lunedì 30 settembre 2013
La Boldrini
La Boldrini paladina della donna lavorava con ballerine seminude a Cocco
Pubblicato da Redazione CC in Copertina, Politica & Feudalesimo on 30 settembre 2013 17:32 / Nessun commento
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laura-boldrini-coccoSe c’è una cosa che dobbiamo riconoscere alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, è la sua tenacia contro l’uso del corpo femminile. Da quando è in carica non ha perso occasione di difendere la dignità delle donne, scangliandosi contro “quelle pubblicità che in Tv mostrano una donna che serve una tavola di commensali” (cosa ci sarà di strano?) oppure accusando quelle trasmissioni che ‘abusano’ del corpo ignudo delle donne. “Sono contenta che Miss Italia vada via dalla Rai. Basta ragazze semi-nude in tv. Le italiane hanno altre virtù da mostrare”, disse Laura Boldrini solo qualche mese fa.
Eppure, la signora tra il 1988 e il 1989 portava a casa lo stipendio grazie alla trasmissione ‘Cocco’ di Rai Due – era assistente di produzione – il cui pezzo forte erano le ragazze “poco vestite”. Lo ha scoperto Striscia la notizia, che in queste ore ha provato anche a consegnare a Laura Boldrini un Tapiro d’Oro. “Non pensa che la sua battaglia per i diritti e l’immagine della donna sia poco coerente con il suo lavoro a Cocco?”, gli ha chiesto Valerio Staffelli. “Incoerente sarà lei” , ha replicato piccata la signora a Staffelli prima che una nutrita schiera di guardie del corpo (ma non aveva detto di non voler la scorta?) pagate dai cittadini italiani, allontanassero l’inviato di Striscia.
Le ultime parole famose della Boldrini:
“L’Italia è tappezzata di manifesti con donne discinte e ammiccanti. Tutto si vende attraverso il corpo delle donne. In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da lì alla violenza, il passo è breve. Se da donna passi a oggetto, il messaggio è chiaro di un oggetto puoi fare quello che vuoi”.
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Tags: Cocco, donne seminude, foto, laura boldrini, video
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MATTEO RENZI
Matteo Renzi è il prossimo burattino delegato ad entrare in scena
Tutti gli italiani a sostegno dell'Avvocato Paola Musu · Piace a 5.448 persone circa un'ora fa · Matteo Renzi è il prossimo burattino delegato ad entrare in scena per il finto cambiamento e sostituire Letta. Matteo Renzi è figlio di Tiziano Renzi, ex parlamentare della DC e gran signore della Margherita e della Massoneria in Toscana. Il feudo incontrastato della famiglia Renzi è il Valdarno, dal quale si stanno allargando a macchia d'olio. Il padre di Matteo controlla dalla metà degli anni '90 la distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana. Questo, unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po' edile e un po' finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiega l'ascesa di Matteo Renzi. Le prime 10 cose che non vanno di Matteo Renzi: 1) Da presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009, ha acquisito il controllo di tutta la stampa locale, radio e tv, in Toscana. L'ultimo giornale che un po' gli era ostile era "La Nazione". Per questo, in occasione dei 150 anni di questo giornale, ha fatto ospitare dai locali della Provincia, in via Martelli, una mostra che, naturalmente, è stata pagata coi soldi di noi contribuenti. In questo modo, La Nazione è divenuta renziana. 2) Renzi per controllare ancora meglio l'informazione locale, ha trovato un secondo lavoro a moltissimi giornalisti: gli uffici stampa degli eventi organizzati dalla Provincia, come il Genio fiorentino, il suo stesso portavoce, tutta una serie di riviste inutili e costossime per la collettività (Chianti News, InToscana, ecc.) servono a lui e a Martini, il presidente della Regione, a tenersi buoni i cronisti locali. Inoltre, trasmissioni come "12 minuti col Presidente", che va in onda su RTV 38 e Rete 37, gli sono servite a dare delle tangenti legalizzate alle redazioni di queste emittenti che ormai, in lui, riconoscono il vero datore di lavoro. 3) Tra le cose di cui più si vanta Renzi, vi è il recupero di Sant'Orsola. Il grande complesso situato in San Lorenzo, chiuso e abbandonato da molti decenni, sarebbe stato recuperato dalla Provincia -così dice Renzi- conun investimento iniziale di 20 milioni di euro. E questo non è vero. Infatti, a bilancio, a fine anno, la Provincia per Sant'Orsola ha stanziato la miseria di un milione di euro. E' un esempio del suo continuo modo di mentire. 4) Renzi in questi 5 anni ha utilizzato la Provincia allo scopo di promuovere la propria immagine personale coi soldi nostri. A questo servono manifestazioni inutili e costose come "Il Genio fiorentino e "Riciclabilandia". Attraverso l'utilizzo delle consulenze, degli uffici stampa, della commissione di sondaggi, pubblicazioni e pubblicità ha creato una vasta rete clientelare di giornalsti che non ne contraddicono mai le posizioni. 5) L'inchiesta di Castello: Matteo Renzi, come presidente della Provincia, è molto più coinvolto del sindaco Domenici. Infatti, le opere oggetto dell'inchiesta sono quasi tutte commissionate dalla Provincia: tre scuole, una caserma nonché naturalmente il nuovo (e che bisogno c'è?) palazzo della Provincia. Eppure sui giornali ci è finito Domenici. 6) Il braccio destro di Ligresti, patron della Fondiaria, Rapisarda, lo si vede bene nelle intercettazioni telefoniche, pretende che per le commissioni di Castello la Provincia faccia una gara d'appalto. "sennò ci accusano di fare noi il prezzo", spiega Rapisarda al telefono all'assessore Biagi. Pochi giorni dopo quella telefonata, compare questo titolo su Repubblica: "Renzi contro la Fondiaria: per Castello si farà la gara d'appalto". Ovvero: Renzi è colui che meglio esegue le volontà della Fondiaria e poi appare addirittura come quello contro i poteri forti! 7) Nel 2004 come prima cosa taglia i fondi della Provincia per la raccolta differenziata. Risultato, i Verdi si arrabbiano (giustamente) e lui li espelle dalla Giunta. 8 ) DAl 2004 Renzi ha creato un'infinità di società alle quali la Provincia commissiona eventi culturali, indagini di mercato e così via. Il caso più clamoroso è quello di "Noilink" che, durante le primarie del PD, diventa il suo vero e proprio comitato elettorale! 9) Tutti i giornaletti del cappero che arrivano nelle case dei fiorentinim a partire da "Prima, Firenze!" sono stampati coi soldi della Provincia 10) Nessun giornalista osa fare una domanda su quanto abbiamo riportato nei primi nove punti a Matteo Renzi. _________________ L'uomo può nascere, ma per nascere deve prima morire, e per morire deve prima svegliarsi. - G.I. Gurdjieff - 11Mi piace · · Condividi A 8 persone piace questo elemento.
Pubblicato da Maria Bianca a 16:43 Nessun commento:
domenica 29 settembre 2013
la malattia
La malattia e la decodifica biologica
in Crescita Personale Medicina Olistica News · by Sandra Martinetto Maina · No Comments
Occorre guardare la malattia con occhi diversi rispetto a quello che la nostra cultura ci ha insegnato, siamo stati abituati ad averne paura, a combatterla, mentre sarebbe sensato domandarsi a cosa serve.
Se non avesse un’utilità non esisterebbe, perchè in biologia tutto ciò che è inutile, prima o poi scompare.
La malattia ha sempre un senso biologico autentico, che nasce da un disegno ben preciso.
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Il “Decodage Biologique” si basa sul lavoro svolto da Hamer ed è stato sviluppato e approfondito da un gruppo di ricercatori francesi tra i quali, Sabbah, Athias, Flèche, Fréchet, che applicano protocolli di lavoro efficaci per la soluzione dei conflitti “scatenanti”.
Occorre quindi andare a cercare il messaggio che cela, il linguaggio nascosto, perchè comprendendo quali sono le cause che l’hanno generata, attraverso la presa di coscienza possiamo attivare il processo di guarigione.
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Partendo dalla considerazione che tutte le malattie sono causate da uno stress che porta ad un “conflitto biologico”, occorre orientarsi nell’ ambito dell’ inconscio, cercando l’origine a livello delle memorie, sia della psiche che della genealogia. I geni recano impressi adattamenti ad antichi conflitti, quindi possiamo affermare su questa base che tutte le malattie sono genetiche.
Così come troviamo logico ereditare dai nostri antenati alcune delle loro caratteristiche morfologiche e alcuni tratti del loro carattere, è altrettanto naturale il fatto che ci trasmettano delle memorie di ciò che hanno vissuto e provato, il cosidetto “sentito”. Ereditando il ricordo degli stress irrisolti dei nostri antenati esiste l’eventualità di rivivere gli stessi avvenimenti. Tuttavia occorre essere consapevoli che ogni generazione agisce al meglio delle proprie possibilità e pertanto non può essere considerata colpevole, anche quando sembra essere la causa dei nostri disagi.
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Attraverso la consapevolezza che possiamo curare le antiche ferite generazionali a posteriori. I nostri antenati vivono in noi, e noi possiamo trovare nel nostro albero genealogico le radici delle nostre malattie, possiamo evolvere e raggiungere uno buono stato di salute attraverso il processo della comprensione, dell’accettazione e del perdono, portare pace e risoluzione al nostro albero genealogico e di conseguenza alla nostra vita.
- Bibliografia: Patrick Obissier, Guarigione e destino famigliare
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Sandra Martinetto Maina
Sandra Martinetto Maina
Trainer in crescita personale, professionale e in trasformazione emozionale. La passione per le discipline olistiche e le tecniche energetiche mi ha portato nel corso del tempo a frequentare centinaia di ore di formazione e a leggere moltissimi libri. www.sandramartinettomaina.com
animali
Sono stati salvati da una morte sicura questi tre animali, 12 anni fa furono sequestrati a dei trafficanti di droga che li tenevano solo per sfizio, senza averne cura.Dopo il sequestrofurono affidati all’associazione Noah’s Ark (Arca di Noé) una riserva in Georgia, Usa, e grazie all’attenzione e alla competenza di questi professionisti, gli animali sono tornati in perfetta salute.
Balu, Leo e Shere Kahn, rispettivamente, la tigre, il leone e l’orso sono diventati amici, forse per le ristrettezze con le quali hanno dovuto convivere, o forse perchè nel regno animale non esiste lo specismo, fatto sta che i due grandi felini fanno le fusa all’orso e se separati soffrono e diventano apatici.
Allison Hedgecoth della Noah’s Ark racconta stupefatto all’ABC News che i tre esemplari: “vivono insieme e non si accorgono delle loro differenze. Non si accorgono che hanno un colore diverso”. Eppure, osserva Rebecca Snyder, esperta di animali allo zoo di Atlanta, “È un po ‘insolito, perché gli orsi neri e le tigri, una volta adulti, dovrebbero diventare solitari”.
GIUSTIZIA
Orwell 2012
A corto di liquidità a causa di importanti fatture non saldate, non aveva versato iva per 135mila euro. Ora una sentenza del tribunale di Venezia lo assolve.
Protagonista di una sentenza destinata a fare scuola un imprenditore di Oderzo, amministratore delegato di un’impresa di Marcon (VE) con un fatturato di oltre tre milioni di euro e 25 dipendenti.
Un paio di anni fa – come riporta Il Gazzettino – l’imprenditore era stato accusato di evasione fiscale dalla Procura in seguito a una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate. Per dimostrare la propria buona fede, ovvero di non aver pagato l’iva a causa di fatture non saldate da parte di alcuni Comuni e di due colossi della telefonia mobile, l’imputato, difeso dall’avvocato Franco Miotto, ha prodotto in aula le perizie contabil.i e le testimonianze delle fatture inevase da parte dei propri clienti “eccellenti”.
Il giudice del tribunale di Venezia ha quindi dato ragione all’imprenditore, che ora sta pagando a rate i 135 mila euro di iva non versati a causa della crisi di liquidità.
