sabato 28 settembre 2013
Barilla
DOVE C’È BARILLA C’È URANIO IMPOVERITO. QUESTO È IL PROBLEMA
set 28th, 2013 @ 03:00 pm › Valeria Marino
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-di Rita Pani-
A volte le scuse suonano più offensive dell’offesa che dovrebbero ripulire. Una foto del signor Barilla – come a dire che ci mette la faccia – e le sue scuse. Questo dovrebbe bastare a ripulire l’onta della stupidità; la sua e la nostra. Molto si potrebbe dire ancora, sulla triste affermazione del signor Barilla, a proposito delle famiglie tradizionali che negli anni ci hanno propinato per farci credere che i nostri figli potessero crescere sani e belli mangiando merda liofilizzata e reidratata. Di quelle mamme sempre pettinate, di quei padri dal bel sorriso ma dall’espressione idiota, di quei bambini che al mattino si svegliano coi ricci perfetti dopo aver passato notti intere a volare per raccogliere stelle, e non ultimo un tradizionale cretino in mutande di lana che se la fa con le galline.
Si è scusato, quindi pace e amen?
Nemmeno un po’. Questa è una di quelle volte in cui le scuse mi sembrano più assurde dell’onta da ripianare. Si era espresso – male e tristemente – forse ne avrei avuto più rispetto se avesse ribadito il suo punto di vista, che poi è molto simile a quello di troppi di noi: a debita distanza dal mio fondo schiena, ognuno è libero di fare quel che vuole. Oppure quell’altra formula meravigliosa che adoro, usata dai più imbecilli per esprimere tutta la loro libertarietà: ognuno può fare quel che vuole, ma non c’è bisogno di mettersi in mostra (non sia mai che vedere due persone che si tengono per mano, che si baciano o che semplicemente si rispettano, possa urtare le nostre tradizionali suscettibilità).
Però, scrivono oggi sociologi impegnati e giornalisti attenti, c’era bisogno di queste scuse, e in molti si associano all’appello del premio Nobel Dario Fo: faccia uno spot con i gay. (A volte, una fesseria scappa anche a un premio Nobel, evidentemente. È umano)
Io le vorrei le sue scuse, signor Barilla, e non per i gay. Per me.
Vorrei che si scusasse di sedere al tavolo degli affari con la famiglia Anda-Bührle di antica tradizione nazista, discendenti da avi discepoli di Hitler. Vorrei che si scusasse per il danaro che al suo tradizionale pastificio arriva dall’uranio impoverito contenuto nelle armi prodotte dai suoi soci Anda-Bührle e testate per la prima volta in Kosovo. Ecco, magari si scusi con i kosovari, magari dica anche che non sapeva – in Italia questo funziona.
Rita Pani (APOLIDE)
http://www.ritapani.it/dove-ce-barilla-ce-uranio-impoverito-questo-e-il-problema/
Categorie: Lotte-Resistenze
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