sabato 31 agosto 2013
SIRIA
Siria, Obama critica il Consiglio di sicurezza Onu per “incapacità”
Pubblicato da ImolaOggiESTERI, NEWSago 31, 2013
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31 ago. “Vorrei che la comunità internazionale avesse già agito” in Siria. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama dalla Casa Bianca a margine dell’incontro con Toomas Hendrik Ilves, il presidente dell’Estonia, Dalia Grybauskaite, presidente della Lituania e Andris Berzins, presidente della Lettonia.
Obama ha chiamato in causa direttamente il Consiglio di sicurezza dell’Onu, dicendo che “quel che abbiamo visto finora è quanto meno un’incapacità del Consiglio di sicurezza dell’Onu di andare avanti di fronte alla violazione chiara del diritto internazionale”. Il presidente si è detto consapevole che il mondo è “logorato dalla guerra” ma ha ribadito che l’uso di armi chimiche da parte del regime del presidente siriano Bashar al-Assad lo scorso 21 agosto alla periferia della capitale Damasco “non può essere ignorato”. Obama si è detto fiducioso di potere dare ai membri del Congresso americano “tutte le informazioni che desidera” sulla Siria e ha garantito che non verranno mandate truppe di terra a Damasco e dintorni.(con fonte Afp)Siria, Putin agli Usa: dovete fornire le prove sull’uso di armi chimiche
Pubblicato da ImolaOggiESTERI, NEWSago 31, 2013
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31 ago – Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto agli Stati Uniti di fornire le prove che il regime siriano ha utilizzato armi chimiche alla periferia di Damasco.
“Riguardo la posizione dei nostri amici americani, che affermano che le truppe governative (siriane) hanno utilizzato (…) armi chimiche e sostengono di averne le prove, è bene che le mostrino agli ispettori delle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza”, ha detto ai giornalisti, “Se non lo fanno, vuol dire che non ce ne sono”.
Putin ha respinto con fermezza la tesi che il regime siriano abbia utilizzato armi chimiche, accusa definita una totale assurdità. “Le truppe del governo siriano sono sull’offensiva e hanno circondato l’opposizione in varie regioni. In queste condizioni darla vinta a chi invoca un intervento militare è una totale assurdità”, ha detto Putin ai giornalisti a Vladivostok.
Intanto, il ministro della Difesa, Mario Mauro ha detto che “il governo italiano e l’Italia, insistendo per trovare una soluzione politica e rinviando all’autorità e all’autorevolezza delle Nazioni unite, ricorda a tutti qual è il compito della comunità internazionale”. Il ministro, parlando a Genova della situazione in Siria al termine della visita alla nave Italia della Marina militare ormeggiata al porto antico del capoluogo ligure, ha poi aggiunto: “L’Italia è già stata chiara a sufficienza, non è tra Obama, Hollande e Assad che dobbiamo scegliere. Non è quella l’alternativa davanti al nostro paese ma – ha sottolineato Mauro – è la gravità dell’utilizzo delle armi chimiche che si qualifica di per sé come un fatto gravissimo e dalle conseguenze irreparabili per un conflitto già dilagante”.
“Bisogna collocare l’ipotesi di un intervento statunitense o francese nell’ambito e nei limiti di ciò che loro stessi hanno detto: e cioè di un intervento che sia una sorta di segnale alla dittatura di Assad che non si intende tollerare l’uso di armi chimiche. Di questo bisogna parlare e non di una guerra vera e propria” ha aggiunto Mauro.
“La realtà è che rimangono sullo sfondo i rischi collegati ad uno scenario che può essere devastante perché nel contesto siriano ci sono interessi di molte potenze regionali: c’è lo scontro tra sunniti e sciiti, c’è l’angoscia per le comunità cristiane presenti in quell’area e di tutta la popolazione sottoposta alla guerra civile, c’è il problema della sicurezza di Israele, oltre alle ricadute di questo conflitto su Libano e Giordania, che potrebbero ulteriormente complicare le sorti del Medio Oriente”. tmnews
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