”Quando le fatture sono state pagate – sottolinea l’avvocato Miotto – l’imprenditore ha chiesto e ottenuto la rateizzazione dell’iva non versata. Per la prima volta – commenta – in Italia un giudice recepisce la grave situazione finanziaria delle nostre aziende alle prese, tra l’altro, con un sistema fiscale ormai inadeguato”.
http://www.imolaoggi.it/2013/09/29/non-versa-iva-perche-i-comuni-non-saldano-le-fatture-assolto/
CLIMA
Padroni del tempo e del clima con la tecnologia
di Paolo Migliavacca
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9 NOVEMBRE 2009
Ecco come funziona la «pioggia a comando»
Molti strumenti per un unico scopo
Il sogno di un risiko a colpi di uragano
"Dai nostri archivi"
Maxi nevicata artificiale a Pechino
I templi di Angkor tra storia e magia
Il sogno di un risiko a colpi di uragano
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Cristalli igroscopici
Aumentano le sostanze adatte
Alcune sostanze, dette glaciogene, favoriscono il formarsi di cristalli di ghiaccio. La più nota di queste è lo ioduro d'argento che, per le sue caratteristiche chimico-fisiche, agisce come nucleo di congelamento. Se un cristallo di ioduro d'argento viene a contatto con goccioline d'acqua, facilita il loro congelamento, cioè la formazione di cristalli di ghiaccio. Lo ioduro d'argento fu inizialmente utilizzato poichè i suoi cristalli hanno una forma simile a quella esagonale dei cristalli d'acqua. In seguito si è compreso che tale caratteristica geometrica non è indispensabile: vi sono infatti molte altre sostanze (sali) che hanno cristalli delle più diverse forme e agiscono al pari dello ioduro d'argento.
I tentativi recenti
2 novembre - Pechino
L' "Ufficio per la modifica e il controllo del clima" decide d'impiegare 186 dosi di ioduro d'argento per inseminare un sistema nuvoloso in transito, allo scopo di limitare i danni di una persistente siccità. Ma un repentino calo della temperatura trasforma la pioggia in un'abbondante nevicata.
16 ottobre - Mosca
Il sindaco della capitale russa, Yuri Luzkhov, s'impegna a garantire alla città un inverno senza neve disperdendo le perturbazioni in arrivo. Costo stimato: 6 milioni di dollari (contro 10 milioni per lo sgombero neve).
1° ottobre - Pechino
18 aerei attrezzati "trattano" le nubi che minacciano la parata militare che celebra i 60 anni della Rpc: in effetti, essa si svolge all'asciutto.
9 NOVEMBRE 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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RISULTATI 25 VOTI
I PEGGIORI CRIMINI CONTRO L'AMBIENTE
LA SPORCA DOZZINA – I 12 PEGGIORI CRIMINI CONTRO L’AMBIENTE RIMASTI IMPUNITI
Posted on giugno 24, 2013 by pjmanc
REATI AMBIENTALI
Centinaia delle grandi sciagure che hanno devastato o stanno ancora devastando il nostro Pianeta risultano al momento impunite. Dalla distruzione delle foreste indonesiane per la fabbricazione di carta da parte della multinazionale APP (e all’abbattimento degli alberi contribuisce anche la produzione di olio di palma) ai 350 mila abitanti delle Maldive che si preparano ad emigrare a causa dei cambiamenti climatici.Sono soltanto due degli esempi che compongono la “sporca dozzina” dei crimini contro l’ambiente presentata dalla Supernational Environmental Justice Foundation (Fondazione SEJF) per rendere evidente come molte delle devastazioni che hanno colpito o stanno colpendo il nostro Pianeta risultino impunite. Non vi sono stati risarcimenti per i danni provocati e i colpevoli non sono stati assicurati alla giustizia. Ecco la lista nera dei peggiori crimini contro la Terra e l’umanità. L’elenco non è esaustivo, purtroppo, ma costituisce di certo un prezioso spunto di riflessione.
1) Maldive e Kiribati: le isole sommerse dal cambiamento climatico
I 350 mila abitanti delle Maldive vivono minacciati dall’innalzamento del livello del mare. Se i cambiamenti climatici portassero ad un aumento della temperatura del Pianeta pari a “soli” 4 gradi, ciò provocherebbe ondate di calore estremo, una diminuzione degli stock alimentari, un rialzo del livello del mare che colpirebbe centinaia di milioni di persone, che sarebbero costrette a lasciare le proprie case. La situazione alle Maldive e tanto grave che gli abitanti sono già pronti ad essere ospitati dall’Australia. I nomadi del clima sono già qui.
bitume2) Canada: le sabbie bituminose minacciano i nativi
Lo sfruttamento delle sabbie bituminose canadesi è forse l’attività industriale più dannosa del pianeta. La loro estrazione ha portato alla distruzione di una regione grande quanto la Florida. La foresta boreale viene distrutta e per ogni barile di petrolio da ottenere ne vengono sprecati cinque d’acqua. I beni comuni e le popolazioni native sono a rischio. I liquami tossici vengono scaricati nei laghi. La produzione di petrolio da sabbie bituminose minaccia le popolazioni che vivono attorno ai giacimenti, inquinando le falde acquifere e la carne di alce, che costituisce un elemento essenziale per l’alimentazione di Metis e Inuit.
3) Nigeria: il delta del Niger è avvelenato
L’estrazione di petrolio dal delta del Niger è devastante per gli ecosistemi e le popolazioni residenti. Viene posta in atto una pratica illegale, che consiste nel bruciare il gas che esce dai pozzi petroliferi insieme al greggio. Il fumo così generato contiene un’elevata quantità di sostanze tossiche per la salute e per l’ambiente. Respirare i fumi nocivi comporta avvelenamento del sangue e cancro.
4) Indonesia: la produzione di carta uccide le foreste pluviali
La produzione di carta da parte della multinazionale APP sta portando alla scomparsa delle foreste pluviali dell’Indonesia, uno dei più importanti ecosistemi del pianeta. Si tratta di un habitat essenziale alla sopravvivenza dell’orango e della tigre di Sumatra. Questi luoghi ospitano il 12% dei mammiferi, il 15% dei rettili e il 17% degli uccelli del pianeta. Malgrado sia attiva da decenni, e operi oramai su un mercato di dimensioni mondiali, la APP non ha messo a punto un sistema di pratiche di sostenibilità, contando sugli alti margini di profitto assicurati da pratiche forestali di saccheggio.
5) Giappone: lo tsunami nucleare di Fukushima
Il terremoto dell’11 marzo 2011 ha sconvolto il Giappone. Alla scossa di magnitudo 9 è seguito uno tsunami che ha messo in ginocchio i sistemi di sicurezza delle centrali nucleari, portando all’esplosione del reattore 1 della centrale di Fukushima e alla fusione del nocciolo nei reattori 2 e 3. Lo sgombero, nel giro di 30 chilometri, ha interessato più di 110 mila persone, delle quali 21 mila vivono ancora fuori dalle loro abitazioni. Centinaia di migliaia di persone sono ancora esposte ai rischi a lungo termine delle radiazioni. Le vittime non hanno ottenuto alcun risarcimento. Non sarà Tepco a pagare, ma la popolazione giapponese, mentre il Governo ha investito 3500 miliardi di yen per salvare l’azienda elettrica dalla bancarotta.
6) Golfo del Messico: la marea nera della Deepwater Horizon
Si tratta del più grave danno ambientale marino della storia statunitense. La marea nera che per oltre 106 giorni si è riversata in mare – si stima fra le 460 mila e le 800 mila tonnellate – ha generato danni ingenti, tanto da rendere impossibile una quantificazione certa degli effetti del disastro, soprattutto pensando alle conseguenze negli anni a venire. Dagli ecosistemi marini, alla salute delle popolazioni, dall’industria della pesca, a quella turistica, le ripercussioni sono state enormi. La BP si è accordata con il governo americano per un fondo risarcimento alle vittime di 20 miliardi di dollari, ma i reali danni del disastro ambientale sono tutti da valutare e la certezza della pena ancora da stabilire.
7) Romania: l’onda di cianuro del Danubio
L’onda di cianuro partita il 31 gennaio 2000 dalla miniera d’oro Esmeralda, ad Auriol, in Romania, dopo aver ucciso i due affluenti che le hanno permesso di arrivare al Danubio, punta decisa alla foce del fiume blu, cioè alla più grande zona umida d’Europa, uno dei pochi paradisi naturali sopravvissuti nel vecchio continente. Le accuse più gravi riguardano la dinamica dell’incidente che ha causato il disastro. Secondo la società rumeno-australiana che possiede la miniera Esmeralda, la colpa è di un fenomeno naturale, il disgelo, che avrebbe fatto tracimare una diga. Ma gli ambientalisti fanno notare che questo genere di dighe non dà sufficienti garanzie e chiedono di rivedere l’intero sistema delle autorizzazioni minerarie. La compagnia australiana Esmeralda Exploration ha dichiarato fallimento e nessuno ha mai risarcito un solo euro per uno dei disastri più imponenti della storia nei confronti di un sistema fluviale.
8) Ecuador: estrazioni petrolifere e contaminazione della foresta amazzonica
La multinazionale Chevron-Texaco, durante le operazioni di esplorazione e sfruttamento delle risorse petrolifere in Ecuador, nell’area del Lago Agrio, ha inquinato pesantemente oltre due milioni di ettari, contaminando gravemente la foresta amazzonica. Già nel 1993, 30 mila tra abitanti e agricoltori hanno denunciato l’accaduto. Un tribunale dell’Ecuador ha riconosciuto la colpevolezza di Texaco, multandola per 18 miliardi di dollari, ma dopo varie fasi del processo, l’azienda petrolifera si è appellata alla Corte Internazionale dell’Aja. Il reato rimane al momento impunito.
9) Mar Ligure: il disastro della petroliera Haven
La superpetroliera Haven affondò nel Mar Ligure il 14 aprile 1991, dopo un’agonia di quattro giorni. L’affondamento provocò la morte di 5 uomini dell’equipaggio e lo sversamento sui fondali marini di 134 mila tonnellate di petrolio. L’eredità dell’accaduto continua oggi e proseguirà per i prossimi 10 anni, con effetti negativi sull’ecosistema marino. La petroliera aveva mostrato segni di malfunzionamento già durante il viaggio verso l’Italia. Il risarcimento economico ottenuto è stato giudicato irrisorio rispetto ad altri casi analoghi.
10) Bielorussia: l’incidente nucleare di Chernobyl
Chernobyl costituisce l’incidente nucleare più grave della storia. Il disastro avvenne il 26 aprile 1986, presso la centrale nucleare V.I. Lenin. Le cause furono indicate in gravi mancanze da parte del personale, sia tecnico che dirigente, in problemi relativi alla struttura e alla progettazione dell’impianto stesso e nell’errata gestione economica e amministrativa della centrale. Il personale si rese responsabile della violazione di svariate norme di sicurezza e di buon senso, portando a un brusco e incontrollato aumento della potenza e della temperatura del nocciolo del reattore n°4 della centrale. Si formò una nube di vapore radioattivo che si disperse nell’aria e ricadde su vaste aree intorno alla centrale, contaminandole pesantemente e rendendo necessaria l’evacuazione circa 336 mila persone. Non esistono ancora oggi dati ufficiali e definitivi sui decessi ricollegabili alla tragedia. Non venne accertata alcuna responsabilità penale. Il disastro rimane impunito.
11) Argentina: la montagna di piombo di Abra Pampa
Nella cittadina di Abra Pampa, nel nord dell’Argentina, si trova una montagna formata da 30 mila tonnellate di piombo, proveniente dalle lavorazioni di un impianto chiuso negli anni ’80. L’81% della popolazione infantile è esposta ai danni derivanti dal piombo, soprattutto a causa dell’inalazione di polvere del minerale. L’esposizione alla contaminazione riguarda anche gli adulti. I danni cerebrali nei più piccoli non sono trattabili e includono ritardo mentale, diminuzione del quoziente intellettivo, carenza di attenzione, dislessia.
12) India: la nube di pesticidi tossici di Bhopal
Il 3 dicembre 1984, nello stablimento della Union Carbide India Limited, situato nella località di Bophal e specializzato nella produzione di pesticidi, si sprigionò una nube tossica di isocianato di metile, La nube uccise in breve tempo oltre 2000 persone e ne avvelenò decine di migliaia. Nel giugno 2010 un tribunale di Bhopal ha emesso una sentenza di colpevolezza per omicidio colposo per grave negligenza nei confronti di otto ex-dirigenti indiani della UCIL. Le condanne e le multe stabilite sono state giudicate irrisorie.
*Marta Albè
>Fonte< http://www.greenme.it
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio.org
BANCHE
Mps patteggia 260 milioni con l’Agenzia delle Entrate. L’indecenza dei condoni alle banche
Scritto da: Christian De Mattia
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Ecofin-banche2
Monte dei Paschi patteggia per 260 milioni a fronte di un contenzioso di 1,08 miliardi di euro; Banca Intesa patteggia per 270 milioni a fronte di un contenzioso da1,65 miliardi che risale al 2010, cui si sommano 119 milioni come indicato nella relazione al 30 settembre 2011; la Banca popolare di Milano ha pagato 186 milioni di euro per sanare la pendenza con il fisco che aveva riscontrato 313 milioni di euro da corrispondersi per il periodo 2004 – 2008; Unicredit per il momento ha pagato 99 milioni di euro relativi all’anno 2005, ma avrebbe una transazione in corso che prevede il pagamento di altri 200 milioni di euro che chiuderebbero definitivamente le pendenze con il fisco; il Credem da 45 milioni.
