche se ho individuato il problema? Perchè l’individuazione non basta! Pensaci, se basterebbe soltanto capire il perchè, il mondo sarebbe “guarito” semplicemente leggendo dei libri sulla psicologia e sulla crescita personale.
COSA FARE?
La chiave per gestire qualsiasi autosabotaggio è duplice:
devi avere consapevolezza dei pensieri della mente subconscia;
dopo che individui i pensieri dell’autosabotaggio, devi disidentificarti da essi tramite l’auto-osservazione.
Approfondiamo il primo punto: se riesco già chiaramente a sentire quella vocina nella testa (l’autosabotaggio o mente subconscia), benissimo, allora posso già passare al punto numero due. Se non riesco a sentire la mente subconscia, è matematico che sento gli effetti dei suoi pensieri. Adesso, per accedere al contenuto dell’autosabotaggio potrei chiedermi “Cosa penso di me a riguardo?”. E in quel preciso istante la mente subconscia risponderà con qualche giudizio, condizionamento o paura del tipo “Sei scemo”, “sei incapace”, “perchè è inutile”, ecc.
Arrivati a questo punto di consapevolezza si passa al passo successivo dove osserviamo questo pensiero, e visto che possiamo osservare il pensiero, significa che noi non siamo il pensiero, ma colui che lo osserva. Noi siamo quella consapevolezza che osserva il flusso dei nostri pensieri e delle emozioni, e ci dobbiamo identificare in questa consapevolezza. Fatto ciò possiamo iniziare con EFT perchè non siamo più identificati con il pensiero subconscio, ma con chi siamo veramente – consapevolezza. Non possiamo lasciar andare qualcosa con cui siamo identificati, perchè non puoi lasciar andare te stesso. Non ha alcun senso.
Quindi quando ci disidentifichiamo dal pensiero subconscio, togliamo energia alla resistenza che si alimentava appunto con la nostra identificazione, e possiamo trattarci con EFT con molta più efficacia. Una possibile frase che possiamo usare nel caso di “Non sono abbastanza bravo” è:
“Anche se una parte di me pensa che non sono abbastanza bravo, mi amo e mi accetto completamente e profondamente.” E poi ti fai tutta la sequenza.
Quando hai profondamente compreso questo meccanismo puoi avere molto più successo con qualsiasi problema che affronti, perchè gli hai tolto la causa della sua forza: l’identificazione. ;-)
Come EFT può aiutare in caso di Autosabotaggio
EFT in situazioni di forte autosabotaggio, si pone l’obiettivo primario di rilassare la persona per iniziare una accurata ricerca della causa che ha generato questo autosabotaggio. Con il picchiettamento delle proprie dita su punti iniziali o finali dei meridiani si genera rilassamento e concentrandosi sulle motivazioni che ruotano intorno al problema emergono le tensioni che si sciolgono automaticamente e senza sforzo alcuno.
Testimonianza di EFT sull’ Autosabotaggio
Paola è venuta da me per risolvere una situazione professionale ed economica che la stava bloccando.
Da 25 anni si è resa autonoma economicamente, lontana dalla famiglia che sentiva la intrappolasse con le proprie aspettative.
Oggi a 50 anni vede la sua vita che si trascina in uno sforzo continuo per mantenere un profilo alto da libera professionista.
Si accorge che il livello economico non è quello che avrebbe desiderato. Nota che alla base c’è un conflitto e per questo cerca di risolverlo con EFT. Lavoriamo su memorie relative alla sua famiglia ed al rapporto con i genitori.
“Anche se ho sempre voluto dimostrare ai miei genitori di potercela fare senza il loro aiuto economico e ho sempre voluto seguire le mie scelte e bon le loro ( i suoi genitori la volevano impiegata in ufficio con lo stipendio sicuro)” nel promo giro emerge la paura di non essere accettata per le sue scelte.
“Anche se non mi sono sentita accettata ed amata per ciò che volevo essere…”
Paola scoppia in un pianto liberatorio dicendo:”Alla fine ho dimostrato ai miei che loro avevano ragione e che la libera professione non funziona per me. Non posso andare contro i miei, loro hanno sempre ragione e non posso fare cela senza il loro amore e la loro fiducia”
Questo si che è Autosabotaggio!
Altro giro:”Riconosco che le mie paure sono le vostre, che il mio cammino è libero dal vostro giudizio e scelgo di essere gratificata professionalmente ed economicamente come mai è stato fino ad oggi e al meglio. Non ho più bisogno del vostro giudizio, paura e colpa.”
Mi interroga sulla parola “bisogno”
Altro giro: “Anche se avevo bisogno di non farcela per dimostrare ai miei che le regole di famiglia vanno sempre rispettate perché per loro sono sempre la loro bambina e che devo avere sempre la loro conferma…”
Un bel respiro profondo e mi dice di sentirsi molto stanca con la sensazione di un peso tolto dalle spalle. E allora deco di Lavorare sulle spalle :”Anche se ho le spalle indolenzite scelgo di eliminare tutti i pesi finora tollerati”
Ho continuato con altre sessioni solo per rafforzare il sistema energetico sulle nuove convinzioni fino a che ho visto spiccare il volo della nuova Paola…
COSA FARE
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