Di cosa stiamo parlando?
Del condono tombale che l’Agenzia delle entrate ha concesso a numerosi istituti bancari su contenziosi miliardari. Evasione, elusione, somme non pagate.
Il fisco rompe le scatole solo ai cittadini mentre fa i mega scontoni alle banche….
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L’effetto Cocktail di prodotti casalinghi sulla salute
Di admin su giugno 26, 2012
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Sostanze chimiche comuni che si trovano in prodotti per la casa, cosmetici e farmaci possono causare tumori, problemi di fertilità ed altre malattie come il diabete e l’obesità.
Questi dati sono stati forniti da uno studio condotto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, la quale già in altri studi meno recenti aveva evidenziato e vietato l’uso di prodotti aventi perturbatori endocrini. I PE si nascondono quasi ovunque: negli alimenti di origine animale o vegetale, negli imballaggi alimentari, nei prodotti di combustione… Nel 2005 l’Unione Europea ha compilato una lista ufficiale di 66 perturbatori endocrini, e tra i più comuni si distinguono diverse categorie.
Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’EEA, ha dichiarato: “La ricerca scientifica raccolta nel corso degli ultimi decenni ci mostra che alterazioni del sistema endocrino è un problema reale, con gravi effetti sulla fauna selvatica, e sarebbe prudente adottare un approccio precauzionale per tutti.”
In questa recente ricerca, che ha raccolto materiale per ben 15 anni, ha scelto, per particolari esami, cinque classi di sostanze chimiche: gli ftalati, spesso si trovano nei pesticidi; bisfenolo A e PCBs, utilizzati per la plastica e, a volte, polemicamente, usato per fare biberon, parabeni, si trovano sempre più in creme solari e dei prodotti chimici utilizzato nelle pillole contraccettive.
Questo studio comunque ci mette ulteriormente in allarme, in quanto è motivo di serie precauzioni. Questo non tanto nelle singole sostanze, dice McGlade, ma il vero problema è il fatto che siamo costantemente esposti a tante di loro, e le interazioni tra di loro nei nostri corpi. “E ‘l’effetto cocktail“, ha detto. Tale effetto è uno dei più difficili da studiare.
Interferenti endocrini (IE) interferiscono con i sistemi ormonali dell’organismo, motivo per cui alcuni dei più comuni sono quelle che si trovano nella pillola contraccettiva. Essi trovano sempre in una vasta gamma di prodotti, dai cosmetici alla plastica. Per decenni, i ricercatori hanno sospettato potenziali collegamenti tra le sostanze chimiche sempre più comuni e una serie di malattie umane, e numerosi studi sono stati intrapresi.
Secondo lo studio, EDCs sono stati trovati per essere collegato ad una maggiore incidenza di cancro al seno, e un esordio della pubertà, nonché problemi di fertilità maschile compreso qualità del seme inferiore.
McGlade ha detto al Guardian che i modi di trattare le sostanze chimiche incluse rigoroso trattamento delle acque reflue, come l’installazione di filtrazione a sabbia, filtrazione a membrana e con l’ozono per purificare l’acqua. Ma ha anche insistito sulla necessità di guardare “a monte”, alla fabbricazione dei prodotti, per assicurare il loro uso è ridotto al minimo e più sicuro possibile.
L’EEA ha osservato che diversi studi legato anche l’esposizione ad alcune EDCs con disturbi dello sviluppo neurologico, quali autismo, disturbo da deficit dell’attenzione e ridotta funzione cognitiva nei bambini. Ma essa ha concluso che più lavoro sarebbe necessaria per confermare o smentire questo.
L’EEA ha sottolineato la complicazione sul fatto che se queste sostanze chimiche hanno danneggiando lo sviluppo iniziale del cervello, apparato riproduttivo, immunitario e metabolico, questo potrebbe essere invisibile fino a diversi anni o addirittura decenni dopo l’esposizione. Con quali conseguenze prossime per il nostro futuro?
La relazione dell’EEA si basa su uno studio di riferimento, il rapporto del 1995 Weybridge, che ha registrato seri interrogativi sulle sostanze chimiche, ma mancavano i dati a lungo raggio in alcuni settori chiave.
Gli studi continuano e vedremo che emerge a poco a poco. C’è da dire comunque che più prodotti naturali utilizziamo anche per le normali incombenze di casa, cosmetici personali o quant’altro è meglio sarebbe per la nostra salute. Ciò non toglie comunque quello che respiriamo attorno a noi…
Noi qui vi elenchiamo tutte le sostanze come sono suddivise, tenendo sempre presente che l’effetto fondamentale ora evidenziato è l’effetto cocktail..
Vediamo cosa è presente nella categoria 1 a forte preoccupazione.
CATEGORIA 1 – FORTE PREOCCUPAZIONE
PESTICIDI, INSETTICIDI, FUNGICIDI, DISERBANTI, ETC
Clordano, clordecone, mirex, toxafene, trifenilstagno, lindano, HCB (esaclorobenzene), acetochlor, alaclor, maneb, tiram, metam natrium, zineb, vinclozolin, atrazina, Tri-n-propyltin, tributilstagno, linuron, DDT (non più utilizzato in Europa), bifentrin, cialotrina, deltametrina, resmetrin (non autorizzato in Italia), carbaryl (pesticida del cotone), lindano (HCH), fenarimol, mancozeb, metiram, methoxychlor, metribuzin, p-Benzylphenol, pentaclorobenzene (non più in commercio), pentaclorofenolo, procimidone, trifuralin, Dichloroaniline.
OGGETTI IN PLASTICA
FTALATI - BBP (butilbenzilftalato), DBP (dibutilftalato) e DEHP (di (2-etilexil) ftalato), DCHP (dicicloesil ftalato ) : Plastificanti ed ammorbidenti della plastica, in particolare del PVC . Dal 1999 il BBP, il DBP ed il DEHP non possono più essere utilizzati in Europa nella fabbricazione di articoli per bambini che possono essere messi in bocca. Dal 2007 tali ftalati non possono più essere utilizzati anche nei giocattoli per bambini. Sono invece ancora utilizzati nei materiali per l’impacchettamento del cibo oppure nelle capsule dei medicinali (pillole) resistenti agli acidi dello stomaco. Torneremo a parlare di ftalati in un altro post.
BISFENOLO A: di recente il Bisfenolo A è stato conosciuto dal grande pubblico per il suo utilizzo nei biberon per bambini, il Bisfenolo A è infatti utilizzato principalmente nella produzione di plastiche. Il 25/11/2010 l’Europa ha messo al bando i biberon con bisfenolo. La decisione è stata presa dai rappresentanti dei 27 paesi Ue dopo un lungo negoziato. La produzione di biberon con bisfenolo A è stata dunque vietata a partire dal primo marzo 2011, mentre la loro commercializzazione e importazione è vietata a partire dal 1 giugno 2011. Un altro uso del bisfenolo A è nelle otturazioni dentali dei bambini.
Stirene: utilizzato nella produzione di alcune plastiche come ad es il polistirene (o polistirolo) nonché nei polimeri in polistirene utilizzati per hobbies e artigianato. Un altro uso è quello dei contenitori per cibo.
Epicloridrina: utilizzato come stabilizzante nelle plastiche, solvente in vernici, colle e smalti per unghie, nella preparazione di resine epossidiche e come insetticida.
Ottifenolo: utilizzato come surfattante e nei prodotti plastici
Policlorobifenili o PCB: si tratta di un gruppo di composti chimici in passato ampiamente utilizzati per i materiali elettrici ed oggi sono severamente vietati, ma si trovano ancora ampiamente nell’ambiente
COSMETICI
DEP (dietilftalato) : DEP è l’unico ftalato impiegato nei cosmetici venduti in Europa ed inoltre aggiunto in piccole quantità ai prodotti cosmentici con lo scopo di rendere amaro e, quindi imbevibile, l’alcool etilico eventualmente presente nella composizione del prodotto
Benzofenone 2 : utilizzato come schermo UV nei solari
Diidrossibenzofenone: utilizzato come schermo UV nei solari
3-benzilidene canfora: utilizzato come schermo UV nei solari
BHA ed E320 (butilidrossianisolo) utilizzato come antiossidante e conservante nei cosmetici e nel cibo. Vengono utilizzate le seguenti sigle per identificarlo: BHA per i cosmetici ed E320 quando è sottoforma di conservante per il cibo
4-Metilbenzilidene Canfora: utilizzato come schermo UV nei solari
2-etilesil-4-Metossicinnamato: utilizzato come schermo UV nei solari
4,4’-bisfenolo: utilizzato come conservante, disinfettante, antiossidante,profumo e filtro UV in cosmetica
Cyclotetrasiloxane: emolliente, solvente in ambito cosmetico, ma ha anche numerose altre applicazioni
Resorcinolo: antisettico e antimicotico utilizzato nei prodotti cosmetici (ad es. per il peeling) nonché nella fabbricazione di coloranti, prodotti farmaceutici
4-isooctilfenolo 4-octilfenolo sono usati come materia prima nella produzione di esempio tensioattivi, detergenti e agenti bagnanti
ketoconazolo viene utilizzato come un farmaco antifungino e usato come uno shampoo, compressa, o crema.
ALTRE SOSTANZE
Nonilfenolo e Nonylphenolethoxylate: utilizzati come detergenti e stabilizzanti per una vasta gamma di applicazioni, dalla pelle, al tessile all’industria dei polimeri e nelle vernici
IPA, PCB PCT: sono presenti nei combustibili fossili e si formano non intenzionalmente durante il processo di combustione
PHDD/ PHDF: si formano durante la combustione, nel corso di diversi processi industriali e di produzione di sostanze chimiche, compresi alogenati ritardanti di fiamma, pesticidi e solventi
Triclorobenzene : è utilizzato come additivo nei coloranti, fluidi dielettrici, oli lubrificanti, i mezzi di trasferimento di calore e come solvente sgrassante
Diphenylhexamethylcyclotetrasiloxane : utilizzato per vari scopi ad esempio nelle protesi mammarie e nel grasso per cuscinetti
Agnese Tondelli
Fonte”guardian”"paperblog”
ecco cosa vogliono i nostri politici la guerra con questa fecce
Donna prova a sedersi: “Non puoi, è nostro territorio”, poi pestano marito
OkNotizie
SALERNO - Quella presenza costante di venditori ambulanti sulla seduta in ceramica della chiesa di San Gregorio, in via Mercanti, i residenti del centro storico l’avevano segnalata da tempo. Ieri proprio lì una coppia è stata aggredita da un gruppetto di immigrati che aveva esposto la sua mercanzia e non voleva saperne di fare spazio a una signora che cercava di sedersi. A denunciarlo è il presidente del comitato di quartiere del centro storico, Ermanno Minoliti, che dopo le segnalazioni cadute nel vuoto annuncia che ora saranno gli abitanti a organizzare i presìdi per garantire in quell’area la sicurezza dei cittadini. L’episodio è avvenuto poco prima delle nove di sera, di fronte al palazzo della Pinacoteca provinciale: «La signora voleva sedersi, ma gli extracomunitari l’hanno assalita – racconta Minoliti – Allora è intervenuto il marito, ma il risultato è che lo hanno riempito di botte». Un’aggressione che per il rappresentante dei residenti colma la misura di una pazienza già al limite: «Da mesi denunciamo la presenza di queste persone, nell’indifferenza e nell’incapacità di polizia, carabinieri, vigili urbani e Guardia di finanza. Eppure ci troviamo a pochi metri dalle caserme di carabinieri e finanzieri. È un fatto vergognoso – incalza – chi coordina le forze dell’ordine a Salerno dovrebbe vergognarsi». Quindi l’annuncio: «Faremo da soli. Visto che nelle forze dell’ordine non abbiamo più fiducia, ci organizzeremo noi residenti per garantire in via Mercanti un presidio di sicurezza».
Leggi: http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?articolo=salerno-in-via-mercanti-una-coppia-aggredita-da-ambulanti-abusivi&ID=17729#ixzz2gJSXES96
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Grande polizia greca
Forze speciali dell'esercito greco presentano richiesta di dimissioni al governo e chiamano il popolo in piazza
Da keeptalkinggreece i punti principali della richiesta di dimissioni, e i commenti che viaggiano su Twitter...
Traduzione di Malachia Paperoga
Il governo Greco, lo stato e le autorità sono in allerta dopo che un sindacato delle forze speciali KEED dell’esercito greco ha diramato un comunicato chiedendo le immediate dimissioni del governo, per dare spazio a un governo di unità nazionale. L’annuncio, pubblicato mercoledì sul sito web del sindacato, ha provocato una riunione di emergenza presso la Corte suprema mercoledì sera e l’apertura di un’indagine ufficiale giovedì mattina.
L’annuncio del KEED dichiara che il governo di coalizione deve rassegnare le dimissioni per aver fallito nel garantire i diritti costituzionali di tutti i cittadini in quanto a possibilità di lavoro, salute, istruzione, giustizia e sicurezza.
La dichiarazione contiene 15 richieste, incluse le dimissioni del presidente greco Karolos Papoulias, e chiede a tutti i greci di unire le proprie forze a quelle dell’esercito in una manifestazione pubblica prevista per sabato 28 Settembre 2013 in piazza Syntagma, fuori dal parlamento greco.
Tra le 15 richieste vi sono:
- le immediate dimissioni del governo
- le dimissioni del presidente
- la creazione di un governo di unità nazionale sotto la guida del Presidente della Corte Suprema, formato da personalità illustri al di fuori della politica o consiglieri dell’Accademia di Atene.
- la sospensione dell’accordo sui prestiti in cambio di austerità
- l'esclusione di tutti i politicanti che hanno portato il paese al collasso economico.
- l'insediamento di una Corte Costituzionale.
- l'insediamento di una commissione d'inchiesta formata da giudici di alto profilo che indaghino su chi e perché ha portato il paese a questo punto, con individuazione delle responsabilità.
- la sospensione di qualsiasi inasprimento della pressione fiscale per i cittadini con reddito annuo fino ai 25.000 euro
- lo stop a qualsiasi licenziamento nel settore pubblico.
- la sospensione della aste e dei protesti bancari fino al completamento di un Audit sulle banche da parte di un’agenzia contabile a responsabilità pubblica.
- il ripudio del debito.
- il divieto di cessione delle proprietà pubbliche e la ripresa delle operazioni dell'industria della difesa.
- la confisca immediata di negozi, società e industrie tedesche, a pieno compenso per le riparazioni della seconda guerra mondiale.
- l'abolizione dell’immunità parlamentare.
- il controllo dei beni di coloro che sono coinvolti nella situazione economica del governo, il perseguimento degli arricchimenti illeciti e il ritorno all’efficienza dello Stato
- la protezione da mire espansionistiche ostili nel mare Egeo, Macedonia, Epiro, Tracia e Cipro, e repressione dei vari gruppi operanti in queste aree
- allontanamento degli immigranti irregolari, con il blocco dei trasferimenti di denaro all’estero per somme superiori al 20% dei redditi soggetti a tassazione.
as institutional warrantor of all the above demands and calls on security forces to secure the implementation of the above and the smooth transfer to actual constitutional legality.” (source) - See more at: http://www.keeptalkinggreece.com/2013/09/26/with-15-demands-greek-army-reservists-want-immediate-resignation-of-government/#sthash.BM9CQtoi.dpuf
Il KEED considera le Forze Armate come il garante istituzionale di tutte le richieste sopra esposte e richiama le forze di sicurezza a garantire l’implementazione delle stesse e la transizione a una vera legalità costituzionale.”
Il Messaggio è stato interpretato come un’invocazione al “colpo di stato”, da parte di un’azione combinata dell’esercito e dei cittadini. Non pochi vedono un collegamento tra il “nazionalista” KEED e la formazione di estrema destra Alba Dorata.
Stamattina, il KEED ha negato di aver invocato il colpo di stato e qualsiasi collegamento con Alba Dorata. Con una nuovo messaggio sul proprio sito web, il KEED ha dichiarato:
” Non ci aspettiamo di essere trattati bene dalla TV e radio del sistema o da qualche blog su internet. Prendendo isolatamente, sintetizzando o interpretando in modo arbitrario alcune frasi del nostro messaggio, hanno tentato di dipingerci come potenziali promotori di un colpo di stato. Non abbiamo mai visto un colpo di stato comunicato in anteprima, quindi questo tentativo manca di qualsivoglia serietà.
Il riferimento alle Forze Armate e ai Corpi di Sicurezza non è evidentemente legato a nessun colpo di stato o a qualsiasi azione anticostituzionale da parte di alcuno. Ci atteniamo all’accettazione delle nostre proposte da parte del popolo greco, manifestata dai tanti messaggi ricevuti.”
Scherzando su Twitter
Mentre le autorità statali sono allarmate, i navigatori internet greci hanno approfittato per sorridere sulla possibile o impossibile minaccia alla democrazia greca. I greci hanno creato l’hashtag su Twitter #praksikopima_Sept28. La maggioranza dei tweet dichiara di avere altri programmi (matrimoni, visite dal parrucchiere, aperitivi, attività all’aria aperta, shopping, cena con la nonna, etc.) per sabato 28 Settembre e richiede che il colpo di stato sia spostato più avanti.
Altri hanno sottolineato le difficoltà di mettere in atto un colpo di stato al giorno d’oggi, dato che i diktat della Troika hanno messo in difficoltà anche le forze armate greche:
“Mi chiedo come faranno dal momento che non ci sono parti di ricambio per i carri armati” ha scritto un utente, mentre un altro propone “dovrebbero fare il colpo di stato in bicicletta”
PS. KTG non potrà a sua volta assistere al colpo di stato. C’è un bellissimo spettacolo di volo aereo a Palio Faliro, che comincia alle 17:30
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VIVISEZIONE VERGOGNA DELL'UMANITA
Le voci degli innocenti
Delle poco più di 700.000 firme finora raccolte nei paesi UE per l’iniziativa Stop Vivisection, quasi 450.000 sono italiane. In pratica, quanto servirebbe ad indire un ipotetico referendum abrogativo. Il tutto per mandare in pensione la Direttiva Europea 2010/63/UE la quale, come da analoga dicitura di quasi tutte le disposizioni europee che riguardano gli animali (allevamenti, trasporti, macellazione etc) dovrebbe interessarsi “per la protezione degli animali ” nel nostro caso “utilizzati a scopi scientifici“. Di fatto, senza fuorvianti mistificazioni, si tratta della meglio nota “Direttiva Vivisezione” approvata dal Parlamento Europeo l’otto settembre 2010.
Ieri, in molte città italiane, si sono tenuti i banchetti informativi dove è stato possibile firmare la petizione europea. In più casi, la raccolta è stata caratterizzata da flash mob, manifestazioni e veri e propri cortei. A Napoli, ad esempio, vi è stata una partecipata fiaccolata. A Bari, invece, un flash mob per le vie del centro a due passi dall’Università. A Genova, lenzuoli colorati di rosso presso la fontana De Ferrari. Banchetti anche a Milano, Torino, Palermo, Padova e in molti altri centri, grandi e piccoli.
STOP VIVISECTION – OVUNQUE. Con le firme italiane si potrebbe indire un referendum
Successo della giornata dedicata all'iniziativa che vuole rottamare la Direttiva Europea sulla vivisezione
di redazione | 29 settembre 2013
diritti animaliGEAPRESS – Delle poco più di 700.000 firme finora raccolte nei paesi UE per l’iniziativa Stop Vivisection, quasi 450.000 sono italiane. In pratica, quanto servirebbe ad indire un ipotetico referendum abrogativo. Il tutto per mandare in pensione la Direttiva Europea 2010/63/UE la quale, come da analoga dicitura di quasi tutte le disposizioni europee che riguardano gli animali (allevamenti, trasporti, macellazione etc) dovrebbe interessarsi “per la protezione degli animali ” nel nostro caso “utilizzati a scopi scientifici“. Di fatto, senza fuorvianti mistificazioni, si tratta della meglio nota “Direttiva Vivisezione” approvata dal Parlamento Europeo l’otto settembre 2010.
Ieri, in molte città italiane, si sono tenuti i banchetti informativi dove è stato possibile firmare la petizione europea. In più casi, la raccolta è stata caratterizzata da flash mob, manifestazioni e veri e propri cortei. A Napoli, ad esempio, vi è stata una partecipata fiaccolata. A Bari, invece, un flash mob per le vie del centro a due passi dall’Università. A Genova, lenzuoli colorati di rosso presso la fontana De Ferrari. Banchetti anche a Milano, Torino, Palermo, Padova e in molti altri centri, grandi e piccoli. Significativi quelli di Brescia ed, ovviamente, ancor di più Montichiari con la nota Green Hill svuotata e sotto processo ma con ancora tutte le potenzialità formali di potere riaprire.
Tutti per dire no alla Direttiva “umanitaria”. Tanto “umanitaria”, ricordano gli organizzatori di Stop Vivisection, da prevedere per questo l’uccisione degli animali tramite dislocazione del collo, distruzione del cervello, colpi di arma da fuoco, e percussioni in testa. Di obbligatorietà dei metodi alternativi, poi, neanche a parlarne.
Un lungo cammino, quello di Stop Vivisection, iniziato il 25 aprile 2012 con il deposito del testo di iniziativa popolare presso il registro della Commissione europea. Raggiunto un milione di firme sarà possibile riprendere in mano la famigerata Direttiva Vivisezione, secondo alcuni concepita ad uso e consumo delle lobbies della sperimentazione animale.
La petizione cartacea potrà essere firmata fino al prossimo 20 ottobre, mentre quella on line è disponibile fino al primo novembre. Anche per questo tipo di firma occorre essere maggiorenni ed avere con sé la carta d’identità. Dunque, per chi non lo avesse fatto STOP VIVISECTION
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DIRITTI
"Io avvocato, vi spiego perché la cura Di Bella è un diritto"
I media stanno riscoprendo la cura Di Bella, in realtà molti malati di cancro non hanno mai smesso di credere in questa terapia come dimostrano i migliaia di ricorsi in tribunale e le sentenze a loro favore....
Gioia Locati - Gio, 19/04/2012 - 18:18
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Da novembre il Giornale.it si sta occupando della cura Di Bella. Abbiamo aperto una sezione dedicata che man mano si arricchisce di testimonianze di pazienti guariti e di commenti dei lettori, accanto alle opinioni di autorevoli medici.
Durante questi mesi in molti si sono chiesti il perché della nostra campagna stampa. Non si tratta di una campagna. Non è neppure il resoconto di una notizia esclusiva inseguita tra mille difficoltà, come capita spesso nel nostro mestiere. Semmai è vero il contrario: è la notizia che si è imposta da sola con forza dirompente.
Immaginate un grande fiume carsico, che scorre in sordina e aumenta via via il suo volume, a un certo punto l’acqua affiora in superficie, erompe dal nascondiglio, dilaga. Ecco, il fiume carsico è formato dai malati di cancro curati (e in cura) con la terapia Di Bella. Relegati nell’angolo, dopo che la sperimentazione ministeriale del 1998 decretò l’inefficacia del metodo, hanno continuato a curarsi in questo modo, in molti casi con successo, in altri, quando lo stadio della malattia era o è troppo avanzato, no. E, tuttavia - riferiscono i parenti che hanno accompagnato i loro congiunti nell’ultimo tratto- questa cura ha sempre garantito ai malati una morte dignitosa.
Dal 1998 la terapia Di Bella si è alimentata con il passa parola, con uno scambio di informazioni quasi "carbonaro" perchè dalla medicina ufficiale arrivavano solo discredito e irrisione (sul perché di questo parleremo in seguito). La sezione è nata con l’intento di far sentire il grido di gioia di chi, in questo modo, ha sconfitto il cancro.
Nei giorni scorsi i media hanno ripreso a interessarsi della cura Di Bella. La notizia di un ricorso fatto da un paziente di Bari, che si era rivolto al giudice per ottenere la terapia gratuita, è rimbalzata da un tiggì all’altro, oltre che su radio e testate online. Non si sono fatti attendere i commenti dei politici e dei rappresentanti della sanità ufficiali, critici nei confronti dell’interferenza della magistratura nelle questioni di salute oltre che sull’efficacia della terapia.
In redazione abbiamo ricevuto decine di mail di protesta, persone in cura da anni con la Di Bella - molte delle quali hanno ottenuto l’erogazione gratuita della terapia grazie alle sentenze di magistrati – preoccupate delle loro sorti, timorose che il clamore di questi giorni possa ripercuotersi sulla loro terapia salvavita.
Abbiamo chiesto all’avvocato Marisa Cataldo, di Bari, di spiegarci quali sono i diritti degli ammalati. Cataldo, civilista, si occupa da una decina d’anni esclusivamente dei ricorsi di malati di cancro che scelgono di curarsi con la Di Bella, "Ho seguito almeno 250 pazienti in Puglia, tutti i loro ricorsi sono andati a buon fine, tranne uno che è stato rigettato un paio di mesi fa (non sappiamo se procedere, ora questo paziente è stato ricoverato)". Una premessa è d’obbligo: dal 1998 sono più di duemila i ricorsi fatti dai pazienti dibelliani, la regione che annovera più sentenze favorevoli è la Puglia, seguita dalla Sicilia e dal Lazio. La più ostile al metodo Di Bella è l’Emilia. Qui però Barbara Bartorelli (la cui testimonianza è online nella sezione con il titolo “Così sono guarita dal linfoma senza subire trapianto”) si vide rigettare il ricorso ma vinse in appello.
Avvocato, ci spiega come vengono vinti questi ricorsi?
“Da un lato ci sono i provvedimenti di urgenza, dall’altro le sentenze di merito. I primi si hanno quando un giudice riconosce il fumus boni iuris, ossia la parvenza del buon diritto, unito al periculum in mora, ossia al pericolo di vita, ad esempio nel caso in cui un paziente non riesca ad acquistare i farmaci perché non ha capacità finanziaria e quindi non è in grado di tutelare il suo diritto alla salute, allora il magistrato emette un provvedimento di urgenza e obbliga la Asl a erogare la terapia gratuita per un certo periodo di tempo, in genere un anno o 18 mesi”.
E le sentenze di merito?
“Sono quelle che fanno la giurisprudenza, che esaminano la materia sotto tutti i punti di vista. La cura va riconosciuta agli indigenti quando si dimostra che la terapia impedisce alla malattia di progredire o quando non c’è una cura alternativa. Ho avuto pazienti che hanno scelto il metodo Di Bella da subito o perché cardiopatici o perchè affetti da disfunzioni renali, in entrambi i casi non si può sopportare la chemioterapia, altri ancora che si erano sottoposti a dolorosi cicli di chemioterapia, senza alcun risultato”.
Una sentenza di merito è definitiva…
“Esattamente. Spesso sono io a chiedere un rinvio al giudice e non la conferma del decreto di urgenza perché il paziente mi chiede tempo per fare una Tac, così dopo il referto si porta un ulteriore documento al giudice. Un malato non ha interesse a strumentalizzare la propria salute per avere una terapia, se non vede i miglioramenti non prende farmaci inutilmente…”
Allora non sempre un giudice ricorre a periti per valutare lo stato di salute del paziente?
“Non sempre, io ricostruisco la storia della malattia dal primo referto istologico, documento le diagnosi, porto gli esami, mostro l’andamento del cancro prima e dopo le cure tradizionali e con la Di Bella”.
Perché un malato di cancro si rivolge a un tribunale?
“Il diritto alla salute non può essere pregiudicato da un ‘tetto di spesa’, il bilancio dello Stato non può comprimere il diritto che una persona ha di curarsi. Questa è una garanzia costituzionale”.
MEDICINA ALTERNATIVA
VIVISEZIONE. PROGETTO DI LEGGE IN LOMBARDIA:450.000 EURO ANNUI ALLA RICERCA SOSTITUTIVA E COMMISSIONE ETICA
29 settembre 2013 alle ore 20.57
Carissimi amici, mercoledì 25 settembre UGDA ha partecipato, su invito del Presidente della Commissione Sanità Regione Lombardia,dott. Fabio Rizzi, all'audizione per discutere del Progetto di Legge nel titolo.
In rappresentanza di UGDA, contrapposto ai sostenitori della vivisezione, Pierangelo Greggio, anche socio fondatore dell'associazione Arcamica,che ringraziamo di cuore !
Speriamo che il progetto di legge, che sarà discusso e poi votato in consiglio regionale, nel suo iter non venga snaturato da sostenitori di interessi diversi perchè se mantenuto nel suo spirito iniziale sarebbe la prima grande spallata alla vivisezione nella regione in cui la Sanità è esempio e traino per tutto il Paese, ricordando a tutti che il recepimento della direttiva europea oggi impedisce l'abolizione della vivisezione: affermare il contrario sarebbe solo illudere le persone con conseguente cocentissime lacrime di delusione !
Il progetto di legge prevede una commissione regionale etica di controllo e ben 450.000 euro annui per dire basta alla crudeltà e per promuovere i metodi sostitutivi !
UGDA lo sosterrà con forza se verrà rispettato quanto abbiamo chiesto in audizione. Ecco un estratto del nostro intervento messo agli atti :
"Pur essendo sostenitori convinti della totale abolizione della vivisezione, concludiamo affermando che, come primo, importante passo per una ricerca etica, il Progetto di Legge in analisi è encomiabile nelle sue premesse, che speriamo di non vedere snaturate, nel suo iter, per interessi di parte, e che “ove possibile” diventi “sempre possibile” in quanto un numero in crescita esponenziale di ricercatori di fama mondiale da tempo sostiene, con prove inconfutabili, che è sempre possibile sperimentare con metodi sostitutivi! Auspicando l’apertura in Lombardia di nuovi centri di ricerca finalizzati solo a quella sostitutiva, oggi chiediamo con forza che tutte le vie di tale ricerca etica vengano affidate ai ricercatori di datata esperienza in questo ambito o ai giovani che vogliano intraprendere vie innovative, più sicure per l’uomo e cruelty free, aprendo a tutti loro le porte,come vincolo tassativo, anche dei laboratori tradizionali già esistenti ai quali dovessero essere stanziati i finanziamenti (come si potrebbe temere…), che l’avanzamento della ricerca sostitutiva non sia affidato,invece, a chi la nega sostenendo la vivisezione come unica via possibile perché sarebbe un controsenso nel progetto e un “regalo” alla vivisezione stessa e, infine, che anche i fondi vengano gestiti con il rigido controllo da parte del Comitato Etico Regionale sull’effettivo, esclusivo ed efficace utilizzo ai fini previsti dal Progetto di Legge !"
Ci auguriamo di cuore che tutte le forze politiche vogliano dimostrare civiltà trasversale !
I nostri più sentiti ringraziamenti al dott. ed ex senatore Fabio Rizzi, oggi presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, convinto antivivisezionista che molti di voi ricorderanno per la mozione fatta approvare all'unanimità al Senato durante la scorsa legislatura, che prevedeva comunicazione alla UE a salvaguardia dei randagi dalla vivisezione(grandissima battaglia UGDA vinta anche e soprattutto per il supporto di Rizzi), obbligo di anestesia e obbligo di divulgazione della legge sull'obiezione di coscienza nelle università ! A lui tutta la nostra srinnovata stima.
UGDA CONTRO LA VIVISEZIONE
Per chi non le ricordasse ecco le grandi battaglie etiche e legislative sostenute da UGDA contro la vivisezione in alcune delle nostre note (in ordine cronologico inverso) e la nostra più grande vittoria: il comunicato alla UE da parte del Ministero della Salute in merito al divieto di sperimentazione sui randagi !
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/importantissimo-vivisezione-a-tutti-i-presidenti-di-associazioni/649547648403310
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/vivisezione-m5-stelle-e-unica-via-percorribile-come-prima-importantissima-spalla/607450455946363
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/vivisezione-ugda-a-punto-radio-approfondimento-e-ora-salviamo-i-beagles-della-gl/579069785451097
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/beagles-della-glaxoimpegno-di-freccia-45-comune-di-verona-e-proposta-siga-moscat/568132069878202
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/chi-avra-i-beagles-di-pomezia/563712166986859
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/beagles-della-glaxo-massima-attenzione-giorni-e-orari-dei-presidi-autorizzati-da/565869226771153
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/nuovo-allarme-rosso-32-beagles-alla-glaxo-di-verona-scriviamo-e-mobilitiamoci-/565439093480833
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/viribus-unitis-i-beagles-della-menarini-sono-salviringraziamenti-ma-non-abbassia/561939133830829
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/esperimenti-su-animali-scatta-obbligo-anestesia-grazie-ai-senatori-rizzi-e-adere/520448374646572
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/stanno-arrivando-a-pomezia-beagle-per-la-vivisezione-mobilitiamoci-tutti-a-pomez/560322583992484
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/vivisezione-nuova-mobilitazione-telefoniamoscriviamo-dopo-la-comunicazione-alla-/533145263376883
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/telefoniamo-in-massa-il-ministero-non-ha-ancora-fatto-la-comunicazione-alla-ue-p/521198451238231
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/senatori-fabio-rizzi-e-donatella-poretti-risoluzione-che-impegni-il-governo-alla/516554291702647
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/viribus-unitis-abbiamo-vinto-i-nostri-randagi-sono-salvi-dalla-vivisezione-/511177815573628
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/ecco-perche-vivisezioneranno-i-nostri-randagi-/510400832317993
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/vivisezione-gravissima-omissione-del-ministero-protestiamo-sono-tenuti-a-fare-il/510294132328663
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/vivisezione-controffensiva-elettorale-che-e-stata-inviata-a-tutti-i-senatori-tra/508730182485058
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/clamoroso-autogoal-di-giovanardi/507996809225062
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/direttiva-europeabasta-lettere-e-chiacchere-domani-ugda-a-roma-per-incontrare-se/507450032613073
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/sen-fabio-rizzi-disegno-legge-s3576-proposto-da-ugdaobbligo-di-dicitura-testato-/491041994253877
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/green-hill-siamo-davvero-al-lieto-fine-e-i-macachi-della-harlan/485093971515346
https://www.facebook.com/notes/comitato-nazionale-ugda/a-tappeto-affianchiamo-leal-per-la-raccolta-firme-contro-vivisezione-ecco-luoghi/479585098732900
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La Redazione
Il farmaco misteriosamente tolto dal mercato italiano, serve per cura Di Bella e altre terapie
di Freddie il 27 settembre 2013
CONTROINFORMAZIONE IGNORATA
L’Organizzazione mondiale della sanità (e quindi l’Onu) stabilisce: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale
e non semplicemente l’assenza di malattia”. Nell’articolo 32 la nostra Costituzione dice: ”La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
E’ bene che si sappia: esiste un farmaco, Synacthen è il suo nome, che è presente da moltissimi anni sul mercato.
E’ a base di ACTH, e per chi fortunatamente non ci ha a che fare, esso in poche parole stimola la corteccia surrenale a produrre cortisolo naturale. Si tratta di un farmaco molto valido che viene usato per la cura delle patologie più disparate. Anche la cura Di Bella lo adopera nella sua composizione.
Da maggio del 2013, però, è scomparso dal mercato Italiano dove riapparirà soltanto ad aprile 2014. Nel frattempo non se ne trova neanche una scatola in commercio ed averlo dall’estero, si può bene immaginare, è un dramma.
Il Synacthen, il cui principio attivo è il tetracosactide esacetato ha alla base l’Acth, o cortisolo: è un ormone prodotto dal lobo anteriore dell’ipofisi, la cui increzione è regolata dal Corticotrophin Releasing Factor, prodotto dall’ipotalamo. Il derivato sintetico dell’Acth è usato in molte patologie e tra le più disparate: mesenchimopatie, artriti reumatoidi, artropatie psoriasiche, dermatomiositi, lupus eritematoso ed affezioni del tubo digerente come la colite ulcerosa. Trova applicazioni anche nella sindrome nefrosica, nelle fasi evolutive della sclerosi a placche, nell’edema cerebrale e nella stimolazione del surrene. Ha indicazione anche nelle emopatie, soprattutto nella leucemia linfoide, nel linfoma di Hodgkin e non-Hodgkin e nelle immunodeficienze primarie e secondarie del sistema immunitario.
Appare quindi fuori da ogni logica, tanto da ingenerare sospetti, che un farmaco di tale valenza possa essere stato tolto dal mercato, constatata inoltre l’assenza di disposizione di un farmaco equivalente che sia caratterizzato dallo stesso principio attivo.
Disponiamo della triste testimonianza della gentile lettrice Mariangela, che, pur non essendo una malata oncologica, è affetta da una malattia rara e fa uso della medicina anch’essa. Come spesso accade queste notizie importanti passano sotto silenzio, ignorate dai canali di informazione maggioritaria.
Come mai, ci chiediamo, proprio nel periodo in cui le revisioni della magistratura sulla cura Di Bella valutano la concessioni dei rimborsi da parte del Servizio sanitario nazionale, tale farmaco, così utile alla cura, viene messo fuori commercio? Una coincidenza, oppure una strategia di mercato dettata da logiche lobbistiche? Il costo della cura Di Bella può limitarsi a poco più di un decimo rispetto a quella della chemioterapia, e ci si chiede se le industrie farmaceutiche non possano avere interferito in qualche modo nella scelta di eliminare nel nostro paese il commercio del Synacthen.
Uno splendido tempismo fa sì che la cura Di Bella, non potendo reperire il farmaco sul mercato nazionale, vada a costare una cifra che i meno abbienti non possono sborsare (o comunque anticipare, nel caso che i rimborsi vengano poi concessi dall’organo giudiziario).
Freddie
BOICOTTARE TUTTI I PRODOTTI SPORCHI DI SANGUE
Agenpress - Ieri a Roma è stata organizzata dal (Pae) Partito Animalista Europeo una fiaccolata contro la sperimentazione animale. La partecipazione dei Movimenti animalisti e non solo, è stata straordinaria.
Prima della fiaccolata è stato trasmesso un video con alcuni interventi di illustri ricercatori correlati da interventi di esponenti politici.
Alcune persone vedendo il video lamentavano che mancassero immagini di animali sottoposti alla vivisezione. A mio avviso gli organizzatori hanno fatta la scelta giusta.
Sarebbe stato strumentale vedere immagini di cani, gatti o topi sottoposti alle peggiori “esecuzioni”. Sarebbe stato speculare che per aumentare l’interesse dei partecipanti, venissero proiettate immagini di animali “squartati” come una cagna gravida per osservare l'istinto materno sotto il dolore intenso. Oppure vedere animali tracheotomizzati costretti a fumare sigarette per mesi e anni. Infine sarebbe stato servile far sentire i loro lamenti, il loro pianto ed il loro grido di dolore.
Sarebbe stato fin troppo facile…..
Mentre le coscienze degli uomini devono essere sensibilizzate in un altro modo, ovvero prendere visione con uno spirito libero senza facili condizionamenti.
In questo modo si combattono meglio “gli avversari” coloro che sono perennemente convinti che non esistano e che non potranno esistere metodi alternativi alla sperimentazione animale.
“Avversari” come le lobby farmaceutiche che si oppongono ad ogni cambiamento che potrebbe compromettere affari oggi assai lucrosi.
“Avversari” come quegli scienziati, i quali sostengono che anche le crudeltà inflitte agli animali hanno uno scopo lodevole misurabile nei progressi della scienza medica.
“Avversari” come Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ed insieme a lui quelle di migliaia di studiosi dell’Airc, di Telethon, dell’Accademia dei Lincei, o del Gruppo 2003.
Agli “avversari” si è aggiunta anche la Senatrice a vita Elena Cattaneo – la quale ha dichiarato - “chiunque affermi che oggi esistano metodi alternativi in grado di sostituire completamente la sperimentazione animale nella ricerca biomedica dice il falso. E questo è particolarmente grave se a farlo sono persone delle istituzioni”. (ndr. leggasi l’On. Brambilla, l’On. Taverna, l’on. Amati).
Corre l’obbligo porre una domanda al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il suo entourage lo ha messo al corrente di aver nominato senatore a vita una “vivisettrice”?. E qual è la sua posizione rispetto alla sperimentazione sugli animali.
Agli “avversari” io rispondo che dopo quasi 80 anni di “torture sugli animali” (In Italia sono utilizzati 900mila animali ogni anno) le conclusioni scientifiche sono :
“ che tutti i farmaci sperimentati che hanno successo sugli animali per il 96% deve essere scartato nei successivi test clinici sull’uomo perché tossico o inefficace o entrambe le cose”.
“che le nuove medicine danneggiano la gente anche se hanno passato i test di sicurezza effettuati su animali e umani”
“che l’uso degli animali nello studio delle malattie umane ha ingannato la scienza e ritardato il progresso medico”
“che la malattia nell’animale non è la stessa, come quella che affligge realmente l’essere umano e anche la causa non è mai la stessa, quindi la cura per gli animali non è probabilmente valida per gli esseri umani”
“che abbiamo curato topi malati di cancro per decenni e semplicemente non ha funzionato per gli esseri umani”
“che ogni fatto che sappiamo in merito all’HIV e AIDS lo si è imparato dallo studio sugli umani malati”
La verità è che l’uso degli animali come sostituti degli esseri umani ferisce non solo gli animali ma anche gli esseri umani. “I sistemi di modelli animali non solo uccidono gli animali ma uccidono anche gli esseri umani” Dr. Irwin Bross ex-Direttore dello Sloan-Kettering, il più grande centro di ricerca sul cancro del mondo.
Purtroppo l’utilizzo degli animali è diventata una consuetudine difficile da scalzare nella prassi dei laboratori (alcune volte diventa puro esercizio di novelli ricercatori).
Uno dei tanti motivi, difficile da ammettere alla propria coscienza, è che la sperimentazione animale è un’ affare con “quotazioni stellari” nelle maggiori Borse mondiali.
L’industria farmaceutica che immette sul mercato azionario nuove medicine ne trae grossi profitti di cui ne beneficiano i vari Governi, che a loro volta proteggono, con direttive o leggi la sperimentazione animale.
Aurelio Coppeto
rimbarcarli no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bologna: ecuadoriani con catene e bastoni mettono a ferro e fuoco un quartiere
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSset 28, 2013
bolognaBologna 27 settembre 2013 – ARMATI di catene e bastoni hanno danneggiato tre auto, un cassonetto della spazzatura e lanciato in aria alcune sedie di plastica fuori da un bar (guarda le immagini). Poi hanno pestato due cittadini intervenuti per fermarli. La violenza torna a manifestarsi fra i giovani: questa volta il teatro non sono i Giardini Margherita, ma la zona attorno alla Lunetta Gamberini. Protagonista una decina di ragazzini tra i 14 e i 17 anni, probabilmente ecuadoriani, che ha messo a ferro e fuoco il quartiere.
TUTTO inizia intorno alle 21 di ieri sera. Il gruppo di giovani, tutti a volto scoperto, in maglietta bianca e pantaloncini, in preda ai fumi dell’alcol, in largo Lercaro si avvicina a un’auto e infrange i fari anteriori. Poi si sposta in via Cavazza, vicino al civico 2, dove prende di mira un’altra vettura. A questo punto i giovanissimi si dirigono verso un bar in via Romagnoli, il ‘Qui ci torno’: il pubblico esercizio stava chiudendo proprio in quegli istanti e i ragazzini ben pensano di lanciare le sedie esterne. Poi, una volta all’interno del bar, cercano di tirare una sedia alla madre del titolare, che si trova dietro al bancone.
La donna fortunatamente non viene colpita: «E’ successo tutto in pochissimi attimi, sentivamo le urla avvicinarsi sempre più forti, poi quei ragazzi sono entrati ed è stato il caos — dice il barista —. Non li avevo mai visti, un fatto del genere non era mai accaduto. Forse sono ragazzi che frequentano la Lunetta Gamberini».
NON PAGHI, i componenti del gruppo si dirigono in via dei Lamponi dove si accaniscono su una Smart bianca. I bastoni e le catene vengono usati per infrangere i vetri e l’auto è quasi distrutta. E’ in questo momento che un gruppo di cittadini, esasperati dalla scorribanda notturna, esce da un condominio e cerca di fermare gli ecuadoriani scatenati. Residenti e vandali si affrontano e sono i secondi ad avere la meglio: due dei tre cittadini intervenuti con maggiore veemenza vengono soccorsi dal 118 e portati al policlinico Sant’Orsola-Malpighi in osservazioni. Uno dei due ha riportato una ferita lacero-contusa al capo. Non sono però in condizioni gravi. Sul posto intervengono le volanti, che hanno ricevuto svariate chiamate dai residenti della zona, impauriti dalle violente e insensate azioni del gruppetto di ragazzini terribili. I giovani, però, si sono già dati alla fuga
Resto del Carlino
PEDOFILIA - SADANISMO
Armando Spedicato II ha condiviso l'album di Armando Spedicato: RITUALI & SACRIFICI UMANI di PAOLO FRANCESCHETTI.
MI CHIEDEVO PERCHE’ QUANDO CI SONO ARGOMENTI COME PEDOFILIA E RELIGIONE LE PERSONE SEMBRANO TELECOMANDATE E SI CHIUDONO A RICCIO ???? CHE NE DITE VOI ????
EPPURE TUTTO GIRA ATTORNO ALLA PEDOFILIA E NEI RITUALI…
NEI RICATTI E NEI RAGGIRI DI PERSONE…
E’ DA QUESTO CHE SE NE NUTRONO E NE FANNO COSE CHE SOLO A PENSARLE VIENE DA AVERE I BRIVIDI … MI AUGURO CHE QUESTO CHE VI STO’ PER MOSTRARE NON VI SCIOCCHI …..
1 ottobre 2011 alle ore 15.03 · Mi piace
Armando Spedicato https://www.facebook.com/media/set/?set=a.274904549190541.84958.100000129935264
RITUALI & SACRIFICI UMANI di PAOLO FRANCESCHETTI
RITUALI & SACRIFICI UMANI di PAOLO FRANCESCHETTI
Ultimo aggiornamento: più di un anno fa
RITUALI & SACRIFICI UMANI di PAOLO FRANCESCHETTI
ÙIN QUESTO POST HO VOLUTO INSERIRE LO SPLENDIDO LAVORO FATTO DA PAOLO FRANCESCHETTI SULLE MODALITA' E LE ATROCI SEVIZIE CHE SUBISCONO ALCUNI BAMBINI DA PARTE DI UN ELITE DI SATANISTI.
STRANI RITUALI, SACRIFICI UMANI E MOLTO ALTRO.
INFORMAZIONI E VIDEO CONFERENZA DI PAOLO FRANCESCHETTI SUI SACRIFICI UMANI & DELITTI RITUALI.
MICHELE P.
Sacrifici umani. Testimonianze di sopravvissuti - tratto dal Blog di Paolo Franceschetti:
Nota. Quello che leggerete è probabilmente la cosa più atroce che abbiate letto in vita vostra e che mai leggerete.
Nessun film o romanzo dell'orrore aveva mai neanche immaginato una cosa del genere, perché se un romanzo o un film veicolassero la verità, il romanziere o il regista verrebbero uccisi.
In Italia scompaiono circa 2000 minori l'anno, di cui quasi la metà non verrà mai ritrovata.
La maggior parte scompare senza che nessuno se ne occupi, nel silenzio più totale dei media.
A questa cifra dobbiamo aggiungere quella relativa a bambini Rom, e a extracomunitari senza permessi di soggiorno.
Si calcola in circa 100.000 l'anno i bambini che scompaiono nel nulla nel mondo.
Questo è il racconto della fine che fanno alcuni di loro.
Questo è quello che si potrebbe scoprire, se la denuncia di Paolo Ferraro dovesse proseguire.
Le persone che hanno inoltrato questa denuncia non sono state uccise o internate, unicamente per il nome di altissimo livello dell'avvocato che ha presentato la denuncia.
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22 novembre 1999
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Oggetto. Esposto riguardante fatti ripetuti di violenze fisiche e psichiche nei confronti di bambini, organizzazione di riti satanici, di messe nere, di riesumazioni di cadaveri, di sacrifici umani, di esperimenti di controllo della mente.
Il presente esposto viene presentato dal dottor XXXX
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e P.B. abitano dell’est del B.
Nacquero a V. nel 1960.
Hanno una sorella maggiore di tre anni, F., anch’essa rimasta coinvolta nei fatti, ma ormai psicopatica e non recuperabile.
I loro genitori (come anche quelli della terza paziente, K.) vissero --- familiari estremamente contrastati, in situazioni limite di patologia --- ambientale, di malattia psichiatrica e alcolismo, di fatti criminosi.
In entrambe le famiglie il padre è deceduto quando le figlie erano ancora ragazzine, ufficialmente per cirrosi epatica, il padre delle gemelle; sui --- carcere, il padre di K..
In entrambe le famiglie, la madre (A.F. e M.R.B.) è attualmente ricoverata --- servizi psichiatrici.
L., dopo essersi sposata si trasferì a C., ove attualmente risiede con il marito, lavora come bidella in una scuola, e ha due figli: un bambino, nato l’11.12. --- , e una bambina, nata il 24.8.1997.
Fu comunque sua sorella P., dopo un anno circa di cura presso altro psichiatra per una patologia tra la depressione e una grave forma ossessiva, ad iniziare per prima l’attuale terapia (l’11 dicembre 1993).
Poi, con passaggi molto differenti per le due gemelle, con alcuni rivissuti analoghi, e con la certezza di aver partecipato anche a fatti differenti, i rivissuti di L. --- e precisi, poterono poco per volta far breccia nelle strutture allora spesso --- di P., mentre le “personalità multiple” di quest’ultima (con cambiamenti --- di pronuncia impressionanti) poterono venire ricondotte a situazioni --- pseudo-copiature di altre persone.
Una svolta importante nella loro terapia si ebbe nell’autunno del ’97, quando L. rivisse le atrocità commesse da un tedesco ex-nazista, H.W. nelle --- B.
Tra gli oggetti del padre (dopo la di lui morte) le sorelle hanno rinvenuto alcune fotografie di questi criminali rimontanti al 1964.
In una di queste è rappresentato il citato H.W. (v. All. 1).
Il padre morì nel febbraio del 1989 di cirrosi epatica.
Fin dal giorno in cui L. nacque, lei e la gemella P. subirono violenze di tipo fisico e psicologico da parte della madre (già all’epoca ammalata, sia pur non in maniera palese all’esterno).
All’età di 32 anni, costei rimase nuovamente incinta.
Come risulta dalle rievocazioni delle due gemelle durante separate sedute di terapia, la madre abortì in casa aiutata da una vecchia signora, infermiera non diplomata, attualmente deceduta.
Tale dott. G.G. (personaggio ricorrente in numerosi episodi) prescrisse i farmaci necessari per evitare una infezione e pretese “in pagamento” di poter abusare di L. (che all’epoca aveva due anni). Come rievocato in drammatici rivissuti, la bimba fu stuprata e “ricucita” dallo stesso dottore.
Dopo questi fatti, il padre iniziò a violentare le due gemelle (avevano circa 3 anni).
Da allora la madre iniziò a portarle di notte ad assistere a riti strani che si svolgevano al cimitero.
Venivano disseppelliti cadaveri. Ai bambini venivano fatte mangiare parti del corpo del defunto quali fegato, cervello. I bimbi venivano fatti entrare in loculi, poi chiusi con materiale (tipo cartongesso), da cui dovevano liberarsi.
Essi venivano anche chiusi dentro le casse con i morti per un certo tempo (10-15 minuti).
Tali atti venivano definiti “prove di resistenza” e apparivano far parte di un progetto anche più vasto.
Questi riti satanici si protrassero per circa un anno con scadenza mensile (dai 3 ai 4 anni di vita delle gemelle).
Vi partecipavano oltre la madre, il parroco vicario del paese, un ex imprenditore tessile di nome F.M. e altre persone.
La signora anziana che aveva praticato l’aborto divenne “di famiglia”.
All’età di 4 anni le due gemelle vennero “concesse” anche a un importante imprenditore tessile della zona.
Gli incontri (anche con filmini) avvenivano in una villa (sita a P.), ove questo signore risiede tutt’oggi. La madre conduceva le gemelle fino a un certo punto della strada, poco frequentata dal traffico; arrivava quindi una grossa macchina con autista in divisa e cappello; le gemelle venivano bendate e portate a soddisfare i piaceri di questo signore.
Il padre continuò a violentare L. fino agli otto anni. Talora, quando era ubriaco, in piena notte, le portava a casa di un altro signore ove si trovavano altre 7 od 8 persone, sempre ubriache.
Il padre e la madre gestivano un bar in paese e le persone sopracitate lo frequentavano; alcuni assistevano, altri praticavano violenze. Di questi uomini che assistevano ne sono rimasti in vita due.
Un giorno arrivò a casa un invito del seguente contenuto: “Portate i vostri bambini a trascorrere una settimana di divertimento sul lago di Como”. Arrivava da una associazione di industriali.
Tutta la famiglia si recò (allora e in qualche occasione successiva) in quella villa, oggi individuata.
Questi episodi avvennero nel 1964-1965.
Vi erano persone in divisa militare con stemma americano, nazisti con svastica, uomini politici e industriali che parlavano portoghese e spagnolo.
Va notato che, eseguite ricerche sulla storia della menzionata villa, sono stati rinvenuti riscontri alla utilizzazione “americana” e “ufficiale” della medesima (v. All. 2).
Sulla base dei comuni ricordi, quel primo invito dette luogo a un lungo festino con orge che durò circa una settimana.
Uno dei nazisti era quel certo H.W. di cui le gemelle hanno rinvenuto una foto.
Era presente anche il dott. G.G., all’epoca residente a M.
Vi parteciparono numerosi individui appartenente ad associazioni varie che dettero inizio a un programma di addestramento in cui ai bambini venne iniziato l’insegnamento ad eseguire “ordini”.
Erano presenti numerosissimi bambini (forse un centinaio), provenienti da varie parti d’Italia e dell’Europa dell’est, rumeni, zingari, tedeschi, anche portatori di lievi handicap.
Uno dei “giochi” che venne praticato fu “stana la volpe” o “nascondino”: durante il “gioco” alcuni dei bambini (oggetto di quelle ricerche) vennero anche uccisi con un colpo di pistola alla tempia.
Un altro “gioco” consisteva nell’andare a fare il bagno nelle sottostanti grotte sul lago in cui erano allevati coccodrilli.
Alcuni bambini vennero mangiati.
Alla sera, dopo i “festeggiamenti”, i bimbi venivano condotti in un seminterrato con volte fatte a cupola su mattone.
Era un posto tetro che assomigliava ad una chiesa in stile romano, con calici, altari, bandiere e vecchi stemmi.
In questo posto L. ricorda di essere stata drogata e violentata ripetutamente da uomini e donne alcuni incappucciati di nero, altri di beige.
Quelli incappucciati di nero avevano una croce rossa molto grande sul davanti del vestito.
I bambini non predestinati a morire dovevano assistere ai sacrifici di quelli invece uccisi, i quali furono massacrati a colpi di scure, sventrati, svenati.
Vennero estratti i loro organi interni. Il loro sangue, raccolto in coppe, fu bevuto. Vennero mangiati cuore, cervello, fegato (organi che in termini satanici danno forza e vitalità).
Il sopracitato dott. G.G. praticò aborti.
Una sera di uno di questi festini alcuni bambini (5-6) vennero rinchiusi in una camera con letti a baldacchino con drappeggi e tendaggi di colore viola. Erano tra loro L. e le sue sorelle.
L., in un momento di disperazione, diede fuoco alle tende. In breve tutto si infiammò. L’incendio si propagò per gran parte della villa. Intervennero elicotteri. Vi fu una gran confusione. La gente scappò.
L., dopo l’episodio dell’incendio da lei appiccato, ricorda di non essere stata più condotta nella villa.
Poco dopo questi fatti, L. e P. vissero analoghe esperienze a O.B. ove ritrovarono gli stessi personaggi già visti e conosciuti a Como.
Era un vecchio edificio adibito alle cure termali, abbandonato da anni, di proprietà della C. Fino a non molti anni addietro (anni ’80), costituiva noto ritrovo di soggetti dediti a riti satanici. Ora la struttura è pericolante e inagibile.
In questi luoghi avvenne quello che L. definisce genocidio e crimine verso l’umanità.
Arrivarono pullman e camion carichi di bambini soprattutto dalla Romania, in gran parte portatori di gravi handicap.
Vennero praticati riti satanici in cui furono massacrati numerosi bambini (sempre maschi), smembrati e sciolti nelle vasche (un tempo usate per le cure termali) nella soda caustica.
Altri bambini più piccoli vennero fatti mangiare dai pitoni.
Alla fine dei riti, le femmine che assistevano con i genitori dovevano ripulire il tutto.
Si lavorava tutta la notte. Gli adulti (anche il padre di L.) tagliavano i corpi facendo uso anche di seghe circolari.
Tutto doveva sparire.
La madre di L. e P. in quel luogo era vestita da suora e si faceva chiamare suor Angelica.
In una occasione arrivarono cassoni carichi di ubriachi e barboni. Anche il padre delle sorelle e un loro zio vennero utilizzati per prelevarli di notte alla stazione di B.
Anch’essi, dopo essere stati sottoposti a sperimentazioni varie, fecero la stessa fine.
Molti dei cadaveri, non potendo essere smaltiti in breve tempo, vennero sepolti nelle vecchie cappelle di famiglia e nei giardini del cimitero di O., ove esiste ancora oggi il santuario della Madonna nera.
In quello stesso periodo, presso l’ospedale pubblico di B. e presso una locale clinica privata di B., vennero compiuti esperimenti sul corpo e sul cervello, con scosse elettriche, iniezioni, intubazioni e operazioni strane soprattutto su adulti.
Gli esperimenti venivano praticati da alcuni medici americani e tedeschi che insegnavano anche ai dottori del posto.
Uno di questi era G.G., un altro B., ancora oggi neuropsichiatra infantile al consultorio di B.
Questi “esperti” stranieri vennero fatti venire tramite alcuni industriali di B.
Nella sede della associazione venivano portate a fare dei test attitudinali anche una decina di bambine per volta.
Sedute davanti a un tavolo ovale con grande schermo sul fondo, ognuna aveva un pulsante in mano e un casco in testa con fili elettrici collegati al casco e alle mani.
Iniziava la proiezione con filmati di cartoni oppure spot pubblicitari tipo “Ava come lava”, “tu non sei nero sei solo sporco”, “le stelle di Negroni sono tante … qualità”.
La voce che usciva dal casco era tenue e dolce, ma con il velocizzarsi delle immagini essa si faceva sempre più tetra e metallica.
I cartoni venivano interrotti con strane immagini, ad es.: una macchina rossa viaggiava a forte velocità; dal casco veniva impartito il comando di fermarla con il pulsante, a chi non lo faceva veniva data una lieve scossa elettrica.
Poi sullo schermo appariva un grande occhio e la voce proveniente dal casco iniziava a impartire ordini; con tono freddo e una ripetuta frequenza la voce diceva: “Se fallimento ci sarà solo la morte porre fine al tuo problema potrà.
I bambini non devono piangere, sporcano il silenzio. I bambini non devono nascere. Sesso non amore. Bambini kaputt. Il tempio del potere va venerato con il silenzio e la devozione. Assoluta è l’obbedienza che si deve al venerabile. Il venerabile vede tutto con il suo occhio che dall’alto controlla e legge dentro al tuo cervello, lui tutto può, lui tutto sa. Ogni pensiero traditore verrà punito con la morte.
Il venerabile siede sopra a Dio e più di lui potere ha. Non pensare, guarda e segui il comando”.
Il progetto programmato dagli americani si chiamava “Gatto–Topo”.
I gatti erano destinati, tramite i vari addestramenti e lavaggi del cervello, a diventare esecutori, i topi erano coloro che dovevano morire.
L., essendo stata catalogata “idiota”, arrivò solo fino a un certo punto del programma, poi fu scartata e non vi ebbe più accesso.
Gli esperimenti a O.B. cessarono in seguito alla occasionale uccisione, durante le orge, di un capo nazista.
Su L. – a quanto dalla stessa rievocato – vennero ripetutamente inflitte scosse elettriche. Gli elettrodi partivano dalla testa ai piedi.
Un altro esperimento fu quello di infilarle aghi e un casco collegato a dei fili e ad una macchina che emetteva forti vibrazioni.
A O.B., per punizione, oltre a varie umiliazioni, venivano strappate le unghie dei piedi e infilati lunghi aghi che davano la scossa.
Successivamente a questi fatti ne seguirono, per qualche tempo, anche altri (sia pur di minore gravità) in occasione di colonie estive per bambini organizzate da B. Anche in questi casi (che ci si riserva di descrivere più compiutamente in prosieguo riguardando fatti verificatisi in altre località) si riscontrano analoghi episodi.
2. Caso P.B.
A differenza di L.B., la sorella gemella P. è rimasta coinvolta più a lungo nelle esperienze citate e con tappe successive.
Unica delle tre pazienti, le ha proseguite oltre i dieci anni alla clinica V. e alla sede della associazione.
Il suo addestramento è dunque continuato anche dopo i venti anni, con test di abilità sempre più rigorosi (e angosciosi), per consentire una sua utilizzazione attiva.
Solo nel periodo più recente essa ha manifestato la sua disponibilità a denunciare i fatti, pian piano riuscendo a rievocare episodi da lei vissuti in stato di dissociazione e condizionamento mentale, e, quindi, in altra personalità.
Determinanti sono stati i suoi ricordi (convergenti con quelli della sorella) nella parte in cui hanno recentemente consentito di ricostruire particolari significativi relativi ai “festini” organizzati nella villa di Como e di riconoscere la villa stessa.
L’edificio si identifica nella villa del B.
Fu in questi luoghi che lei e la sorella vennero condotte in diversi fine settimana negli anni 1964-1965.
Anche se lontani nel tempo, tali fatti risulteranno di estrema importanza perché susseguiti da altri ad essi ricollegati e da questi appare possibile tentare di ricostruire “l’organizzazione” di affiliati in qualche modo di certo tutt’ora operante.
L’edificio in questione viene descritto minutamente come una costruzione molto articolata con un grande parco. E’ raggiungibile solo con le barche. L’imbarco avveniva, allora, a O.
A quei festini parteciparono allora anche altre famiglie e numerosi personaggi che apparivano importanti (politici, militari, appartenenti al mondo dello spettacolo, ecc.), talora anche con compagnie femminili.
Si vestivano in costumi (tipo festa in maschera).
Compivano atti sessuali di gruppo utilizzando i bambini con cattiveria e torture.
Alcuni filmavano questi rapporti.
Nelle grotte sotto la villa venivano allevati alcuni coccodrilli e grossi serpenti, ai quali venivano dati in pasto i bambini morti.
A volte vi era un signore che appariva un santone. Aveva il compito di educare i bambini al coraggio obbligandoli a buttarsi in una vasca in cui vi era un coccodrillo.
Era necessaria raggiungere i bordi per salvarsi.
I bambini venivano anche fatti combattere tra di loro e costretti a bere bevande fatte con foglie.
Anche qui venivano organizzati “giochi”.
Uno di questi era quello del “coniglio”, scelto tra i bambini. Gli altri bambini ed essi stessi dovevano cercarlo nel grosso parco, ove si trovavano le trappole.
Il designato veniva poi ammazzato, scuoiato e servito su un vassoio.
La sorella P. tentò il suicidio in seguito ad una crisi esistenziale (così definita dalla psichiatra) il 28 dicembre 1988.
Otto mesi dopo si suicidò una sua amica di nome I.M., strangolandosi nel letto nell’agosto del 1989.
La sorella maggiore di questa ragazza tentò più volte il suicidio e tentò anche di uccidere il figlio di pochi mesi.
Il 9 febbraio del 1994 si suicidò un’altra amica buttandosi da un ponte.
Entrambe queste ragazze erano state anch’esse vittime a O.B.
FONTE: http://paolofranceschetti.blogspot.com/2011/06/sacrifici-umani-testimonianze-di.html
SACRIFICI UMANI & DELITTI RITUALI
FONTE : http://www.informarmy.com/2011/07/rituali-sacrifici-umani-di-paolo_08.html
STOP VIVEVISEZIONE
A Harlan Laboratories
Stop alla vivisezione. Stop ad HARLAN.: Aboliamo la sperimentazione animale da parte dell'azienda Harlan in Italia
Daniel Zanin
Lanciata da
Daniel Zanin
Sarcedo, Italy
Con due allevamenti, uno a San Pietro al Natisone (UD) e l'altro a Correzzana (MI), oltre ad un laboratorio a Bresso (MI), Harlan rappresenta in Italia una delle principali aziende coinvolte nella vivisezione. Da una ricerca della LAV presso gli Uffici Territoriali del Governo, risulta che questi forniscano animali almeno a: Università di Padova, Università di Bologna, Istituti Ortopedici Rizzoli (BO), Università di Modena, Abiogen Pharma (FI), Università di Ancona, Università La Sapienza (RM), CNR (RM), ISS (RM), Sigma Tau (RM), IRBM (RM), ma l’elenco è ben lontano dall’essere esaustivo.
Negli allevamenti di Harlan vengono "prodotti" in serie ratti, cavie, conigli, cani, gatti, primati e scimmie, che vengono acquistati da atenei e industrie farmaceutiche al fine di utilizzarli per esperimenti che portano molto spesso a risultati fuorvianti, inutili, inaffidabili e spesso dannosi per le successive sperimentazioni sull’uomo.
Con la presente intendiamo denunciare il business miliardiario e senza scrupoli di un sistema che, invece di concentrare gli investimenti sui metodi sostitutivi, preferisce torturare e ammazzare con prove inutili, ripetitive e inapplicabili alla salute umana. Vogliamo rompere il muro di silenzio e indifferenza che circonda queste imprese operanti sul territorio italiano. Vogliamo mobilitare l'opinione pubblica e la società civile a esprimere il proprio dissenso verso queste inutili torture. Vogliamo chiudere questi stabilimenti, vogliamo le gabbie di Harlan vuote! FERMIAMO HARLAN, FERMIAMO IL MASSACRO!
A:
Harlan Laboratories
Ci sono tragedie di fronte alle quali preferiamo chiudere gli occhi
Ci sono mondi a noi lontani e volutamente sconosciuti in cui la sofferenza e la tortura si consumano con silenziosa indifferenza
Ci sono animali ai quali la bestialità umana ha sottratto ogni gioia di vivere.
C’è una sorta di compiaciuto cinismo nell’idea che la distanza psicologica, geografica e morale, da umilianti...
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Notizie
Stop Vivisection.
Daniel Zanin
da Daniel Zanin
Organizzatore della petizione
http://www.youtube.com/watch?v=pb64HsWwsII&list=UUOi98r_C5zgHBbOksLWYK1Q
WildSheep - Vivisection
WildSheep - Vivisection, live @ Carrè
Raggiunte 1.000 firme
Fight!
I PIANI NASCOSTI
Ecco Perchè L’Europa Rema Contro la Famiglia – Un Piano Perseguito da Secoli
Posted by admin on settembre 23rd, 2013
http://sapereeundovere.it/La sentenza di Strasburgo che “ammazza”
la famiglia tradizionale – Nulla al caso!
Il “Sì” della Corte Europea dei Diritti Umani alle
adozioni per coppie gay – Un copione già scritto
“Mamma e papà non esistono più”? Che triste realtà europea!
La Distruzione della Famiglia è un processo coltivato nei secoli
dagli Illuminati – Uno dei pilastri del New World Order
di Maria Laura Barbuto e Sergio Basile
Una Doverosa Premessa Storica
Strasburgo, Monaco di Baviera, Parigi - Adam Weishaupt, figlio di un rabbino ebreo sionista e poi grande ispiratore dell’ebreo Karl Marx, nel 1776, precisamente in data 1º maggio - con l’aiuto del barone Adolf Knigge e su spinta e supporto finanziario della dinastia ebraico-sionista dei banchieri Rotschild - fondò l’Ordine dei Perfettibilisti, altrimenti noto come loggia degli Illuminati: da molti considerata come la loggia più potente, ramificata ed attiva al mondo, cui farebbero riferimento tutte le altre, in una scala piramidale, consolidatasi negli ultimi tre secoli e protesa alla realizzazione del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale“, il piano mondialista che ispirerebbe l’azione delle altre super-logge internazionali e di molti organismi sovranazionali. Comprese derivazioni come Bilderberg Club, Club of Rome e Trilateral Commission. Secondo numerosi studiosi e storici anche organismi come l’Unione europea e l’ONU (e come la stessa NATO) sarebbero stati generati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale in vista di questo obiettivo finale.
I punti essenziali del Piano
Un ordine mondiale che portasse all’abolizione dei governi (stati nazionali); della proprietà privata; del matrimonio (e della famiglia tradizionale); delle religioni monoteiste e dello stesso Cristianesimo: considerato il nemico numero uno dei seguaci del suddetto piano mondialista di chiaro stampo luciferino. Weishaupt – iniziato alla loggia massonica Theodor zum guten Rath, a Monaco nel 1777 – sviluppò per proprio conto dei misteri gnostici e cerco con successo di incorporare il suo Illuminismo in quello della Massoneria. Lo fece convocando tutte le logge ed i capi di esse in un grande congresso mondiale, indetto mentre in Francia imperversava la Rivoluzione Francese: fenomeno ispirato da Weishaupt che in virtù di ideali sacri (ma poi rivelatisi ben presto puramente pretestuosi ed ingannevoli) come ugualianza, libertà e “fratellanza” portò ben presto all’instaurazione ed al successo di quel piano massonico-illuminista cosiddetto liberale, portato avanti da un militare: il “fratello” Napoleone Bonaparte. Il regime liberticida che si instaurò di lì a poco fu ben più violento e cruento del precedente, e tale da far rimpiangere ben presto la stessa monarchia. Fiumi di sangue inondarono la Francia e non solo.
L’Eredità di Weishaupt e La Lega dei Senza Dio
Il razionalismo radicale e gli ideali mondialisti di Weishaupt furono ripresi ed amplificati – anche se ciò non è stato quasi mai scritto all’interno dei libri di scuola ufficiali – non solo dalla Rivoluzione Francese, ma anche da numerose dottrine di alcune componenti del socialismo utopistico e del comunismo. Gli occultisti ed illuminati Lenin e Stalin – come la stessa “Lega dei Senza Dio” (Che operò in Russia dopo la deposizione dello Zar ed il successivo sterminio della dinastia Romanov) agirono in vista di tali obiettivi. Non a caso uno dei progetti dichiarati di Stalin (altrimenti detto “il demoniaco“: appellattivo con il quale amava fregiarsi tra i suoi fedelissimi) era il seguente: “trasformare il Vaticano e San Pietro nel più grande museo pagano al mondo”. Tale delirante obiettivo trovò concreta attuazione già nella Russia d’inizio Novecento, ed in particolare nel piano sistematico di distruzione delle chiese che prese piede in quegli anni in tutta la Russia Cristiana. Migliaia di presti, credenti e religiosi furono messi a morte. Le loro famiglie distrutte e le loro abitazioni date alle fiamme o riconvertite alle esigienze del partito e della “Lega dei Senza Dio“. (Vedi video in allegato).
Gli illuminati e il Piano per Distruggere la Famiglia Tradizionale
La Distruzione della Famiglia Tradizionale
La volontà ed il piano di distruzione della famiglia tradizionale e del “Sacramento della Famiglia” non è dunque un qualcosa di nuovo, ma trae le sue origini proprio dal Settecento illuminista e dagli Illuminati. Esso, in particolare, fu progettato proprio dal fondatore degli Illuminati, Weishaupt, e portato avanti nei secoli dai suoi successori e seguaci. Allora capiamo come il cammino verso un’Europa snaturata e “progressista” , che vuole abolire ogni radice cristiana ed ogni tradizione familiare, sembra avere dei contorni molto precisi e ben radicati. Nulla è stato lasciato al caso, ma tutto ha un filo logico, seppur ben occultato dalla storia e dai media compiacenti. Pertanto non possiamo assolutamente parlare di novità concettuale. Anzi!
Europa – Ecco Cosa c’è dietro la Deriva Pianificata della Famiglia
Su questa scia, numerosi osservatori e storici vedono dunque le attuali derive gay e l’attuale istituzionalizzazione di questo caos sessuale imperante, spacciato per progresso e per “libertà” e promosso senza sosta da tutti i media occidentali. Nonché dalle industrie hollywoodiane dello spettacolo, dalle industrie musicali e dallo star-system internazionale: settori a completa discrezione e totale controllo degli Illuminati. Anche il piano mondiale per una sistematica riduzione delle nascite (mediante diverse tecniche di controllo oggi diffuse su larga scala) risponderebbe a tale folle piano di controllo mondiale. D’altra parte molti adepti e seguaci di questa sorta di nuova religione mondiale non hanno mai nasconsto i reali “benefici” di tali pratiche: minore è il numero degli abitanti della Terra, maggiore sarà il controllo sull’umanità e la possibiltà di realizzazione del Piano per un Nuovo Ordine Mondiale.
Gli illuminati e il Piano per Distruggere la Famiglia Tradizionale
L’ultima sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani
Oggi molti studiosi e giuristi vedono dunque nelle derive laiciste, progressiste ed anti-cristiane dell’Ue proprio l’incarnazione di questi progetti. Come inquadrare dunque l’ultima sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo? Giucicate voi! Nella settimana appena conclusasi la Corte di Strasburgo ha richiamato l’attenzione – in base al presunto rispetto dei principi di uguaglianza e non discriminazione (?) – sulla possibilità riconosciuta alle coppie omosessuali dell’esercizio del diritto di adottare i figli avuti, in una precedente relazione, da un membro della coppia stessa. Diritti umani (?) - a ben vedere – sbandierati ai quattro venti nel tentativo di calpestare il concetto di famiglia, per fortuna ancora ben saldo e rispettato nella maggioranza delle famiglie del Vecchio Continente. Il caso è partito da Vienna, a seguito del ricorso presentato alla Corte da due donne alle quali era stata precedentemente negata la possibilità di adozione. Strasburgo ha rivoluzionato la sentenza, riconoscendo come la coppia fosse rimasta vittima di discriminazione (?) sulla base del proprio orientamento sessuale. Ma, nessuno discrimina nessuno: è invece la famiglia che, in onore di un’Europa “al passo coi tempi” (?), dissacrante, progressista e distruttiva, viene rivalutata negativamente e screditata giorno dopo giorno con fini evidentemente ben precisi. La sentenza sulla quale la Corte si è pronunciata, ovviamente (e fortunatamente), non è vincolante per gli Stati membri, ma giunge come un uragano soprattutto in Italia, dato che mancano poche ore alla lettura finale delle consultazioni elettorali. Ma, come abbiamo più volte ripetuto e sottolineato, i diritti (e i doveri) vengono riconosciuti e devono essere rispettati in merito alla Persona, in quanto tale.
Difendiamo i concetti di Mamma e Papa – Altrimenti non avremo futuro
Ma ci chiediamo: “Per l’Europa non esistono più mamma e papà”? Due ruoli naturali, quelli di madre e padre, che si tenta di mettere in ombra a seguito di decisioni che l’uomo pensa di poter determinare sui suoi simili nel tentativo – ormai non troppo occulto – di distruggere la famiglia ed impostare nuovi ordini sociali ed economici liberticidi, destabilizzanti e caotici. Ma “mamma e papà” significano Vita e non possiamo proprio permetterci di stabilire i processi naturali che l’esistenza ci riserva. Più che altro – ad esempio – bisognerebbe porre l’accento sulla possibilità di accelerare la burocrazia che riguarda le adozioni ed implementare politiche per la famiglia ad hoc: significherebbe migliorare la vita di bambini e far loro riscoprire il senso della famiglia. Quella vera, quella tradizionale che dà la vita e contribuisce al progresso dell’intera società.
Maria Laura Barbuto, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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